Saggezza del Conte Lucanor: Storie, Morali e Concetti Grammaticali Essenziali
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Questo documento raccoglie estratti significativi dalle storie del Conte Lucanor, un'opera fondamentale di Don Juan Manuel, offrendo preziosi insegnamenti morali e consigli pratici. Vengono inoltre presentate sezioni dedicate a importanti concetti della grammatica italiana, per una comprensione più approfondita della lingua.
Storie e Insegnamenti dal Conte Lucanor
CAPITOLO XXII: Ciò che accadde per il leone e il toro
Il Conte Lucanor parlò con Patronio e disse: "Ho un amico molto potente e molto onesto. Sebbene finora non l'abbia mai trovato in difetto, ora mi dicono di non agire con lui con la stessa franchezza di un tempo, e che lui stesso stia cercando ragioni per essermi contro. Ora ho due preoccupazioni principali: la prima è il timore che, se per caso volesse agire contro di me, potrei subire un grave danno; l'altro timore è che, se capisse che nutro questo sospetto e mi allontanassi da lui, anche lui farebbe lo stesso, e così crescerebbe, a poco a poco, diffidenza e indifferenza, fino a degenerare in male."
Dopo aver ascoltato una favola su un toro e un leone, il Conte apprese il seguente insegnamento:
"Non sprecare un buon amico utile per le false parole di un uomo bugiardo."
CAPITOLO XXVI: Ciò che accadde riguardo alla menzogna
Il Conte Lucanor parlò con Patronio e disse: "Sono molto turbato perché gli uomini mi vogliono male e sono sobillatori e bugiardi. Non fanno altro che mentire, accrescendo il loro potere e aizzando la gente contro di me. Quale atteggiamento dovrei adottare con questi uomini?"
Dopo aver appreso del problema del Conte, Patronio raccontò una storia su come la verità e la menzogna si unirono, e la morale fu:
"La verità e la menzogna crescono, e per il loro male fuggono coloro che si abituano a mentire."
CAPITOLO XXXII: Ciò che accadde a un re con i detrattori che tessevano inganni
Il Conte Lucanor parlò di nuovo con Patronio e disse: "Un uomo è venuto da me e mi ha detto qualcosa di importante, facendomi credere che ne trarrò un grande vantaggio. Ma devo confessare che non conosco una persona di cui mi fidi molto di più, a cui possa rivelare questo segreto e scoprire che le mie finanze e la mia vita sono in grave pericolo."
Patronio gli raccontò allora la storia di un re e di alcuni detrattori. E quando Don Juan (Manuel) ritenne che questo fosse un buon insegnamento, ordinò di scriverlo in questo libro, e così furono scritte queste righe:
"A coloro che vogliono ingannarti, nascondi ciò che sai che vogliono ingannare senza testimoni."
CAPITOLO XXXV: Ciò che accadde a una giovane donna sposata, molto forte e molto violenta
Un giorno, il Conte Lucanor parlò con Patronio, suo consigliere, e disse: "Un mio servo mi ha parlato di una proposta di matrimonio con una donna ricca e di rango superiore al suo. Lo svantaggio è che questa donna era la più feroce e violenta del mondo."
Affinché Don Juan potesse dare buoni consigli a quel servo, Patronio raccontò la storia di un uomo che sposò una donna molto irruente. Dopo di che, il Conte diede il seguente consiglio:
"All'inizio, mostra chi sei veramente; in seguito, potrai fare ciò che vuoi."
CAPITOLO XLII: Ciò che accadde a un ipocrita devoto
Il Conte Lucanor parlò di nuovo con Patronio in questo modo: "Patronio, io e molti altri stavamo parlando e ci chiedevamo quale fosse il modo in cui una persona malvagia potesse arrecare più danni: essendo indisciplinata e criminale, o avendo un linguaggio scurrile e offensivo. Ti prego di dirmi quale di queste persone potrebbe causare più danni al popolo."
