Scuole di Pensiero, Dottrine e Fondamenti della Contabilità Aziendale
Classificato in Economia
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Scuole di Pensiero Contabile
Scuola Contista
Sorge in Francia. È creata da Desgranges.
Basa la contabilità su 5 conti (denaro, beni, crediti/debiti commerciali e risultato).
Introduce la procedura del Giornale-Mastro, che consiste nell'unire il libro giornale e il libro mastro con uno sviluppo orizzontale.
Parte dal principio base secondo cui chi riceve è in addebito sul conto e chi consegna è in accredito.
Scuola Personalistica
Il suo precursore fu Marchi, ma si distingue Cerboni.
Si basa sulla teoria della personificazione dei conti, cioè i conti sono aperti a persone e a elementi materiali (precedentemente personificati), in modo che la persona che riceve è debitore (Dare) e chi consegna è creditore (Avere).
Secondo questa scuola, la contabilità ha un approccio legalistico, considerandola come garanzia nei confronti di terzi.
Scuola Materialistica o Economica
Chiamata anche Scuola Economica. Il suo precursore fu Fabio Besta.
Grazie a questa scuola, l'elemento che entra comporta un costo (Dare) e quello che esce va in Avere. Dà un approccio economico alla contabilità. La contabilità è tenuta per la conoscenza e il controllo delle variazioni di valore subite dagli elementi patrimoniali dell'impresa. I conti registrano tali variazioni.
Dottrine Contabili
Dottrina Francese
Si evidenzia la teoria dei valori enunciata da Dumarchay o teoria differenziale dei conti, considerando i conti come strumenti per raccogliere il valore dei fatti gestionali. Utilizza due tipi di conti: integrali e differenziali. A questo trattato si deve la teoria del bilancio statico, che considera prioritario il bilancio e da esso calcola il risultato (il bilancio è più importante).
Dottrina Tedesca
Ha un approccio economico: la contabilità è una scienza dell'informazione sui fenomeni economici che si verificano in azienda. Caratteristiche principali includono:
- Schmalenbach enuncia la teoria del bilancio dinamico, in cui si considerano più importanti i risultati e da essi si calcola il bilancio.
- Fece anche la prima proposta di Piano dei Conti che portò successivamente al Piano Generale Contabile tedesco.
- Schneider, la cui 'contabilità industriale' fu un valido contributo alla scienza e alla pratica della contabilità dei costi. Definì grandezze fondamentali come acquisto, spesa, consumo, costo, vendita, ricavo.
- Elaborò lo schema della circolazione dei valori nell'impresa, distinguendo l'attività esterna da quella interna.
Dottrina Spagnola
Dopo un periodo di tendenza contista, seguì un periodo orientato alla matematica, che considerava la contabilità come una branca della matematica applicata.
Successivamente le fu dato un senso pratico-didattico.
Il Professor Fernández Pirla, con la sua 'Teoria Economica della Contabilità', realizzò uno studio profondo, conferendo alla contabilità un carattere economico.
Attualmente ha un tono formale accentuato, influenzato dalla dottrina statunitense.
Interpretazioni della Contabilità
- Interpretazione legalistica: Considera la contabilità come garanzia nei confronti di terzi. Si evidenzia la Scuola Personalistica di Cerboni. (Non fornisce informazioni gestionali).
- Interpretazione economica (Besta): Considera la contabilità come strumento di conoscenza e controllo aziendale. Trova il suo apice con Schneider. (Questa teoria serve anche come salvaguardia nei confronti di terzi).
- Interpretazione formale: Questa interpretazione dà una definizione ai concetti contabili. Iniziò con Schneider e culmina con Mattessich. Questa interpretazione si basa su un concetto economico, con un linguaggio più formalizzato. È l'approccio attualmente in vigore.
La Contabilità come Scienza: Oggetto e Fine
La Contabilità è una scienza empirica, economica e sociale, e il suo campo di osservazione è la realtà economica.
- Oggetto Materiale: Conoscenza della realtà economica.
- Oggetto Formale: Conoscenza qualitativa e quantitativa della realtà economica.
