Il Risorgimento: Le Tappe Fondamentali dell'Unità d'Italia

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Il Risorgimento: La Nascita dello Stato Italiano

Il Risorgimento, dal verbo risorgere (rinascere), indica il periodo storico durante il quale l'Italia consegue la sua unità nazionale, unendo i diversi stati preunitari in un unico stato: il Regno d'Italia. Fu un complesso movimento politico, sociale e culturale che si realizzò principalmente attraverso tre Guerre d'Indipendenza.

La Prima Guerra d'Indipendenza (1848)

Nel 1848, in Italia si diffuse un forte desiderio di libertà e indipendenza dagli austriaci, che controllavano il Regno Lombardo-Veneto. Il malcontento popolare milanese esplose nelle celebri Cinque Giornate di Milano, durante le quali i cittadini riuscirono a scacciare temporaneamente gli austriaci dalla città.

In questo contesto emersero due principali ideali politici:

  • Ideale liberale: auspicava una monarchia costituzionale con un re, un parlamento e libertà civili.
  • Ideale democratico-repubblicano: sostenuto da Giuseppe Mazzini, che sognava una repubblica indipendente fondata sulla partecipazione popolare.

Il re di Sardegna, Carlo Alberto di Savoia, spinto da spirito patriottico e dal desiderio di espandere il proprio regno, decise di intervenire e dichiarò guerra all'Austria per liberare la Lombardia. Nonostante l'appoggio iniziale di molti stati italiani e alcune vittorie, l'esercito piemontese fu sconfitto. L'Austria riprese il controllo del Nord Italia e Carlo Alberto abdicò in favore del figlio, Vittorio Emanuele II.

Nonostante il fallimento militare, nacquero importanti esperienze come la Repubblica Toscana e la Repubblica Romana, guidata principalmente da Mazzini con Giuseppe Garibaldi come comandante militare. Quest'ultima, però, fu soffocata dalle truppe francesi inviate da Papa Pio IX, che temeva di perdere il proprio potere temporale.

La Seconda Guerra d'Indipendenza e la Spedizione dei Mille

Dopo alcuni anni, l'iniziativa per l'unificazione passò al Regno di Sardegna, guidato dal primo ministro Camillo Benso, conte di Cavour. Uomo politico intelligente e pragmatico, capì che l'Italia non poteva liberarsi da sola e che era necessario l'aiuto di una potenza europea. Strinse così un'alleanza segreta con la Francia di Napoleone III (Accordi di Plombières, 1858). In cambio dell'appoggio francese contro l'Austria, il Piemonte avrebbe ceduto Nizza e la Savoia alla Francia.

Nel 1859, l'Austria dichiarò guerra al Piemonte, dando inizio alla Seconda Guerra d'Indipendenza. Le truppe franco-piemontesi, guidate da Vittorio Emanuele II e Napoleone III, ottennero importanti vittorie, costringendo l'Austria a cedere la Lombardia al Regno di Sardegna.

Contemporaneamente, in molte regioni dell'Italia centrale (Toscana, Emilia e Romagna), i governi locali si sollevarono contro i propri sovrani e chiesero, attraverso dei plebisciti, di unirsi al Piemonte.

Restavano ancora fuori dall'unificazione il Regno delle Due Sicilie e lo Stato della Chiesa. Nel 1860, Giuseppe Garibaldi organizzò la celebre Spedizione dei Mille: partì da Quarto (Genova) e sbarcò in Sicilia. Sconfisse l'esercito borbonico, conquistò l'isola e poi risalì la penisola fino a Napoli, dove consegnò i territori liberati a Vittorio Emanuele II, riconoscendolo come re d'Italia.

La Proclamazione del Regno d'Italia e il Completamento dell'Unità

Il 17 marzo 1861 fu proclamato ufficialmente il Regno d'Italia, con capitale Torino e Vittorio Emanuele II come primo re. Successivamente, la capitale fu spostata a Firenze.

Il processo di unificazione si completò negli anni seguenti:

  • 1866: Annessione del Veneto, ottenuta grazie alla Terza Guerra d'Indipendenza, in cui l'Italia si alleò con la Prussia contro l'Austria.
  • 1870: Annessione del Lazio e di Roma con la Presa di Porta Pia.
  • 1871: Roma diventa la capitale definitiva del Regno d'Italia.

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