Rivoluzione Francese: Origini, Fasi e Trasformazioni
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Origini della Rivoluzione: La Rivolta dei Privilegiati
I successivi tentativi dei ministri del re Luigi XVI, Necker, Turgot, Calonne e Brienne, di stabilire una tassa unica che fosse pagata da tutti i proprietari, fallirono a causa dell'opposizione dei ceti privilegiati. La nobiltà e il clero, riuniti nell'assemblea dei notabili, richiesero che l'adozione di nuove tasse avvenisse in una riunione degli Stati Generali. Iniziò quindi la stesura dei cahiers de doléances, i registri delle lamentele. Mentre la nobiltà difendeva i propri privilegi, la contrapposizione del Terzo Stato raggiunse il culmine con la pubblicazione del pamphlet: "Che cos'è il Terzo Stato?".
La Rivoluzione Moderata e la Monarchia Costituzionale
Rivoluzione del 1789
Con la riunione degli Stati Generali il 5 maggio 1789 a Versailles, iniziò la prima fase della rivoluzione. Il 16 giugno, Sieyès propose che il Terzo Stato si autoproclamasse Assemblea Nazionale. Il 9 luglio, l'Assemblea si autodefinì Assemblea Nazionale Costituente. Luigi XVI si trovò ad affrontare la prima rivoluzione urbana. La rivolta nelle campagne fu ancora più violenta.
Le Politiche dell'Assemblea Costituente Nazionale
La reazione dell'Assemblea Costituente Nazionale alle rivolte contadine fu immediata: con il decreto del 4 agosto 1789, fu abolito il sistema feudale. L'Assemblea Nazionale adottò la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino. Per affrontare il problema economico, fu proposta la nazionalizzazione dei beni del clero, misura che fu poi concretizzata con la Costituzione civile del clero. L'Assemblea adottò una serie di misure per stabilire il liberalismo economico. La Costituzione del 1791 rappresentò l'apice dell'opera della Costituente, distinguendo tra cittadini attivi e passivi.
Assemblea Legislativa
La Costituzione fu giurata dal re a settembre. Si svolsero le elezioni e la nuova fase avviata è nota come Assemblea Legislativa. I deputati monarchici erano sostenitori della Costituzione del 1791, mentre una significativa presenza era costituita dai membri giacobini di sinistra. I democratici erano repubblicani, guidati da Robespierre; tra i democratici si distinsero i Girondini, che svilupparono una repubblica monarchica e difesero gli interessi dell'alta borghesia. L'anno fu segnato da problemi interni dovuti alla carenza di cibo. I controrivoluzionari avevano il sostegno dell'imperatore d'Austria e del re di Prussia.
La Rivoluzione Radicale
La Caduta della Monarchia e la Convenzione Repubblicana
Il manifesto del Duca di Brunswick causò la sollevazione popolare del 10 agosto 1792. Le masse di Parigi, guidate dai sanculotti, occuparono il municipio della capitale e formarono una comune popolare. L'Assemblea Legislativa votò l'abolizione della monarchia, proclamò la repubblica e indisse una Convenzione.
La Convenzione Girondina
L'assemblea era composta da tre gruppi: la Pianura o Palude, i Girondini e i Montagnardi (giacobini). Il processo e la successiva esecuzione di Luigi XVI videro contrapporsi i Girondini, che volevano salvarlo, e i Giacobini, che invece ottennero la sua condanna. Successivamente, si costituì la prima coalizione contro la Francia rivoluzionaria. La situazione economica era delicata. Alle questioni legate all'approvvigionamento si aggiunse la leva di massa di 300.000 uomini, che provocò una sollevazione monarchica e cattolica in Vandea.
La Convenzione Montagnarda e il Terrore
I Giacobini cercarono di soddisfare le esigenze dei più svantaggiati, con la distribuzione gratuita di beni comuni e la vendita agli agricoltori di piccoli appezzamenti ottenuti dai beni degli emigrati. La nuova Costituzione del 1793 conteneva una dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino più ampia rispetto a quella del 1789. L'istituzione del Terrore, sancita dalla legge sui sospetti, segnò l'inizio delle esecuzioni che caratterizzarono la fase montagnarda. Fu istituita l'economia di comando con la legge del maximum generale. Seguirono la scristianizzazione, la soppressione della religione e l'adozione del calendario rivoluzionario. Una nuova legge istituì il Grande Terrore e la persecuzione dei nemici del popolo.