- Fine Generico: Determinazione della situazione dell'unità economica e della sua evoluzione nel tempo.
- Fini Specifici: Altri interessi, come quelli legali, fiscali, ecc.
Esiste un'interpretazione più moderna che vede la contabilità come scienza dell'informazione il cui scopo è acquisire, elaborare ed emettere informazioni.
Definizione della Scienza Contabile
Secondo il professor Requena Rodríguez, la scienza della contabilità è una scienza empirica che, rispetto a un'unità economica, permette in ogni momento la conoscenza qualitativa e quantitativa della sua realtà economica, al fine di evidenziare lo stato generale dell'unità e la sua evoluzione nel tempo.
Rapporti della Contabilità con altre Scienze
Secondo Fernández-Pirla
- Relazioni Essenziali: Si instaurano tra scienze che hanno lo stesso oggetto materiale. Caso della Contabilità con l'Economia Aziendale e il Diritto.
- Relazioni Formali: Si instaurano tra scienze in cui una si appoggia e condiziona le altre. Caso della Contabilità con il Diritto (poiché la legislazione vigente condiziona la contabilità).
- Relazioni Strumentali: Quelle tra scienze in cui una funge da strumento per le altre. Come la Contabilità con la Matematica, la Statistica, l'Informatica, ecc.
- Relazioni Teleologiche: Quelle che sorgono quando una scienza serve ai fini di altre. Come la Contabilità per il Diritto Commerciale, l'Economia Aziendale (poiché l'informazione finale fornita dalla contabilità è utile per entrambe le discipline).
Secondo Arévalo
- Relazioni Orizzontali o di Affinità: Quelle tra scienze dello stesso campo. Caso della Contabilità con l'Economia e il Diritto.
- Relazioni Verticali o di Dipendenza: Quelle tra scienze di campi diversi. Caso della Contabilità con la Matematica, la Statistica o l'Informatica.
Definizioni Fondamentali
Definizione di Contabilità Aziendale
Ramo della contabilità applicata che, riferito a una micro-unità con scopo di lucro, permette la conoscenza qualitativa e quantitativa della sua micro-realtà economica, al fine di evidenziare lo stato generico della micro-unità e la sua evoluzione nel tempo.
Definizione di Inventario
Relazione dettagliata e valorizzata di tutti i diritti, beni e obblighi che costituiscono il patrimonio di un'impresa. È uno strumento fondamentale della contabilità.
Classificazione degli Inventari
- Secondo la natura dell'obbligo:
- Obbligatorio: Imposto da un'autorità ufficiale.
- Volontario: Effettuato per convenienza dell'impresa (necessità di informazione).
- Secondo l'estensione:
- Totali: Comprendono tutti gli elementi patrimoniali dell'impresa.
- Parziali: Comprendono una determinata porzione del patrimonio (diritti, beni o obblighi).
- Secondo la fonte di informazione:
- Contabili: Elaborati a partire dai dati contenuti nella contabilità.
- Extracontabili: Le cui informazioni derivano dalla realtà fisica tramite misurazione, pesatura, conteggio, ecc.
- Secondo il momento di redazione:
- Iniziale o di Apertura: Redatto al momento della costituzione dell'impresa.
- Di Sviluppo o Intermedio: Redatto durante la vita dell'impresa, inclusi quelli all'inizio e alla fine di ogni esercizio.
- Finale o di Chiusura: Redatto solo alla cessazione dell'attività dell'impresa, al momento della liquidazione.
Fasi dell'Inventario
Determinazione degli elementi, raggruppamento omogeneo e simbolizzazione, misurazione fisica e valutazione, classificazione e ordinamento, somma e quadratura.
Principi Inventariali
- Principio di Competenza Economica: Implica l'attribuzione a ciascun periodo dei ricavi e dei costi di competenza, indipendentemente dal momento dell'incasso o del pagamento.
- Principio della Prudenza: Questo principio ha due interpretazioni:
- Applicando una valutazione, tra due o più prezzi possibili, scegliere il minore per non registrare utili fittizi.
- Contabilizzare solo gli utili realizzati, mentre le perdite vanno contabilizzate anche se solo presunte o attese.
