Rappresentanza Diretta nel Diritto Civile: Potere, Mandato e Tipologie
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UNITÀ DI RAPPRESENTANZA DIRETTA
I presupposti fondamentali per la rappresentanza diretta si basano sulla coesistenza di tre elementi essenziali:
- Agire a nome di altri: ciò comporta la necessità che il rappresentante si presenti alla terza parte come una persona che agisce per conto di un altro, attraverso atti espressi (procura) o atti conformi alla buona fede e a tutte le circostanze (ad esempio, il rappresentante riceve altri rappresentanti per concludere affari).
- L'azione del rappresentante deve essere guidata dall'idea di difendere gli interessi e le aspettative del rappresentato, in virtù del potere negoziale conferito.
- L'esistenza di questo presupposto è ugualmente applicabile a tutte le categorie di azioni rappresentative, anche se alcuni aspetti relativi al conferimento del potere acquisiscono maggiore importanza rispetto alla rappresentanza semplice.
CONCETTO DI RAPPRESENTANZA
Di solito le persone compiono atti o gestiscono affari direttamente. Tuttavia, a volte può essere impossibile a causa della distanza o per non perdere tempo; in questi casi, un'altra persona può agire in nome o per conto della persona interessata. Inoltre, anche le persone che non possono agire autonomamente devono essere rappresentate nei loro diritti e obblighi.
RAPPRESENTANZA VOLONTARIA O CONVENZIONALE E RAPPRESENTANZA LEGALE
L'Art. 1259 c.c. stabilisce che "Nessuno può contrarre in nome di un altro senza esserne autorizzato o senza averne la rappresentanza legale."
Rappresentanza Volontaria o Convenzionale
Si basa sulla decisione della persona interessata. Con un atto di autonomia privata, la persona interessata autorizza un'altra ad agire nella propria sfera giuridica. La persona interessata avrebbe potuto agire autonomamente, se avesse voluto. In questo caso, la volontà del rappresentante volontario dipende dalla volontà del rappresentato.
Rappresentanza Legale
Funzione Tuitiva. La sua origine risiede nella legge stessa, che tutela soggetti incapaci, facendo sì che i loro interessi siano gestiti da un tutore o da una persona a cui la legge attribuisce e richiede l'esercizio di tali funzioni. In questo caso, il soggetto incapace non può (ad esempio, un assente) o non deve (ad esempio, un insolvente o un fallito) gestire i propri affari. Il rappresentante non dipende dalla volontà del rappresentato, ma, sostituendosi a lui, agisce autonomamente, in piena attività giuridica.
POTERE E MANDATO
Il rappresentante deve essere munito di un potere di agire per conto di un'altra persona. Il conferimento del potere rappresentativo è il punto di partenza per agire per conto di altri, delineando le competenze specifiche. L'atto di conferimento del potere (procura) è unilaterale, in quanto il suo unico effetto è quello di attribuire al rappresentante l'autorità o la facoltà (non l'obbligo) di rappresentare il rappresentato. Se il potere non viene a conoscenza del procuratore, esso esiste ed è valido, ma è inefficace, poiché non vi è un ulteriore sviluppo che richiede l'esistenza di un contratto di mandato. Ai sensi del quale il procuratore è obbligato (in quanto rappresentante) a svolgere l'attività indicata come oggetto del mandato. Le interrelazioni tra il contratto di mandato e il potere (come atto unilaterale).
TIPI DI POTERE
Potere Speciale
Il rappresentato può conferire al rappresentante il potere di gestire un singolo affare specifico. Esempio: l'acquisto di una casa.
Potere Generale
Il potere generale autorizza il rappresentante a gestire una pluralità di affari del rappresentato, o anche tutti i suoi affari e le sue imprese.
Quando il potere è conferito a più persone per lo stesso affare, la loro azione può essere congiunta o disgiunta:
Potere Disgiunto (Solidale)
Assegnato a più persone per un unico affare, in modo che ciascun individuo possa compiere l'attività separatamente.
Potere Congiunto
In cui più persone sono incaricate di un unico affare, con lo scopo di un loro coinvolgimento congiunto nella conclusione finale del lavoro.
Il potere è revocabile senza giusta causa o motivazione specifica, anche se l'espresso desiderio del rappresentato può divenire irrevocabile.
ATTI TIPICI E ATIPICI
Atti Tipici
Sono quelli che hanno un riconoscimento legale e una specifica regolamentazione normativa. Esempi: l'acquisto, l'accordo di adozione, i testamenti.
Atti Atipici
Sono gli accordi che sono il frutto di autonomia privata e non hanno una regolamentazione legislativa esplicita. Esempio: i sindacati.