La Reggenza di Maria Cristina in Spagna: Il Patto del Pardo e le Nuove Forze Politiche
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La Reggenza di Maria Cristina e il Patto del Pardo
Nel 1885, alla morte di Alfonso XII, la reggenza passò nelle mani di sua moglie, Maria Cristina d'Asburgo. Per garantire la stabilità del regime durante la lunga reggenza, Cánovas e Sagasta siglarono l'accordo noto come il Patto del Pardo. Cánovas si impegnò a sostenere un governo liberale presieduto da Sagasta.
Questo governo liberale diede inizio alla fase più lunga della Restaurazione e fu caratterizzato dal consolidamento del Partito Liberale e dall'applicazione del suo programma, che incluse l'adozione della Legge sulle Associazioni del 1887. Tuttavia, per Sagasta non fu facile mantenere l'unità di un partito così eterogeneo, e le divergenze interne portarono, nel 1890, al ritorno al governo del Partito Conservatore di Cánovas.
Le Riforme e le Crisi di Governo
Gli elementi più caratteristici di questa fase furono l'introduzione del suffragio universale maschile e, soprattutto, la svolta protezionista, con l'imposizione di una nuova tariffa doganale nel 1891. Questo periodo fu segnato anche dalle azioni del movimento operaio, alle quali il governo rispose con riforme moderate e prudenti. Nel 1893, il governo dovette affrontare la guerra di Melilla.
L'attuazione di questo programma, unita alla politica tariffaria e alla riforma estera, mise in luce l'eterogeneità del Partito Liberale. Le crisi di governo che si verificarono evidenziarono il fallimento del tentativo di conciliazione, portando nel 1895 alla crisi finale e al ritorno di Cánovas al governo.
Le Forze di Opposizione al Sistema
Durante il periodo della Restaurazione, diverse forze politiche e sociali si opposero al sistema bipartitico.
Il Carlismo
Durante la Restaurazione, il Carlismo si riorganizzò. A partire dal 1876, si divise in tre correnti principali: integralisti, dissidenti e tradizionalisti.
Il Repubblicanesimo
Il Repubblicanesimo, a partire dal 1868, divenne una forza attiva nella vita politica spagnola. Il suo tratto più caratteristico, tuttavia, fu la costante divisione interna, che ne ostacolò la diffusione tra i cittadini.
I Movimenti Regionalisti
Il movimento regionalista ebbe maggior vigore in Catalogna e nei Paesi Baschi. In questi territori, lo sviluppo di una forte classe media e una chiara differenziazione linguistica e culturale cementarono il sentimento nazionale.
Il Movimento Operaio
Il movimento operaio crebbe a partire dalla rivoluzione del 1868. Fino alla fine del secolo, tuttavia, i lavoratori rimasero in gran parte smobilitati e divisi in due tendenze principali:
- Anarchismo: Contrario alla partecipazione politica, era diviso in diversi gruppi, particolarmente forti in Catalogna e Andalusia, tra sindacati legali e fazioni più radicali.
- Socialismo: Il Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE) era ancora un partito minoritario con scarso impatto elettorale, incapace di rappresentare una forte opposizione al sistema della Restaurazione.