San Manuel Bueno, martire: Un'indagine sulla fede e il dubbio nell'opera di Unamuno
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Questo libro, scritto nel 1930 e pubblicato nel '31, appartiene a un periodo maturo per Unamuno, che rifletteva profondamente sulla sua eterna lotta esistenziale, sociale e politica.
L'idea di un prete che perde la fede non era nuova per l'autore basco, che aveva 67 anni quando lo scrisse. È stato ispirato da un romanzo italiano di fine Ottocento, "Il Santo".
Il libro presenta una forte relazione con un'altra sua opera, Niebla: entrambe pongono conflitti esistenziali e religiosi simili, ma Niebla è molto più passionale. San Manuel Bueno, martire è un lavoro più contemplativo e porta una rassegnazione che si può osservare nell'ultima sequenza, o fuorviante epilogo, per il comfort, l'illusione, anche se ciò significa accettare la menzogna.
L'autore ha confessato di aver messo tutto il suo senso tragico della vita di ogni giorno in quest'opera. Il lavoro dal simbolismo complesso (il lago di montagna, la neve, la città affondata...) e il dramma interiore proiettano le ossessioni dell'anima di Unamuno: l'immortalità, la fede, la morte, il comfort della religione, la tragica verità, l'angoscia esistenziale, ecc.
La sua angoscia esistenziale e l'ossessione con la morte, il suo dubbio di fede e l'esistenza dell'immortalità si riflettono nel personaggio di Don Manuel, che sente quest'angoscia ogni giorno. Egli ha la volontà di credere, ma non mantiene questa convinzione da termini razionali. Lázaro e Angela, la narratrice, sono i legami tra questi due atteggiamenti:
- La tragica verità è rappresentata da Don Manuel.
- La felicità illusoria è rappresentata dal popolo e Blasillo.
Come in Niebla, Unamuno dà ai suoi personaggi lo stesso grado di realtà o finzione. "Ho creduto in essa, ma santa... più che nella mia realtà."
Unamuno: Un gigante del pensiero moderno
In breve, Unamuno è, dopo più di sei decenni dalla sua morte, un gigante del pensiero moderno. Con il suo lavoro intellettuale, insieme a Ortega, Lorca, Neruda, Octavio Paz, ha fornito una notevole unità culturale alla nostra letteratura.