Le Rivoluzioni Industriali: Trasformazioni Demografiche, Economiche e Sociali
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Le Rivoluzioni Industriali: Fattori e Conseguenze
Cambiamento Demografico e le sue Conseguenze
I fattori che hanno contribuito al cambiamento demografico includono la crescita della popolazione, l'aumento della produzione alimentare e i progressi in materia di igiene e medicina. Come conseguenza diretta, si è verificata una diminuzione della mortalità e un calo della fertilità.
Il Sistema di Fabbrica e i Fattori che lo Hanno Favorito
Il sistema di fabbrica consiste nella concentrazione di lavoratori e macchine in grandi edifici industriali. I fattori che lo hanno favorito sono stati la meccanizzazione e l'introduzione di nuove fonti energetiche.
La Meccanizzazione dell'Industria Tessile in Gran Bretagna
Il processo di lavorazione del cotone prevedeva, in primo luogo, la trasformazione in filato e poi la tessitura. Per aumentare la produzione, furono introdotte innovazioni significative. La prima fu la spoletta volante, che aumentò la velocità della tessitura. Successivamente, per incrementare la produzione di filo, furono sviluppati filatoi meccanici e, infine, telai meccanici per completare il processo di lavorazione tessile.
Sviluppo dell'Industria Siderurgica e la sua Importanza
Lo sviluppo dell'industria siderurgica fu stimolato dall'invenzione del processo di Darby, che permise un aumento della produzione di ghisa, e dal convertitore di Bessemer, che consentì di trasformare il ferro in acciaio. La crescente domanda di ferro per attrezzature agricole, macchine e ferrovie fu cruciale, stimolando l'emergere di nuovi processi produttivi. Il carbone fu ampiamente utilizzato come combustibile.
Principi Economici e Fasi dell'Industrializzazione
Principi Fondamentali del Liberalismo Economico
I principi chiave del liberalismo economico sono:
- L'interesse individuale e la ricerca del massimo profitto sono il motore dell'economia.
- I diversi interessi sono bilanciati nel mercato attraverso il meccanismo dei prezzi, che adegua l'offerta alla domanda.
- Lo Stato dovrebbe astenersi dall'intervenire nel funzionamento dell'economia e consentire il libero sviluppo degli interessi individuali (libero commercio).
Fasi di Espansione dell'Industrializzazione nel XIX Secolo
Nel XIX secolo, l'industrializzazione si diffuse in Francia e in Belgio, con un peso maggiore dell'industria siderurgica e tessile. Tra il 1850 e il 1870, Russia, Germania, USA e Giappone si industrializzarono grazie all'uso massiccio di tecnologie e capitali stranieri. Nel Sud Europa coesistevano principalmente regioni industrializzate e zone rurali. L'Europa orientale rimase quasi del tutto al di fuori del processo di industrializzazione fino a buona parte del XX secolo.
La Seconda Rivoluzione Industriale: Nuove Energie e Industrie
La Seconda Rivoluzione Industriale fu una nuova fase di industrializzazione in cui la leadership della Gran Bretagna cominciò a essere condivisa con nuove potenze industriali come Germania, USA e Giappone. Si svilupparono nuove fonti di energia, come il petrolio e l'elettricità, e nuove industrie, tra cui la metallurgia, l'industria automobilistica, l'industria chimica e quella del cemento.
Organizzazione della Produzione Industriale nel XIX Secolo
La produzione industriale fu organizzata attraverso la produzione di massa, con l'obiettivo di aumentare la produttività, ridurre i tempi di produzione e diminuire i costi.
Società e Movimenti Sociali nell'Era Industriale
Gruppi Sociali nella Nuova Società Industriale
I gruppi sociali si divisero in due classi principali: la borghesia e il proletariato.
La Borghesia
La borghesia era divisa in tre fasce:
- La grande borghesia, composta da banchieri, latifondisti e proprietari delle grandi fabbriche.
- La media borghesia, composta da professionisti, funzionari e commercianti.
- La piccola borghesia, che comprendeva un gran numero di impiegati e negozianti.
I borghesi vivevano in case ricche e grandi.
Il Proletariato
Il proletariato era costituito dai lavoratori salariati, la forza lavoro necessaria per le fabbriche, che ricevevano uno stipendio. Vivevano in case povere e piccole ed erano il gruppo più numeroso.
Le Prime Associazioni dei Lavoratori e i Loro Obiettivi
Le prime associazioni dei lavoratori e i concetti che emersero furono:
- Il luddismo, che si opponeva alla meccanizzazione, ritenuta responsabile di bassi salari e disoccupazione.
- La coscienza di classe, in cui i lavoratori si riconoscevano come parte della stessa classe, con problemi e obiettivi comuni.
- Le società di mutuo soccorso, create per difendere gli interessi dei lavoratori. Nate in Gran Bretagna nel XVIII secolo, il loro scopo era agire come società di resistenza per contribuire finanziariamente ai membri in caso di malattia o disoccupazione.
L'obiettivo dei sindacati era migliorare le condizioni di lavoro dei lavoratori. Le loro prime richieste difendevano il diritto di associazione, la riduzione dell'orario di lavoro, una migliore retribuzione e normative sul lavoro minorile.
Marxismo e Anarchismo: Confronto e Differenze Fondamentali
Il marxismo e l'anarchismo furono due delle principali ideologie del movimento operaio:
- Marxismo: Aspirava a una rivoluzione dei lavoratori per distruggere il capitalismo. I lavoratori avrebbero dovuto formare un partito che, una volta al potere, avrebbe creato uno "stato dei lavoratori" in cui la proprietà privata sarebbe scomparsa. Successivamente, si sarebbe giunti a una società comunista senza classi.
- Anarchismo: Esaltava la libertà individuale, criticava la proprietà privata, rifiutava ogni forma di autorità e si opponeva all'azione politica. Si divise in due correnti principali: una favorevole ad azioni violente e un'altra promotrice dell'anarco-sindacalismo.
Punti in comune: Sia marxisti che anarchici sostenevano la necessità di unire gli sforzi della classe operaia di tutto il mondo per la lotta contro il capitalismo.