Il Risorgimento Italiano: dalla Prima alla Seconda Guerra d'Indipendenza

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Il Risorgimento Italiano

La Prima Guerra d'Indipendenza (1848-1849)

Il 23 marzo 1848, il re Carlo Alberto di Savoia dichiara guerra all'Austria, dando inizio al Risorgimento Italiano, un movimento volto a riunificare l'Italia, dotarla di una costituzione e renderla indipendente. Carlo Alberto, inizialmente mosso da mire espansionistiche, riceve aiuti dal Papa, da altri sovrani e da volontari. Tuttavia, la sua gestione delle operazioni belliche si rivela fallimentare, permettendo agli austriaci di riorganizzarsi nel Quadrilatero (Verona-Peschiera-Mantova-Legnago) e di infliggere due clamorose sconfitte ai piemontesi a Custoza e Novara. Nel 1849, Carlo Alberto abdica in favore del figlio Vittorio Emanuele II, che firma un armistizio con l'Austria.

Le insurrezioni democratiche scoppiate in varie parti della penisola portano alla nascita di tre repubbliche: la Repubblica Toscana, la Repubblica Romana e la Repubblica di Venezia. Tuttavia, le rivoluzioni del '48 si concludono con una sconfitta generale e il ristabilimento dello status quo ante, con il ritorno dei sovrani assoluti, repressioni violente e il ritiro delle costituzioni.

La Guerra di Crimea (1853-1855)

Nel 1853, la Russia dichiara guerra alla Turchia. L'anno successivo, Inghilterra e Francia, temendo l'espansione russa, entrano in guerra a fianco della Turchia. Camillo Benso di Cavour, Primo Ministro del Regno di Sardegna, invia in soccorso di Francia e Inghilterra i bersaglieri piemontesi, comandati dal generale Alfonso La Marmora. La guerra si conclude nel 1855.

Gli Accordi di Plombières (1858)

Due anni dopo la fine della Guerra di Crimea, Napoleone III e Cavour firmano gli Accordi segreti di Plombières. La Francia promette aiuti al Regno di Sardegna contro l'Austria in caso di guerra difensiva. In cambio, l'Italia sarebbe stata divisa in quattro regioni, mentre Nizza e la Savoia sarebbero state cedute alla Francia. I tre regni previsti erano:

  • Alta Italia: Piemonte, Lombardo-Veneto, Emilia-Romagna
  • Centro: Toscana, Province pontificie
  • Regno meridionale: Regno delle Due Sicilie

La Francia si impegna a intervenire solo in caso di attacco austriaco al Piemonte.

La Seconda Guerra d'Indipendenza (1859)

Cavour, con una serie di mosse strategiche, provoca l'Austria, inducendola ad attaccare il Piemonte nel 1859. Ha così inizio la Seconda Guerra d'Indipendenza. Le truppe franco-piemontesi ottengono importanti vittorie iniziali, ma Napoleone III, preoccupato dai costi della guerra, firma con l'Austria l'armistizio di Villafranca (1859). Cavour, deluso, si dimette, ma torna al governo l'anno successivo, accettando di cedere Nizza e la Savoia alla Francia.

La Spedizione dei Mille (1860)

Nel maggio 1860, Giuseppe Garibaldi, con un migliaio di volontari, salpa da Quarto (presso Genova) e sbarca a Marsala (presso Trapani). I Mille sconfiggono l'esercito borbonico a Calatafimi, reclutano volontari e conquistano Palermo. La spedizione di Garibaldi contribuisce in modo decisivo all'unificazione dell'Italia.

L'Unità d'Italia (1861)

Il 17 marzo 1861, si riunisce a Torino il primo Parlamento nazionale. Vittorio Emanuele II viene proclamato re d'Italia. Il Risorgimento Italiano si conclude con la realizzazione dell'unità nazionale, un processo alimentato dall'ideologia del nazionalismo, che esalta e difende il concetto di patria e l'identità nazionale.

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