Seconda Guerra Mondiale e Nuovo Ordine Internazionale: Cronologia e Conseguenze
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Seconda Fase della Seconda Guerra Mondiale (1942-1945)
Nella maggior parte dei paesi occupati dai tedeschi e dai giapponesi nacquero movimenti di resistenza, che combatterono contro gli invasori usando illegalmente il sabotaggio e la guerriglia urbana. Nel 1942, l'espansione giapponese nel sud-est asiatico fu arrestata dagli Stati Uniti. Gli Alleati, guidati dal primo ministro britannico Winston Churchill, dal presidente degli Stati Uniti Franklin Roosevelt e dal dittatore sovietico Josef Stalin, coordinarono le loro offensive alla Conferenza di Teheran (1943) e di Yalta (1945), che permisero la sconfitta delle potenze dell'Asse. Tedeschi e italiani furono sconfitti in Africa. In Europa, gli Alleati occuparono l'Italia e ridussero i fascisti, mentre la sconfitta tedesca nella battaglia di Stalingrado in Russia portò alla liberazione dei territori occupati. Nel giugno del 1944, lo sbarco alleato in Normandia facilitò la liberazione dell'Europa occidentale. Sul fronte orientale, le armate russe avanzarono in Germania e, nell'aprile 1945, presero Berlino. Infine, dopo il suicidio di Hitler, il Terzo Reich si arrese nel maggio 1945. L'impero giapponese continuò a resistere nel Pacifico e gli Stati Uniti agirono con il rilascio di due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki. Il Giappone si arrese nel settembre del 1945.
Il Nuovo Ordine Internazionale
Dopo la fine della guerra era urgente creare un nuovo ordine in Europa. Gli Alleati si incontrarono in tre conferenze che formarono il quadro di una politica di cooperazione e di accordi tra i vincitori, e tra vincitori e vinti, con l'obiettivo di raggiungere una pace duratura.
Conferenze Chiave
- **Yalta** (URSS, 1945): Si discusse la strategia di guerra, che sembrava così vicina, e si decise di creare un'organizzazione mondiale per porre fine al conflitto.
- **Conferenza di San Francisco** (USA, 1945): Istituzione dell'**Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU)**.
- **Conferenza di Potsdam** (Germania, 1945): Si decise per il disarmo totale e la denazificazione della Germania e la divisione del suo territorio in quattro zone, occupate dai vincitori, in cui ogni potere avrebbe riscosso le riparazioni dovute dalla guerra.
Tuttavia, la politica di cooperazione tra gli Alleati fallì e alcune limitate partnership furono consolidate, sostituendo il disegno di armonia universale. Il mondo si divise in due blocchi antagonisti e si instaurò un nuovo equilibrio di potere. Il risultato fu il fallimento del tentativo di concordare le condizioni per una pace duratura, pur avendo vissuto una nuova sanguinosa guerra mondiale. La situazione è riassunta nelle seguenti caratteristiche:
- **Nuova distribuzione geografica**, a seguito dei trattati di pace, che portò allo spostamento di milioni di persone.
- **Sostituzione** del potere decisionale delle potenze europee (Inghilterra, Francia, Germania), con l'Europa divisa in due sfere di influenza: occidentale e comunista.
- **Emergenza** delle due superpotenze (USA e Unione Sovietica), che divisero l'Europa e le sue aree di influenza.
- **Rivalità** tra le due superpotenze, sia ideologica che politico-economica, che si manifestò durante la **Guerra Fredda**.
Le Nazioni Unite
Alla fine della guerra sorse la necessità di sostituire la fallita Società delle Nazioni con una nuova organizzazione internazionale per evitare conflitti armati in futuro. L'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) nacque a San Francisco nel 1945. Il suo obiettivo principale era il mantenimento della pace e della sicurezza attraverso la risoluzione pacifica dei conflitti internazionali. Fin dalla sua istituzione, l'ONU ha mediato nei conflitti in ogni continente, con risultati molto limitati. Ha anche inviato truppe di peacekeeping (mantenimento della pace). Nel 1948, l'ONU promulgò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani per evitare il ripetersi delle atrocità commesse in passato contro le persone e i villaggi.