- Principio della Costanza dei Criteri di Valutazione: Una volta adottato un criterio, non dovrebbe essere variato da un esercizio all'altro per non dare origine a utili o perdite non reali.
- Principio dell'Aggiornamento della Valutazione: Ha due letture:
- La valutazione deve essere attuale, tenendo conto dell'inflazione (rivalutazione monetaria).
- La valutazione dovrebbe essere fatta tenendo conto della funzione che l'elemento svolge per l'impresa (valore d'uso).
Struttura Formale dell'Inventario
- Intestazione: Dicitura indicante il numero d'ordine dell'inventario, la data, il nome dell'impresa e il motivo per cui viene redatto.
- Corpo: L'inventario vero e proprio, con l'elenco dettagliato e valorizzato delle attività e passività e il loro confronto (Patrimonio Netto).
- Piede: Dicitura di certificazione firmata dall'imprenditore che riassume i risultati dell'inventario.
Classificazione dei Fatti di Gestione
Secondo l'Interpretazione Classica
L'interpretazione classica si basa sulla variazione del Patrimonio Netto dell'impresa, distinguendo:
- Fatti Permutativi: Fatti che non alterano quantitativamente il Patrimonio Netto, ma possono alterarlo qualitativamente.
- Fatti Modificativi: Fatti che modificano quantitativamente il Patrimonio Netto.
- Fatti Misti: Fatti che partecipano delle caratteristiche dei due precedenti.
Secondo l'Interpretazione Economica
L'interpretazione economica si basa sulle strutture economica e finanziaria dell'impresa, distinguendo:
- Fatti Permutativi: Quelli che non alterano il volume della struttura economica o finanziaria dell'impresa, anche se possono modificarla qualitativamente.
- Fatti Modificativi: Quelli che alterano quantitativamente la struttura economica o finanziaria dell'impresa.
- Fatti Misti: Quelli che partecipano delle caratteristiche dei due precedenti.
Leggi e Classi dei Conti
Leggi dei Conti
Legge dell'integrazione-disintegrazione, legge della connessione, legge dell'eliminazione.
Classi di Conti
- Conti Integrali (o Patrimoniali): Hanno lo scopo di rilevare e rappresentare i diversi elementi patrimoniali dell'impresa, così come le variazioni di valore subite da tali elementi. Si distinguono in conti dell'attivo e del passivo.
- Conti Differenziali (o di Reddito): Sono quelli che permettono di rilevare le differenze (costi e ricavi) che si verificano nel Patrimonio Netto a seguito dei fatti di gestione.
Procedure di Scrittura dei Conti (relative alle merci)
- Procedura Amministrativa (o a Costi e Ricavi): I conti relativi alle merci vengono addebitati al costo d'acquisto e accreditati al ricavo di vendita. Il saldo non rappresenta le rimanenze. Si usano conti differenziali.
- Procedura Speculativa (o a Costo d'Acquisto): I conti relativi alle merci vengono addebitati e accreditati al costo d'acquisto. Il saldo rappresenta le rimanenze (a valori di costo). Si usano conti integrali. Per determinare il risultato economico è necessaria una scrittura di rettifica a fine periodo.
Definizione e Tipi di Bilancio di Verifica
È uno strumento di controllo contabile che rappresenta la situazione riassuntiva dei conti in un dato momento. È un prospetto di valori che verifica la quadratura contabile (Totale Dare = Totale Avere).
Tipi di Bilancio di Verifica: Bilancio di verifica per somme, Bilancio di verifica per saldi, Bilancio di verifica per somme e saldi.
Grandezze Flusso e Fondo
Grandezze Flusso (o di Reddito) negli Ambiti Esterno ed Interno
- Grandezze Flusso Esterne:
- Acquisto: Acquisizione di beni e servizi, avvenuta o meno la loro consegna fisica, purché siano a disposizione dell'acquirente secondo i termini contrattuali.
- Spesa: Equivalente monetario dell'acquisto.
- Vendita: Trasferimento di beni e servizi, avvenuta o meno la loro consegna fisica, purché siano a disposizione dell'acquirente secondo i termini contrattuali.
