Il Romanzo Spagnolo Post-Guerra Civile: Realismo Sociale e Innovazioni Narrative (1950-1960)
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Il Romanzo Spagnolo: Dalla Crisi al Rinnovamento
Infine, Pietro è licenziato dal centro di ricerca dove ha lavorato e si dedica alla medicina rurale. Si riscontrano cambiamenti nella tecnica narrativa discussi in precedenza, che aprono le porte a un nuovo periodo e al recupero del romanzo come genere. Subito dopo questo romanzo, la narrativa letteraria cambia direzione e si percepiscono cambiamenti radicali negli autori della **Generazione del '50**, che si muovono con i tempi.
Il Rinnovamento della Narrativa negli Anni '60: Il Romanzo di Struttura
Negli anni '60 la situazione politica e sociale del paese cambia, la **censura** si allenta e l'economia comincia a migliorare, poiché il **turismo** diventa un mezzo di stabilità. Una grande percentuale di giovani ha l'opportunità di studiare all'università. A Barcellona, in quegli anni si forma un intero mondo letterario di intellettuali che si coagulano intorno alla figura di Barral e alla sua casa editrice.
Attraverso "Seix-Barral" viene lanciata una grande operazione: il contatto con la cultura occidentale e il recupero della letteratura europea e americana attraverso la traduzione di opere varie. Vengono creati anche diversi premi letterari, tra cui il **Premio Formentor**. Ben presto si afferma il Boom ispanoamericano, che rappresenta una trasformazione nelle tecniche di narrazione letteraria.
Il lettore era già abituato nel nostro paese alla monotonia del **realismo sociale**, alla sua didattica, alla semplicità del linguaggio, alla mancanza di vigore e di stile... Tutto questo fa sì che l'originalità di autori come **Gabriel García Márquez**, **Onetti**, **Alejo Carpentier**, **Juan Rulfo**, **Vargas Llosa**, **Julio Cortázar**... che portano a una disintegrazione della forma tradizionale del romanzo, provochi grande emozione in Spagna. I romanzi degli anni '60 vengono definiti *Romanzo di Struttura*. Scrittori già noti (Delibes, Goytisolo) e altri (Juan Benet, Marsé, Torrente Ballester...) si orientano verso questa nuova tendenza.
Sono romanzi in cui i personaggi si trasformano a partire dal contesto sociale che li circonda e lottano per trovare la propria identità. Vengono introdotte tecniche come l'aumento della **prolessi** o del *flashback*, il **monologo interiore**, una sintassi più complessa, un linguaggio letterario più ricco di metafore e di umorismo, e neologismi.
Ristrutturazioni Formali nel Romanzo di Struttura
- Si supera il carattere collettivo e si restituisce importanza al carattere individuale, tuttavia, non trattato come un eroe, ma piuttosto come un **anti-eroe** sempre in conflitto con se stesso e il mondo che lo circonda. I nomi propri tendono a perdere l'uso delle maiuscole, come nel romanzo La saga/fuga di J.B. di Torrente Ballester.
- Si recupera il **narratore onnisciente** che sa tutto dei suoi personaggi. Appare il **prospettivismo** o punti di vista diversi. Si riscontra anche il monologo interiore o l'uso di una seconda persona riflessiva. Questa seconda persona si evidenzia in quei romanzi in cui il protagonista parla a se stesso come se la sua personalità si dispiegasse. Si ritrova questa tecnica in opere come Tiempo de silencio di Luis Martín Santos, Oficio de tinieblas 5 di Cela, Señas de identidad di Goytisolo o Volverás a Región di Juan Benet. A volte si utilizzano anche diverse voci narranti nello stesso romanzo. Il monologo interiore o *flusso di coscienza* raccoglie il pensiero che scorre senza alcun ordine logico. Un'altra tecnica è lo *stile indiretto libero*, in cui la voce narrante si fonde direttamente con la voce del personaggio senza congiunzioni o verbi introduttivi.
- In termini di valore del tempo, si perde la **linearità cronologica**. È normale che il tempo si concentri sui ricordi dei personaggi. Ci sono molti salti tra passato e presente attraverso la tecnica del *flashback*.
