Riforma Costituzionale Spagnola 1931: Principi, Poteri e Diritti della Seconda Repubblica
Classificato in Diritto & Giurisprudenza
Scritto il in
italiano con una dimensione di 3,96 KB
La Costituzione del 1931 e la Nascita della Repubblica
Il compito principale del nuovo governo fu la convocazione di un'Assemblea Costituente, le cui elezioni avrebbero dovuto conferire legittimità al regime repubblicano. Le elezioni si tennero nel giugno 1931 e diedero una grande maggioranza ai partiti della coalizione di governo.
Il PSOE, un gruppo con pochi membri durante la monarchia, divenne la più grande formazione parlamentare. Anche i Radicali di Lerroux e l'ANA (Partito Radicale-Socialista) ottennero un buon risultato. La destra repubblicana, nel frattempo, era rappresentata solo da una minoranza simbolica. I membri dell'Assemblea Costituente si dedicarono a discutere il testo della futura Costituzione tra agosto e dicembre 1931.
La nuova norma configurava uno Stato democratico, parlamentare, laico e decentrato, che includeva la funzione sociale della proprietà.
Struttura dei Poteri Costituzionali
L'origine della sovranità era esplicitamente il popolo. Il primato spettava al potere legislativo, che era monocamerale, rappresentato dal Congresso dei Deputati. Subordinati a questo erano l'esecutivo (il Primo Ministro e il Presidente della Repubblica) e la Corte Suprema, vertice della magistratura.
- Il Presidente aveva un certo margine per eleggere o deporre il capo del governo, ma poteva essere messo in stato d'accusa dai deputati.
- Fu istituita la Corte Costituzionale, il cui compito era dichiarare la costituzionalità delle leggi approvate.
Il Sistema Elettorale e il Suffragio
I deputati erano eletti a suffragio universale maschile. Fu concesso il diritto di voto alle donne (esercitato per la prima volta nel 1933). Il Presidente era nominato indirettamente tramite elettori.
Anche le corporazioni municipali erano elette a suffragio universale. La legge elettorale favoriva il vincitore in ciascuna circoscrizione, beneficiando la maggioranza. Pertanto, i partiti si riunivano in blocchi o coalizioni.
Configurazione Territoriale e Autonomie
Fu prevista l'adozione degli Statuti di Autonomia per le regioni che avrebbero dovuto presentare un progetto da sottoporre a referendum nella propria regione e che doveva essere approvato dal Parlamento. Fu prevista anche la formazione di consigli nelle Canarie e nelle Baleari.
La Separazione tra Chiesa e Stato
La Costituzione stabilì la separazione tra Chiesa e Stato, ponendo fine al contributo statale al clero. Inoltre, la Costituzione:
- Vietò l'attività di insegnamento agli ordini religiosi, privandoli anche dell'immunità fiscale.
- Riconobbe la possibilità di divorzio.
- Stabilì che i cimiteri dovevano essere comuni a tutti.
- Stabilì la parità di trattamento da parte dello Stato per tutti i gruppi religiosi, disaccoppiandoli dalla politica e dall'economia nazionale.
Queste disposizioni portarono alla radicale opposizione di tutta la destra cattolica e della Chiesa, che non si identificò con il regime e la Costituzione di quel tempo. D'altro canto, questa posizione politica della Chiesa aumentò l'anticlericalismo popolare, che considerava gli ordini religiosi alleati naturali della destra anti-liberale.
Diritti Individuali e Sociali
Oltre a una vasta gamma di diritti individuali, furono riconosciuti anche i diritti sociali. L'influenza socialista in questo paragrafo fu notevole, includendo:
- L'accesso alla sicurezza sociale.
- La tutela del lavoro (anche femminile).
- La limitazione delle ore di lavoro.
- Il salario minimo.
Fu limitato il diritto alla proprietà, che poteva essere espropriata per motivi di utilità sociale in cambio di una compensazione. Fu introdotta la possibilità di nazionalizzare i servizi di interesse comune o pubblici (trasporti, telefono, ecc.).