Riforma Protestante: Dottrine e Impatto di Anabattisti, Calvinismo e Anglicanesimo

Classificato in Storia

Scritto il in italiano con una dimensione di 4,72 KB

Gli Anabattisti: Origini, Dottrina e Persecuzioni

La predicazione di Lutero ispirò movimenti religiosi che, in alcuni aspetti, si discostarono dai contenuti della Riforma. Questi gruppi furono chiamati Anabattisti (dal greco 'ribattezzati') perché sostenevano che il battesimo non avesse valore per i bambini, ma solo per gli adulti.

Principi Fondamentali degli Anabattisti

Per gli Anabattisti, Dio parlava a ciascun fedele attraverso l'illuminazione interiore, ovvero la rivelazione diretta della sua volontà e delle sue intenzioni. Le comunità anabattiste abolirono ogni tipo di gerarchia e disuguaglianza (anche quella tra uomo e donna) e sostenevano la separazione tra Chiesa e Stato e la piena tolleranza di ogni forma di culto. Erano, tuttavia, intolleranti verso chi non seguiva i loro insegnamenti.

Essendo una minoranza, furono perseguitati sia da cattolici che da protestanti. Una piccola comunità si organizzò e nel 1533 conquistò la città di Münster (Germania), dove instaurò un regime teocratico e comunistico. Durarono, però, per pochi anni, poiché furono sconfitti dai principi protestanti e, negli anni successivi, più di 30.000 Anabattisti furono massacrati in Olanda.

La Dottrina Calvinista: Predestinazione e Organizzazione Ecclesiastica

Tra le Chiese che si ispiravano alla predicazione luterana, la più importante fu quella fondata da Giovanni Calvino a Ginevra.

Principi della Predestinazione

Secondo Calvino, Dio sceglie chi sarà salvo e chi sarà dannato, stabilendo già in anticipo le azioni che porteranno gli individui alla salvezza o alla dannazione. Calvino espose le sue teorie religiose nella Istituzione della Religione Cristiana e affermò che l'uomo deve accettare la volontà di Dio e ricercare nella fede i segni della sua elezione (ovvero, se è stato predestinato alla salvezza da Dio). Per Calvino, la salvezza si manifesta anche attraverso un comportamento moralmente e socialmente corretto. Quindi, per Calvino, è possibile riconoscere gli eletti, distinguendoli da coloro destinati alla dannazione.

La Chiesa, per Calvino, è una comunità di santi in cui ciascuno si impegna a compiere, nella vita quotidiana, i doveri che derivano dal posto che Dio gli ha assegnato. La morale calvinista impone che ogni persona debba svolgere un preciso compito nel lavoro e che ognuno debba collaborare con Dio per realizzare il suo progetto divino.

Struttura della Chiesa Calvinista

La Chiesa calvinista è strutturata su quattro istituzioni principali:

  • Pastori: responsabili della predicazione e dell'amministrazione dei sacramenti.
  • Dottori: incaricati dell'insegnamento della dottrina.
  • Diaconi: preposti all'assistenza dei poveri e dei malati.
  • Anziani: responsabili della disciplina morale e dell'ordine nella comunità.

La Chiesa calvinista è guidata dal Concistoro, un'assemblea composta da 12 anziani e 6 pastori, il cui compito è salvaguardare l'ortodossia religiosa.

L'Anglicanesimo: La Scissione dalla Chiesa di Roma

La Chiesa Anglicana si divise da quella Romana per volontà del re Enrico VIII e non per motivi religiosi, come già successo per le altre Chiese riformate.

Le Cause della Separazione

Enrico VIII aveva sposato Caterina d'Aragona (figlia di Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia, e zia di Carlo V). Ebbero sei figli, ma cinque morirono e sopravvisse solo una femmina, Maria. Mancava, però, un erede maschio che avrebbe dovuto succedere al padre, e la sua assenza avrebbe potuto causare nuove guerre interne. Quindi, nel 1527, Enrico VIII chiese al Papa l'annullamento del matrimonio, ma Clemente VII glielo negò perché non poteva inimicarsi l'imperatore Carlo V. Nello stesso anno, le truppe imperiali avevano occupato e saccheggiato Roma.

Gli Atti Fondamentali e le Riforme

Enrico VIII decise allora di entrare in conflitto con Roma e, con l'Atto di Successione, fece dichiarare nullo dal Parlamento il matrimonio con Caterina d'Aragona. Con l'Atto di Supremazia (1534), invece, fece stabilire che il re sarebbe stato ritenuto l'unico capo supremo sulla terra della Chiesa d'Inghilterra (Anglicana Ecclesia).

L'Arcivescovo di Canterbury divenne poi il Primate (vescovo con autorità superiore) della Chiesa Anglicana. Una riforma teologica fu introdotta da Edoardo VI nel 1549 (unico erede maschio di Enrico VIII, avuto da un'altra moglie). I principi riformatori erano contenuti nel Book of Common Prayer, dove i sacramenti furono ridotti a due (Battesimo ed Eucaristia) e venne abolito il celibato ecclesiastico.

Voci correlate: