Realismo Poetico e Simbolismo ne 'La Casa di Bernarda Alba' di Federico García Lorca

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Lorca possiede una vasta cultura teatrale, evidente sia nelle sue opere in prosa che in quelle in versi. Inizialmente, le sue opere erano scritte interamente in versi, poi gradualmente il verso è stato limitato ai momenti di particolare intensità, come gli interventi del coro e il canto di canzoni popolari tradizionali che creano un'atmosfera drammatica.

Infine, La casa di Bernarda Alba è scritta quasi interamente in prosa. Lorca intendeva quest'opera come un esempio di teatro realistico. Non solo ci presenta una storia drammatica credibile, ma ci immerge anche nella Spagna rurale del tempo: la vita rurale, i lavori agricoli, le faccende domestiche, le tradizioni.

Il Trascendere del Realismo

Tuttavia, il realismo è trasceso da un significato simbolico che va oltre la realtà e rende l'opera una tragedia universale: il confronto tra Bernarda e Adela rappresenta il tragico conflitto universale tra ordine, autorità e libertà, desiderio.

Il simbolismo che permea l'opera è un'iperbole poetica che si aggiunge alla capacità di utilizzare situazioni estreme come "detonatori" per raggiungere le dimensioni della tragedia classica.

Realismo Poetico e Linguaggio

Possiamo quindi parlare di "realismo poetico" o "realismo simbolico" nel linguaggio poetico di Lorca. Egli fonde il gusto popolare (slang, proverbi, detti) con il respiro lirico (metafore, simboli, iperboli, paragoni, immagini sensoriali). Lorca rappresenta la simbiosi, tipica della generazione del 27, tra tradizione e avanguardia.

La casa di Bernarda Alba è un degno esempio di realismo poetico o "simbolico" nel teatro di Lorca, dove si fondono realismo e simbolismo, tradizione e avanguardia. È un'opera realistica con slanci poetici, un linguaggio suggestivo e ricco, e una tensione drammatica, scandita da un dialogo agile.

Immagini e Metafore

Il linguaggio poetico dell'opera è ricco di connotazioni sensoriali. Particolarmente abile è l'uso di iperboli, personificazioni, metafore e similitudini poetiche.

Le sue immagini sono metafore molto vivide ("per spegnere questo fuoco che ho raccolto da gambe e la bocca", "Lasciatemi spezzare questa cassa come una granata di amarezza"). Utilizza anche forti paragoni che tendono all'iperbole. Sono metafore e paragoni che spesso derivano dalla saggezza e dalla tradizione della vita di campagna.

Linguaggio Popolare e Proverbi

Accanto all'audace fusione fotografica, Lorca utilizza perfettamente il linguaggio popolare e i proverbi. Ne sono un esempio i detti e i proverbi come "il cielo ha stelle come pugni" e "ago e filo per le donne. Frusta e un mulo per l'uomo".

Varietà di Registri Linguistici

Il realismo poetico si fonde con l'osservazione della varietà di registri linguistici che Lorca utilizza: insulti colloquiali, minacce e maledizioni, il gergo dei contadini. Questo linguaggio è utilizzato da Ponzia e dalla serva. Il linguaggio più colto e poetico è invece quello di Bernarda.

Simbolismo Universale

Il realismo si incarna nella poesia che fonde il linguaggio poetico popolare con una portata universale, grazie al simbolismo. Il simbolismo di Lorca è estremamente ricco: il pozzo simboleggia la morte, il fiume la vita, l'erotismo, la fertilità, l'acqua la vita, la sete i desideri, il mare la libertà e il bastone di Bernarda il potere; il candore dei muri della casa rappresenta il concetto di "decenza" imposto dalla società; il cavallo simboleggia l'elemento maschile (Pepe il Romano) in contrapposizione al "mulo senza domare" (Adela). Il suicidio di Adela simboleggia il sacrificio di una donna sottoposta alla repressione morale e sociale; la pressione fisica si manifesta invece nella follia (Maria Giuseppa).

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