- Ricavo: Equivalente monetario della vendita.
- Grandezze Flusso Interne:
- Consumo: Parte degli acquisti applicata al processo produttivo per ottenere prodotti.
- Costo di Trasformazione: Equivalente monetario del consumo.
- Produzione: Risultato ottenuto dal processo produttivo.
- Costo della Produzione: Equivalente monetario della produzione.
- Produzione Collocata: Parte della produzione trasferita all'esterno tramite la vendita.
- Costo del Venduto o Valore della Produzione Collocata: Equivalente monetario della produzione collocata.
Grandezze Fondo (o Patrimoniali) negli Ambiti Esterno ed Interno
- Grandezze Fondo Esterne:
- Se si blocca il flusso di pagamenti e incassi, si ottiene il fondo di denaro esistente (liquidità) che forma il Disponibile.
- Se si paralizzano acquisti e vendite (costi e ricavi), si ottiene lo stock di fattori produttivi acquistati dall'impresa (Investimenti Economici) e lo stock di ricavi da conseguire (Ricavi Sospesi).
- Se si paralizzano incassi e pagamenti non immediati ma differiti, si ottiene lo stock dei crediti esigibili (Attività Finanziarie a Breve) e dei debiti da pagare (Passività Finanziarie a Breve e Lungo Termine).
- Se si bloccano gli investimenti finanziari, si ottiene lo stock degli investimenti finanziari dell'impresa che fanno parte delle Immobilizzazioni Finanziarie.
- Se si blocca il flusso degli investimenti nell'impresa, si ottiene lo stock degli investimenti nell'impresa stessa che fanno parte del Capitale Proprio o Netto.
- Grandezze Fondo Interne:
- Se si blocca il flusso del consumo, si ottiene lo stock della produzione in corso di lavorazione e il suo equivalente monetario, il Valore della Produzione in Corso.
- Se si paralizza il flusso della produzione collocata, si ottiene la grandezza fondo dello stock di prodotti finiti in magazzino e il suo equivalente monetario, il Costo della Produzione Ottenuta o Valore dei Prodotti Finiti.
Concetti di Gestione Finanziaria e Valutazione
Definizione di Periodo Medio di Maturazione (PMM)
Il Periodo Medio di Maturazione (PMM o Ciclo Monetario) è definito come il tempo medio che intercorre da quando un'unità monetaria viene investita nel ciclo produttivo fino a quando viene recuperata tramite gli incassi.
Composizione e Calcolo del PMM
Il PMM si compone di quattro sotto-periodi:
- Sotto-periodo di giacenza delle materie prime (E1): Tempo medio in cui l'unità monetaria rimane investita in scorte di materie (tempo che intercorre dall'acquisto al consumo).
- Sotto-periodo di produzione (E2): Tempo medio in cui l'unità monetaria è immobilizzata nel processo produttivo.
- Sotto-periodo di giacenza dei prodotti finiti (E3): Tempo medio in cui l'unità monetaria rimane investita nel magazzino prodotti finiti in attesa della vendita (tempo che intercorre da quando la produzione è ottenuta fino a quando viene venduta).
- Sotto-periodo di incasso dai clienti (E4): Tempo medio necessario affinché il cliente paghi l'unità monetaria (tempo che intercorre dalla vendita all'incasso).
(PMM = E1 + E2 + E3 + E4)
Definizione di Capitale Circolante Netto (Working Capital)
Il Capitale Circolante Netto (CCN) è la differenza tra le Attività Correnti (o a breve termine) e le Passività Correnti (o a breve termine). Rappresenta la parte di attivo corrente finanziata con fonti a medio/lungo termine (Passività Consolidate e Patrimonio Netto).
Tipi di Grandezze (Misurazione)
- Variabili Semplici: Quelle ottenibili tramite operazioni dirette, misurabili direttamente (es. massa, lunghezza).
- Variabili Composte: Quelle ottenibili tramite due o più grandezze semplici o composte, esprimendo una relazione tra esse.
