La Reggenza di Maria Cristina ed Espartero: Liberalismo e Conflitti nel Regno di Elisabetta II (1833-1843)
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Il Regno di Elisabetta II (1833-1843): Il Periodo delle Reggenze
Il Primo Periodo Moderato (1833-1835)
La Reggenza di Maria Cristina (1833-1840)
I Moderati al Potere
Elisabetta II iniziò il suo regno sotto la reggenza di sua madre, Maria Cristina, e la direzione del doceañista (liberale moderato) Martínez de la Rosa. In quest'epoca furono finalmente aboliti il regime feudale, la primogenitura e la Mesta. Lo Stato fu organizzato territorialmente in 49 province, con criteri di uniformità e centralismo, e fu promulgata una Carta Reale (1834). Le caratteristiche di questo Statuto erano:
Lo Statuto non approvava leggi, ma presentava richieste alla Regina. Le Cortes erano costituite da due Camere:
- Stato dei Padri Fondatori (Camera alta): Composta dai Grandi di Spagna (membri ex officio), membri ereditari e altri titolati di Castiglia.
- Stato dei Procuratori (Camera bassa): Eletto a suffragio indiretto, basato sul censo.
La Divisione del Liberalismo Spagnolo
Il fallimento delle riforme portò alla divisione dei liberali in due fazioni principali:
- Liberali Moderati (Doceañisti): Sostenevano l'ordine e una forte autorità, rifiutando tutte le misure che mettevano in discussione le loro proprietà. Essi favorivano l'abolizione della Milizia Nazionale. Le loro basi sono la Costituzione del 1845, la Legge sui Comuni del 1845 e la Legge Elettorale del 1846. Il loro sostegno sociale si trovava nelle classi superiori.
- Liberali Progressisti: Volevano la limitazione del potere della Corona e l'espansione delle libertà. Proponevano un liberalismo economico e una riduzione della protezione tariffaria, e intendevano mantenere la Milizia Nazionale. Furono al potere solo per brevi periodi (1835-1844 e 1854-1856). Il loro sostegno sociale si trovava nelle classi medie.
I Progressisti al Potere (1836-1843)
Questo periodo si colloca nel contesto della Prima Guerra Carlista. La disastrosa situazione economica del 1835 provocò tumulti nelle milizie urbane che chiedevano il passaggio del potere ai Progressisti. Nell'agosto del 1836, una dichiarazione contro la Reggente, nota come l'Ammutinamento del Palazzo de La Granja, costrinse Maria Cristina ad accettare il ripristino della Costituzione del 1812. Le due principali misure politiche ed economiche furono: la Confisca Ecclesiastica di Mendizábal e la Costituzione del 1837.
La Confisca Ecclesiastica di Mendizábal
Il ministro Mendizábal attuò la confisca ecclesiastica, adottando due disposizioni principali: la nazionalizzazione dei beni degli ordini religiosi e la loro successiva vendita. Tale misura rifletteva una duplice motivazione: politica (attrarre una massa critica di acquirenti liberali) ed economica (ottenere risorse per finanziare la Guerra Carlista e recuperare il debito pubblico).
La Costituzione del 1837
I principi fondamentali di questa Costituzione erano:
- Sovranità Nazionale.
- Separazione dei poteri: Legislativo nelle Cortes bicamerali (Congresso dei Deputati e Senato); Giudiziario affidato ai giudici; Esecutivo affidato al Re.
- Riconoscimento di diversi diritti individuali e della libertà di stampa.
- Non venivano bandite altre religioni (tolleranza religiosa implicita).
- Nel 1837 fu varata una nuova legge elettorale (sebbene la frode elettorale fosse ancora normale).
- Promulgazione di leggi sulla libertà di commercio e dell'industria.
Nel settembre 1837, i Moderati vinsero le elezioni, avviando un processo di limitazione dei diritti e delle libertà. Espartero pose fine alla Prima Guerra Carlista. La controversa legge sui comuni scatenò sommosse nell'estate del 1840. Maria Cristina fu esiliata in Francia e le Cortes elessero Espartero come Reggente.
La Reggenza di Espartero (1840-1843)
Espartero governò in modo dittatoriale fino al 1843. Sorsero rapidamente conflitti politici: i Moderati tentarono di assaltare il palazzo reale; i Progressisti si divisero in esparteristi e puri; emersero nuovi gruppi radicali, democratici e repubblicani. Nel novembre 1842 scoppiò una rivolta a Barcellona. Successivamente, si formò una coalizione nazionale contro Espartero, basata sul riconoscimento di Elisabetta II, sulla difesa della legalità costituzionale e sull'«Unione della famiglia liberale».
Nel 1843, scoppiò una rivolta guidata da Narváez che rovesciò il governo. Espartero fuggì e fu esiliato a Londra. Nel novembre 1843, Elisabetta II fu dichiarata maggiorenne.