Camilo José Cela
Camilo José Cela: un tentativo di incasellare varie tendenze: il realismo, l'oggettivismo, il **tremendismo**... È uno degli scrittori più prolifici e innovativi della società spagnola, con tecniche narrative e opere letterarie sempre diverse. Poeta, drammaturgo, saggista, scrittore e narratore. Nato nel 1916 e morto nel 2002. Ammiratore degli scrittori della **Generazione del '98**, in particolare di Pío Baroja, nei suoi romanzi si trovano personaggi e ambienti molto particolari. Ricchezza di descrizione linguistica, ampio panorama della realtà: si parla di personaggi **emarginati** (tossicodipendenti, disabili, omosessuali...). Sempre interessato a criticare la marginalità sociale attraverso personaggi complessi: di solito hanno nomi e cognomi, o soprannomi. Grande numero di registri linguistici utilizzati e adattamento della lingua al contesto geografico.
Autore di La colmena, che ha aperto il periodo del realismo sociale. Altre opere: Nuevas andanzas y desventuras de Lazarillo de Tormes (1944), Viaje a la Alcarria (1948, libro di viaggio), Cristo versus Arizona (1988)...
La famiglia di Pascual Duarte (1942)
La famiglia di Pascual Duarte (1942) rispecchia gli aspetti negativi della vita: la **crudeltà**, la **sofferenza**, la **morte**, l'**angoscia**, la **nausea**... A differenza dell'esistenzialismo, che si sforza di trovare un significato per la vita umana, qui si riflette lo squallore del tremendismo della vita senza cercare un rimedio. Il romanzo inizia con i ricordi del protagonista, Pascual, dal carcere, prima della sua esecuzione, che lo ha portato a questo stato. Pascual rappresenta un personaggio primitivo di un villaggio di Albacete (Almendralejo); nel romanzo siamo testimoni dell'assassinio di cinque persone.
- Uccide il cavallo che ha fatto cadere a terra la moglie incinta, causandole un aborto.
- Uccide il suo cane, la Scintilla, perché sentiva i suoi occhi rimproverargli la morte di un secondo figlio, morto in tenera età.
- Uccide lo *Stretch* (lo Storpio) perché ha sedotto sua moglie e sfruttato sua sorella, Rosario.
- Uccide la madre per le continue critiche e perché la ritiene responsabile della miseria della sua famiglia (il padre, un alcolizzato, violento con donne e bambini, e suo fratello, morto a circa 7 anni annegato in una grande pentola d'olio).
- Commise un crimine sociale e uccide il capo del villaggio, il conte di Torremejía, ed è quindi condannato a morte.
L'opera inizia con "Signore, io non sono cattivo", lasciando il dubbio se Pascual sia un assassino o una vittima della società che lo ha condotto a quelle circostanze. Cela ci fa sentire compassione per il protagonista; alla fine il lettore lo vede non come un assassino, ma come una **vittima del suo ambiente**.
Altre Tipologie di Romanzi e Fasi del Realismo Sociale
Romanzi sui Perdenti
Quelli che raccontano la vita nelle carceri. Si distingue Muertes de perro di **Ignacio Aldecoa**.
Libri di Viaggio
Erano molto di moda per denunciare alcuni settori oppressi. Si evidenziano Viaje a la Alcarria di Cela e Campos de Níjar di Goytisolo. Altri argomenti trattati in questi romanzi sono il **divorzio**, l'**aborto**... argomenti considerati tabù all'epoca.
Fasi e Grandi Autori del Realismo Sociale
Fase 1: 1951-1958
L'autore chiave di questa fase è **Rafael Sánchez Ferlosio**, vincitore del Premio Nadal nel 1955 per il suo romanzo El Jarama. Questo libro cronaca una domenica estiva sulle rive del fiume Jarama, per oltre 16 ore, in cui si assiste ai colloqui insignificanti di un gruppo di giovani privi di interesse. I personaggi sono urbani, di classe media, che parlano di banalità e mancano di carattere. Si limitano a lasciar scorrere la loro vita. Attraverso di loro, l'autore fornisce una critica sociale, mettendo in evidenza il **vuoto** di questa nuova generazione. C'è un solo elemento che rompe la monotonia: la morte di Lucita. Ferlosio critica la massa priva di iniziativa, i giovani che hanno nelle loro mani il futuro e dai quali non ci si può aspettare alcun atteggiamento rinfrescante. Abbondante descrizione, tecnica e impressionista.