Classi di Scale di Misurazione secondo Stevens
Scala nominale, scala ordinale, scala a intervalli (o lineare), scala di rapporti (o proporzionale).
Classificazione delle Misurazioni secondo Ellis
Le procedure di misurazione possono essere:
- Dirette o Indirette
- Fondamentali o Derivate
- Elementari o Fiduciarie
Valutazione d'Azienda e Avviamento
Valutazione Analitica
Consiste nel valutare l'azienda come somma delle parti che la compongono, valutando ciascuna di queste parti mantenendo la loro identità separata, indipendentemente dalle altre.
Valutazione Sintetica
Consiste nel valutare l'azienda come un tutto unico, indipendente dalle sue parti, cioè come un'unità gestionale in cui le singole parti perdono la loro identità per collaborare a un insieme che può generare una certa sinergia. Questo fenomeno, che aumenta e migliora l'azione delle parti generando valore aggiunto, è noto come avviamento (goodwill).
Avviamento (Goodwill)
È la differenza tra la valutazione sintetica (VS) e la valutazione analitica (VA). L'avviamento è un bene immateriale (intangibile) e non fittizio.
Principi Fondamentali della Valutazione Analitica
Enunciati da Pantaleoni:
- Ogni valutazione deve avere un fine.
- Il livello quantitativo della valutazione dipende dallo scopo che la giustifica.
- Effettuando valutazioni per scopi diversi, si possono ottenere stime quantitative differenti.
Criteri di Valutazione
- Costo Storico: Costo di acquisto o di produzione. Include il prezzo d'acquisto (al netto di sconti), le materie prime e altri beni di consumo, i fattori di produzione e i costi direttamente imputabili (se applicabile). Nel caso di una passività, è il valore del corrispettivo ricevuto in cambio dell'obbligazione sorta.
- Fair Value (Valore Equo): Importo al quale un'attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, tra parti consapevoli e disponibili, in una transazione tra terzi indipendenti.
- Valore Netto di Realizzo: Importo che l'impresa prevede di ottenere dalla vendita di un'attività nel normale svolgimento dell'attività, al netto dei costi stimati necessari per completare la vendita.
- Valore Attuale: Valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede saranno generati da un'attività o richiesti per estinguere una passività, scontati a un tasso appropriato.
- Valore d'Uso: Valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede deriveranno dall'uso continuativo di un'attività e dalla sua dismissione alla fine della sua vita utile, scontati a un tasso appropriato.
- Costo del Venduto: Costo attribuibile ai beni o servizi venduti.
- Costo Ammortizzato: Valore al quale un'attività o passività finanziaria è stata valutata al momento della rilevazione iniziale, diminuito delle restituzioni di capitale, aumentato o diminuito dell'ammortamento complessivo utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, e diminuito di eventuali svalutazioni.
- Costi di Transazione: Costi incrementali direttamente attribuibili all'acquisizione, emissione o dismissione di un'attività o passività.
- Valore Residuo: Importo netto stimato che l'impresa prevede di ottenere da un'attività alla fine della sua vita utile, dopo aver dedotto i costi di dismissione previsti.
Situazioni Relative all'Avviamento
- Avviamento Positivo (VS > VA): Il valore sintetico è maggiore del valore analitico. Se il Tasso di Crescita Economica (TCE) è positivo (TCE > 0), si ha una situazione di sovracapitalizzazione economica.
- Avviamento Nullo (VS = VA): Il valore sintetico è uguale al valore analitico. Se TCE > 0, l'impresa è in una situazione di normale capitalizzazione economica.
- Avviamento Negativo (VS < VA): Il valore sintetico è minore del valore analitico.
- Se TCE > 0: sottocapitalizzazione economica.
- Se TCE = 0: nessuna capitalizzazione economica.
- Se TCE < 0: disinvestimento economico.
Criteri per la Misurazione dell'Avviamento
- Metodi Diretti: Basati sulla capacità dell'azienda di generare utili superiori a quelli normali del settore o del mercato.
- Metodi Indiretti: Confrontano il valore sintetico (prezzo pagato o valore economico) con il valore analitico (patrimonio netto rettificato).