Il Secolo XVIII in Spagna: Politica, Società e Letteratura
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Contesto Storico e Politico del Secolo XVIII in Spagna
Dopo la morte di Carlo II, avvenuta senza discendenza, si verificò un cambio di dinastia: i Borbone occuparono il trono di Spagna. I monarchi borbonici erano francesi, sostenitori del dispotismo illuminato e riformista. Felipe V, nipote di Luigi XIV, fu il re designato di Spagna. Questa situazione scatenò la Guerra di Successione Spagnola tra i monarchi e l'arciduca d'Austria.
Felipe V promulgò i decreti di Nueva Planta, instaurando uno stato assolutista e centralista. Abdicò in favore del figlio Luigi I, ma la morte prematura di quest'ultimo portò al secondo regno di Felipe V. Fernando VI si mantenne al di fuori delle contese per favorire la ricostruzione del paese. Carlo III, già re di Napoli, era un grande conoscitore dell'Enciclopedia. Succeduto al fratello Fernando VI, mise in pratica le riforme avviate, appoggiandosi a ministri come Esquilache e Grimaldi. Espulse i Gesuiti e ordinò lo scioglimento della Compagnia di Gesù.
L'inizio della Rivoluzione Francese suscitò timori nel nuovo re, Carlo IV. Il Conte di Floridablanca rafforzò i controlli per contrastare le nuove idee. Successivamente, Manuel Godoy, come nuovo ministro, favorì un riavvicinamento con la Francia.
Aspetti Socio-Culturali del Secolo XVIII
La maggior parte della popolazione era analfabeta. L'università era un'istituzione remota, ancorata alla scolastica e all'aristotelismo, e ignorava i progressi in matematica, biologia e medicina. Si utilizzava ancora il latino. Molti pensatori sostenevano la necessità di superare la metafisica e la teologia in favore della scienza. Si riunivano in assemblee e proclamavano la ragione come fondamento della scienza, l'esperienza come metodo e l'utilità come finalità. Il giornalismo, seppur agli albori, iniziò a diffondersi nel XVIII secolo, insieme alla stampa e alla letteratura scientifica.
Furono create accademie, musei e altre istituzioni, come la Biblioteca Nazionale e la Real Academia Española. Quest'ultima, fondata nel 1713, nacque come un circolo di intellettuali che si riuniva nel palazzo di Juan Manuel Fernández Pacheco. Nel XVIII secolo, la RAE pubblicò il Diccionario de Autoridades, l'Orthographia, la Gramática e un'edizione del Don Chisciotte.
Tendenze Letterarie del Secolo XVIII
Prima Metà del Secolo
Gli scrittori continuarono a seguire i modelli barocchi, sia in poesia che in prosa.
Seconda Metà del Secolo
- Neoclassicismo: emerse il Neoclassicismo, che proponeva austerità, limitazione della fantasia creativa e l'adesione a modelli prestabiliti.
- Concetto di "buon gusto": si ricercavano equilibrio, moderazione, simmetria e semplicità.
- Poesia filosofica e didattica: si svilupparono la poesia filosofica e didattica, la tragedia e la commedia, principali manifestazioni del Neoclassicismo.
- Rococò: si diffuse lo stile rococò, con composizioni simili a quelle di Anacreonte, già coltivate nel secolo precedente.
- Preromanticismo: verso la fine del XVIII secolo, si affermò un sentimentalismo che alcuni critici definiscono "Preromanticismo".
Poesia nel Secolo XVIII
Poesia neoclassica e filosofica: nella poesia "A la salida de la cárcel de Salamanca", Jovellanos esorta i poeti ad abbandonare i temi amorosi e a comporre una poesia utile. Questa nuova lirica predilige il verso sciolto e si concentra su temi al servizio dell'umanità e del progresso. Tra gli autori più importanti si ricorda Manuel José Quintana.
Poesia didattica: si sviluppa attraverso la favola. I suoi rappresentanti più importanti sono Tomás de Iriarte e Félix María Samaniego.