La Rigenerazione Politica Spagnola: Riforme di Silvela e Crisi della Restaurazione
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I Primi Governi Rigenerazionisti
A. I Governi di Sagasta e la Rigenerazione di Silvela
I politici del Partito Conservatore erano sensibili al disastro (del '98) e si preoccuparono di farvi fronte. Il manifesto del Generale Polavieja chiarisce gli obiettivi di questa rigenerazione. Esso sottolinea la critica alla corruzione del governo e al dispotismo, menzionando la necessità di riforme nei campi dell'istruzione, della finanza e della dinamica economica.
Silvela formò un governo di coalizione con un grande progetto per rendere l'amministrazione più efficace e meno corrotta. Propose un grande piano del Ministero delle Finanze che avrebbe affrontato il bilancio dello Stato in relazione alle spese e alle entrate, al fine di evitare il deficit. Furono espresse preoccupazioni in merito alla questione sociale, con l'introduzione di una legge che regolava il lavoro delle donne e dei bambini, così come la legge sulla compensazione degli operai.
I governi che seguirono Silvela svilupparono riforme in linea per garantire la libertà, inclusi i diritti delle donne e una società più laica. Affrontarono la questione religiosa (dovuta alla proliferazione degli ordini religiosi e al controllo sulla formazione), facendo emergere l'anticlericalismo.
Proposte di Riforma
Furono proposte:
- Riforme della legge elettorale.
- Regolamentazione dei rapporti tra lavoratori e datori di lavoro attraverso il diritto di conciliazione.
- Riforma del Concordato con la Chiesa.
- Discussione di un progetto educativo, affermando che la religione non era obbligatoria nel bachillerato (scuola secondaria).
Si trattava di programmi di natura riformista, non rivoluzionaria, che non volevano distruggere il sistema della Restaurazione, ma democratizzare la vita politica senza produrre una scomposizione dei partiti e senza eliminare il dominio dell'oligarchia.
B. Il Fallimento della Prima Rigenerazione
I partiti politici dinastici provarono a rigenerare il sistema di Cánovas, a riscattare il sistema parlamentare e a superare i loro fallimenti e le critiche dei loro nemici. Tuttavia, fallirono a causa della disgregazione interna.
Ci fu una nuova speranza con il giovane Alfonso XIII sul trono. Egli era a conoscenza della situazione, ma i problemi persistevano e minavano l'intero edificio costituzionale della Restaurazione. I problemi principali erano:
- La manipolazione politica ed elettorale.
- La distorsione della volontà popolare.
- L'eccessivo potere dell'oligarchia che dominava i partiti politici.
- L'eccesso di potere del governo sul Parlamento e sulla Monarchia.
Di conseguenza, i problemi strutturali non furono risolti.