Regolamenti e Procedure di Separazione del Traffico Aereo

Classificato in Elettronica

Scritto il in italiano con una dimensione di 8,99 KB

Separazione Visiva e Riduzioni Operative

Il **Controllore del Traffico Aereo** è in grado di fornire un'adeguata separazione nelle seguenti condizioni:

  • Quando tutti gli aeromobili sono costantemente in vista, o
  • Nel caso di due aeromobili, ciascuno di essi è costantemente in vista del **pilota** dell'altro, ed entrambi riportano di poter mantenere la propria separazione, o
  • Nel caso di un aeromobile che segue un altro, il pilota ha riferito che l'aeromobile precedente è in vista e può mantenere la propria separazione.

Nota: Le **riduzioni di separazione** descritte si applicano soprattutto per l'arrivo degli aeromobili, quando ciò comporta un **vantaggio operativo**.

Separazione per Decolli su Piste Parallele e Rotte Divergenti

Separazione Minima per Decolli Simultanei

Allo stesso tempo, quando due aeromobili decollano da **piste parallele** separate da **3.500 metri o più**, e le rotte successive divergono di **45 gradi o più**.

Aeromobili che decollano simultaneamente quando le due **tracce divergenti** non si intersecano e divergono di **30 gradi o più**.

Separazione Temporale Minima

  • **1 minuto** se le rotte di decollo degli aeromobili divergono di **45 gradi o più** subito dopo il decollo.
  • **2 minuti** se le tracce degli aeromobili in decollo divergono di **15 gradi o più** entro 5 minuti dopo il decollo.
  • **3 minuti** per il decollo, quando l'aeromobile precedente ha una **velocità relativa reale** di **40 nodi o più** rispetto all'aeromobile che segue.
  • **5 minuti** per il decollo, quando l'aeromobile precedente ha una **velocità relativa reale** di **22 nodi o più** rispetto all'aeromobile che segue (vedi Fig. 4.6).

Separazione a Livello di Crociera e DME

**5 minuti** al momento del passaggio a **livello di crociera**, se l'aeromobile che attraversa il livello di un altro che è passato prima o che sorvola la rotta, e se entrambi seguiranno la stessa traccia (vedi Fig. 4.7). Devono essere adottate misure per garantire che questa separazione sia mantenuta o aumentata.

**3 miglia nautiche** (NM) se le tracce divergono entro **13 miglia DME** dopo il decollo, a condizione che l'aeromobile precedente abbia una velocità reale di **22 nodi o più** rispetto a quello che segue.

Interazione Decollo/Arrivo

  1. L'aeromobile in partenza può decollare in qualsiasi direzione se l'aeromobile in arrivo è in una posizione a **5 minuti o più** dalla testata della pista di atterraggio.
  2. Gli aeromobili in partenza possono decollare in una direzione che differisce di **45° o più** rispetto alla rotta dell'aeromobile in arrivo, se quest'ultimo è in una posizione a **3 minuti o più** dalla testata della pista di atterraggio.

Procedure IFR e Avvicinamento Visivo

Autorizzazione IFR Sotto i Minimi

Non deve essere autorizzato l'arrivo di aeromobili **IFR** a quote al di sotto del minimo stabilito, a meno che:

  1. Il pilota riferisca di avere l'aeroporto in vista e di poterlo mantenere, o
  2. L'aeromobile stia eseguendo un **avvicinamento a vista** (Visual Approach).

Autorizzazione alla Discesa Visiva

Quando richiesto dal pilota e sussistono condizioni di **VMC** (Visual Meteorological Conditions), si può autorizzare un aeromobile a effettuare la sua **discesa visiva**, curando la propria separazione. In questo caso, il pilota deve fornire informazioni essenziali sul traffico e ricevere istruzioni alternative basate su procedure IFR nel caso in cui non possa mantenere la propria separazione. Se l'autorizzazione è data in ambiente radar, il controllore deve mantenere la sorveglianza, emettendo avvisi sulla sicurezza degli aeromobili, se necessario.

Operazioni Simultanee Non-Radar

Nell'applicare le **procedure non-radar** e autorizzando un avvicinamento strumentale su una pista specifica, non deve essere autorizzata la partenza di un altro aeromobile che effettuerà una salita strumentale sulla stessa rotta, anche quando esiste una separazione iniziale e sembra che seguiranno percorsi differenti e non conflittuali.

Nota: In queste condizioni, le **aree protette** dei due velivoli si sovrappongono in un punto incerto per il pilota e, in caso di mancato avvicinamento, l'aeromobile che segue questa procedura potrebbe seguire una rotta molto simile a quella dell'aeromobile in salita.