Si distingue anche Entre visillos di **Carmen Martín Gaite**, che riflette la vita di un gruppo di ragazze in una città di provincia. La trama, l'arrivo di Pablo Klein, un affascinante insegnante tedesco, e ciò che accade intorno a lui, non è altro che un pretesto per mostrare l'oppressione che la società provinciale esercita sui suoi abitanti, che vedono la vita passare attraverso le tende delle finestre senza avere il coraggio di fare nulla. **Conformismo**, **noia**, **mancanza di fantasia** e **illusione**... sono caratteristiche comuni a tutte le ragazze.
Infine, El fulgor y la sangre di **Ignacio Aldecoa**: alla periferia di un villaggio della Nuova Castiglia, nella caserma della Guardia Civil vivono un caporale e cinque guardie civili con le loro famiglie. La storia è organizzata in sette capitoli intitolati con le ore, da mezzogiorno di una calda estate (il **fulgore**) fino al tramonto, quando si riceve la notizia per telefono che uno dei due agenti, in servizio alla fiera, è stato ucciso (il **sangue**), senza specificare il nome. Le mogli delle guardie, che si trovano nella caserma, lo apprendono per prime e devono preparare gli altri alla notizia. Le ore di tensione dell'attesa sono interrotte dal narratore che racconta il passato delle donne, una per una, prima che diventassero mogli della Guardia Civil. Si alternano i ricordi dall'infanzia al presente, e ogni capitolo è dedicato a una di loro, alternando il passato (tempo evocato) con il tempo presente (vissuto), rompendo la tensione dell'attesa. Al crepuscolo viene portato via il corpo di Francisco Santos, lo scapolo della caserma, ucciso da una zingara che gli ha sparato un colpo di pistola alla fiera del paese. La vita va avanti.
Fase 2: 1958-1962: Il culmine del Realismo Sociale
Si trovano Nuevas amistades e Tormenta de verano di **Juan García Hortelano**, romanzi in cui si ritrae la vita di certi ambienti borghesi in primavera. Il protagonista è un collettivo (un gruppo di amici). Una ragazza è incinta e si parla di un argomento tabù: l'**aborto**. Si riflette una certa gioventù *che si è annegata in un bicchiere d'acqua*. **Juan Marsé** scrive su questa linea Encerrados con un solo juguete, un libro che ritrae la borghesia catalana dominata da alcol e sesso.
Fase 3: Epilogo (1962-1968)
Aumentano le critiche a questo tipo di narrativa. Il realismo sociale è bloccato in una formula stereotipata che era stata abusata. Inoltre, questa letteratura non arrivava facilmente alle città a cui era rivolta. Ha bisogno di un cambiamento, di un'evoluzione.
Il Nuovo Romanzo: 1962 - Tiempo de silencio di Luis Martín Santos
Verso gli anni '60 il Realismo Sociale giunge al termine. Ciò è facilitato da uno scrittore, **Luis Martín Santos**, che nel 1962 inaugura il **realismo dialettico** con il suo romanzo Tiempo de silencio. Con questo romanzo si supera il Realismo Sociale e si introducono nuove tecniche, come l'uso della seconda persona e del monologo interiore. Due anni dopo questo grande successo, lo scrittore muore in un incidente d'auto.
La novità di questo romanzo sta nel **rifiuto del romanzo precedente**. I personaggi ritrovano l'individualità e mostrano le loro contraddizioni. Non sono semplici tipi rappresentativi sociali, ma **individui complessi**. Il narratore torna a giudicare e valutare. La trama vede Pietro, il protagonista, un giovane ricercatore medico, coinvolto in un aborto illegale che provoca una morte. Sedotto dalla figlia del proprietario della pensione che lo ospita, formalizza il rapporto con la ragazza, ma lei viene pugnalata in ritorsione per l'intervento medico nell'aborto.