Patronio consigliò, attraverso la storia di un ipocrita devoto, di giudicare le persone dalle loro azioni e non dalle loro apparenze, se si voleva protezione da brutte esperienze.
CAPITOLO XLV: Ciò che accadde a un uomo che divenne amico e vassallo del diavolo
Un'altra conversazione del Conte Lucanor con Patronio:
"Un uomo mi ha detto di conoscere molti aspetti, sia di presagi, sia di come accadono le cose, e che potrebbe usare molti trucchi per impossessarsi della mia proprietà. Ti prego di darmi un consiglio."
Immediatamente, Patronio gli raccontò ciò che era successo a un uomo amico del diavolo, il cui messaggio era:
"Chi non spera in Dio, morirà di una morte miserabile e avrà contrattempi."
Approfondimenti Grammaticali
Perifrasi Verbali
Le perifrasi verbali sono costruzioni formate da un verbo ausiliare (coniugato) e una forma non finita del verbo (infinito, gerundio o participio), che esprimono sfumature di significato relative all'aspetto, alla modalità o alla fase dell'azione. Ecco alcuni esempi:
- Perifrasi di obbligo:
- dovere + infinito (Es: Devo studiare.)
- venire a + infinito (con valore di dovere o probabilità. Es: Venne a sapere la verità.)
- Perifrasi di possibilità/dubbio:
- potere + infinito (Es: Potrebbe piovere.)
- Perifrasi aspettuali:
- Durative: indicano un'azione in corso.
- stare + gerundio (Es: Sto leggendo.)
- andare + gerundio (Es: Va dicendo in giro.)
- portare + gerundio (Es: Porta avanti il lavoro leggendo.)
- continuare a + infinito/gerundio (Es: Continua a piovere.)
- Imminenti: indicano un'azione che sta per accadere.
- essere sul punto di + infinito (Es: Sono sul punto di partire.)
- Incoative: indicano l'inizio di un'azione.
- scoppiare a + infinito (Es: Scoppiò a ridere.)
- rompere a + infinito (Es: Rupe a piangere.)
- mettersi a + infinito (Es: Si mise a cucinare.)
- iniziare/cominciare a + infinito (Es: Iniziò a nevicare.)
- Risultative: indicano il risultato di un'azione.
- risultare + participio (Es: È risultato vincitore.)
- Ripetitive: indicano la ripetizione di un'azione.
- tornare a + infinito (Es: Tornò a parlare.)
- Terminative: indicano la fine di un'azione.
- smettere di + infinito (Es: Smettila di urlare.)
- finire di + infinito (Es: Finì di lavorare.)
- Durative: indicano un'azione in corso.
Usi del Pronome "Si"
Il pronome "si" in italiano può assumere diverse funzioni:
- Riflessivo: Il soggetto compie e riceve l'azione contemporaneamente. Funziona come complemento oggetto diretto (CD), a meno che non sia già presente un altro CD nella frase, nel qual caso assume il ruolo di complemento oggetto indiretto (CI).
- Es: Juan si pettina. (Il soggetto compie l'azione e la riceve.)
- Reciproco: Richiede un soggetto plurale, in cui le due entità del soggetto compiono l'azione l'una sull'altra. Funziona come CD, a meno che non sia già presente un altro CD nella frase, nel qual caso diventa CI.
- Es: Pietro e Giovanni si calpestano. (Supponendo che Giovanni calpesti Pietro e viceversa.)
- Impersonale: Si costruisce con "si" e non ha né può avere un soggetto specifico.
- Es: Si puniscono i bambini.
- Pronominale: È un "si" che è parte integrante del verbo, modificandone il significato o la costruzione.
- Es: Non si è accorto del problema. (Il verbo è "accorgersi", non "accorgere".)
- Passivante: Si usa per formare una costruzione passiva, dove il soggetto non compie l'azione ma la subisce. La prova migliore per identificarlo è trasformare la frase in una passiva perifrastica.
- Es: Si vendono case. (Equivale a: Le case sono vendute.)