Punti di Attesa (Holding Fixes)

I punti di attesa possono essere definiti come:

  1. Un punto pubblicato nell'**AIP** (Aeronautical Information Publication);
  2. Un punto indicato al pilota, espresso in **DME fisso** o intersezioni di radiali e/o QDM. Il controllore deve verificare che l'altitudine assegnata agli aeromobili in questi casi sia pari o superiore al **Livello di Volo 200** (FL200). Salvo su PBC (Performance Based Communication).

4.1.1. Specifiche del Circuito di Attesa

Nel caso b), devono essere chiaramente specificati al pilota il punto di attesa, il **senso di rotazione** e il **tempo del circuito di attesa** (holding pattern).

Nota: In generale, i circuiti di attesa sono eseguiti con un tempo di **1 minuto**, non regolamentare (a sinistra); tuttavia, quando questi circuiti non sono pubblicati, il pilota deve essere informato del senso di rotazione e del tempo previsto del circuito.

Sequenziamento degli Avvicinamenti

Sequenza per Livelli (Step-Down Sequence)

5.1.2.1. Esecuzione della Sequenza

Viene eseguita istruendo l'aeromobile a rimanere nel **circuito di attesa** (holding pattern), relativo all'aiuto radio stesso o agli aiuti nelle vicinanze le cui aree protette non si sovrappongono. In tal caso, il controllore deve:

  1. Stabilire una **separazione verticale** sul fix di avvicinamento iniziale (IAF);
  2. Consentire all'aeromobile di scendere, successivamente, alle altitudini lasciate libere dall'aeromobile precedente;
  3. Assegnare all'aeromobile interessato un'**ora prevista di avvicinamento** (EAC - Expected Approach Clearance) e un'altezza per lasciare il fix di avvicinamento iniziale (IAF), in discesa;
  4. Rilasciare l'autorizzazione per un aeromobile a iniziare la procedura di avvicinamento IFR, quando l'aeromobile precedente:
    1. Ha annullato il suo piano di volo IFR o è stato autorizzato a fare un **avvicinamento visivo** con il campo di volo;
    2. È in vista del controllore aeroportuale che ritiene ragionevolmente che l'atterraggio sia assicurato; o
    3. È atterrato.

Sequenza Sincronizzata (Timed Sequence)

5.1.3.1. Stabilire la Sequenza

Viene stabilita impostando un **intervallo di tempo** o di distanza di separazione tra gli aeromobili. In questo caso, il controllore deve:

  1. Assegnare l'ora in cui l'aeromobile lascerà il fix di avvicinamento iniziale (IAF), al fine di rispettare l'intervallo temporale tra gli avvicinamenti successivi;
  2. Assegnare una **separazione longitudinale** tra gli avvicinamenti successivi con un intervallo di tempo minimo di **2 minuti**, eccetto nel caso in cui un aeromobile pesante preceda un aeromobile leggero, nel qual caso è richiesto un minimo di **3 minuti**, a causa della possibilità di forte **turbolenza di scia** che potrebbe influenzare il secondo aeromobile;
  3. Mantenere una **vigilanza costante** sull'aeromobile in questione per verificare che la separazione verticale e/o longitudinale stabilita sia mantenuta o aumentata, fino al punto in cui l'aeromobile precedente:
    1. Ha annullato il suo piano di volo IFR o è stato approvato per fare un **avvicinamento visivo** con il campo di volo;
    2. È in vista del controllore aeroportuale che ritiene ragionevolmente che l'atterraggio sia assicurato; o
    3. È atterrato.

5.1.3.2. Condizioni per la Sequenza Sincronizzata

Una **Sequenza Sincronizzata** può essere stabilita solo se:

  1. L'aerodromo di atterraggio dispone di un **Servizio di Controllo di Aerodromo** (ATC);
  2. È garantita la **comunicazione radio diretta e costante** tra pilota e controllore;
  3. Esistono aiuti alla navigazione e procedure di avvicinamento strumentale che consentono agli aeromobili di abbandonare il fix di avvicinamento iniziale (IAF) sulla rotta per l'aeroporto e che, in caso di mancato avvicinamento, la rotta non sia in conflitto con la rotta reciproca dell'avvicinamento finale;
  4. Le condizioni meteorologiche riportate (quota delle nubi e visibilità) sono pari o superiori al **minimo prescritto** per la procedura IFR in uso.

Tipi di Avvicinamento (Approach Types)

5.2.1. Classificazione

I tipi di avvicinamento includono:

  • **Avvicinamento Circolare** (Circling Approach)
  • **Avvicinamento con Manovra di Transizione** (Side-Step Approach)
  • **Avvicinamento a Vista** (Visual Approach)
  • **Avvicinamento Contatto** (Contact Approach)
  • **Avvicinamento Strumentale di Pratica** (Practice Instrument Approach)

Voci correlate: