Relazione tra Mondo delle Idee e Mondo Empirico in Platone: Partecipazione e Mimesi
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1. Come si relazionano il mondo delle idee e il mondo empirico?
Il problema sorge nel momento in cui le cose "partecipano" delle idee, poiché, per appartenere al mondo fisico, devono essere immanenti ad esso. Ciò rende impossibile, secondo i principi di Parmenide, salvaguardare il carattere delle idee. Per questo motivo, nei suoi dialoghi più tardi, Platone scelse la teoria dell'imitazione (Mimesis in greco), secondo la quale le idee fungono da modello perfetto alla base del mondo fisico. Ma il problema persiste: se le idee sono separate dalle cose, come possono essere l'essenza delle cose? Platone oscillò tra le due spiegazioni, ma è chiaro che non vide mai la piena validità né dell'una né dell'altra.
Secondo Aristotele, nella sua Metafisica, Platone cambiò il termine "imitazione" con "partecipazione". Platone stava diventando consapevole dei problemi sollevati dalle sue spiegazioni teoriche. Quali tipi di idee ci sono? Ce ne sono in numero infinito? Come si relazionano le idee tra loro? Qual è il vertice delle idee? Come si relazionano le idee alle cose? Eccetera.
Il dualismo, inoltre, può essere giustificato perché i concetti universali e oggettivi, che danno validità al sapere, hanno senso solo se esistono realtà corrispondenti a tali concetti come "contenuto oggettivo" per dare loro universalità, stabilità, eccetera. Queste realtà sarebbero le "Idee", che forniscono alle apparenze la mutevolezza, eccetera. Platone giustifica una conoscenza garantita dalle idee per raggiungere le virtù etiche, soprattutto quella della giustizia, per sostenere il suo progetto politico. Le idee agiscono come causa formale e causa finale.
2. Come le idee sono in relazione tra loro?
La teoria delle idee presenta un dualismo cosmologico e un pluralismo ontologico che cerca di unificare una certa realtà. Platone ha una concezione etica delle idee matematiche, sostiene l'esistenza di idee di valori e di oggetti della conoscenza filosofica. In questo primo periodo, si crede che le idee siano comunicanti tra loro, includendo l'idea di proprietà. Platone arrivò a introdurre un certo pluralismo nel mondo delle idee e parlò di cinque concetti fondamentali: essere, movimento, quiete, identità e alterità.