Il Seicento: Contesto Storico, Rivoluzione Scientifica e Poetica Barocca
Classified in Lingua e Filologia
Written at on italiano with a size of 7,22 KB.
Quadro Storico e Culturale del Seicento
Il Seicento è un'epoca di grandi trasformazioni, da molti punti di vista. Per quanto riguarda l'assetto sociale, la popolazione si divide principalmente in tre ceti: l'aristocrazia e il clero, che godevano di privilegi economici, politici e giudiziari, e i ceti più bassi, dei quali fanno parte contadini e artigiani, che non godevano di alcun diritto politico.
Ci furono grandi cambiamenti anche dal punto di vista geografico/territoriale causati dalla Guerra dei Trent'anni. A causa di questi mutamenti, ci fu uno spostamento dell'asse commerciale dal Mediterraneo all'Atlantico. Questo favorì paesi come le Province Unite e la Gran Bretagna, ma colpì negativamente la Spagna e, di fatto, anche l'Italia, poiché in quel periodo era sotto il controllo degli spagnoli. La Spagna quindi entrò in un periodo di crisi economica e sociale. In Italia, tuttavia, non tutti gli stati furono colpiti da questa crisi, come la Repubblica di Venezia, il Ducato di Savoia e lo Stato della Chiesa. Quest'ultimo influenzò molto la vita sociale e culturale dei cittadini, poiché il papato aveva assunto posizioni controriformiste sempre più rigide e severe, aumentando l'analfabetismo in Italia.
Per quanto riguarda il quadro culturale, il Seicento è noto anche come l'epoca della rivoluzione scientifica, per i molti progressi ottenuti in questo ambito. L'esponente principale fu Galileo Galilei, il quale inventò il metodo scientifico sperimentale e nuovi strumenti come il telescopio e il microscopio, che aprirono nuovi orizzonti in ambito astronomico.
La Poetica della Meraviglia
Durante l'epoca del Barocco nacque la "poetica della meraviglia". Questa poetica esprime il desiderio di superare i limiti caratteristici di quest'epoca. La meraviglia fa presa su due sfere complementari dell'uomo: la parte razionale, sollecitata a produrre ragionamenti originali, e la parte emotiva, sollecitata dall'effetto di sorpresa creato dalla meraviglia stessa.
Parallelamente alla poetica della meraviglia abbiamo il "concettismo", ovvero una poetica che punta alla ricerca dello stupore/sorpresa. Tutto questo viene fatto attraverso una strategia retorica, che ha lo scopo di sorprendere il lettore, attraverso la figura retorica della metafora, cioè l'accostamento di aspetti apparentemente distanti tra loro. Questo strumento viene elogiato all'interno del "Cannocchiale aristotelico" di Emanuele Tesauro. Lui ci dice che la metafora deve tenersi in equilibrio tra due eccessi: da un lato, il lasciare troppi sottintesi che la renderebbero poco comunicativa; dall'altro, quello di non esibire troppi significati, rendendola simile alla similitudine.
Inoltre, abbiamo anche un profondo rinnovamento dei temi e dei generi. Per esempio, nasce il poema eroicomico. Per l'aspetto tematico, abbiamo una reinvenzione dei soggetti canonici, ma l'aspetto più importante fu l'introduzione di temi come il brutto, il quotidiano e principalmente l'elogio all'irregolarità e alla deformità delle donne (in contrasto con la donna angelo di Petrarca).
La Poetica della Trasformazione e dell'Illusione
La sensibilità barocca è animata dalla profonda consapevolezza che tutto ciò che esiste è transitorio, mutevole, illusorio. L'interesse per la metamorfosi è esemplificato dalla fortuna di cui gode in quest'epoca il mito di Proteo, oltre che dall'attenzione particolare rivolta alle fontane e ai loro giochi d'acqua. L'interesse per l'illusione è testimoniato dalla concezione della vita come finzione teatrale (Calderón de la Barca, Il gran teatro del mondo) e sogno (Calderón de la Barca, La vita è un sogno). La fragilità delle certezze umane fa del dubbio razionale il metodo fondamentale dell'indagine filosofico-scientifica (Descartes; Pascal) e fa della follia l'inquietante confine della saggezza (Cervantes, Don Chisciotte).
La Tensione tra Tutto e Niente
La sensibilità barocca si contraddistingue per la tensione verso la totalità e l'assoluto: ciò stimola tentativi di organizzazione del sapere che sfociano nell'enciclopedismo e nel collezionismo. Complementare e contrapposta a tale tensione è una meditazione sulla morte quasi ossessiva, dalla consapevolezza della fugacità del tempo e della limitatezza dell'uomo.
Gian Battista Marino
Gian Battista Marino è l'artefice della diffusione del Barocco. Della sua vita non sappiamo molto, ma le uniche notizie ricavabili sull'autore le troviamo all'interno del suo epistolario. In poche parole, sappiamo che nasce a Napoli nel 1569. Fin da piccolo ebbe una formazione giuridica per poi passare agli studi letterari. Marino era un uomo molto ambizioso, ma spesso era anche polemico e rissoso. Per questa sua caratteristica venne arrestato per un anno e poi allontanato dall'Italia. Si stabilì in Francia, dove scrisse la sua opera più importante, chiamata "L'Adone".
Dal punto di vista della poetica e del pensiero, Marino è stato il primo autore a ricercare il successo del pubblico, che diventerà il suo metro di giudizio principale.
Galileo Galilei
Galileo Galilei è una tra le figure centrali per l'intera storia della cultura europea. Ha avuto un ruolo fondamentale nell'ambito scientifico, grazie alle sue scoperte, che vengono divulgate attraverso la produzione letteraria.
Nasce nel 1564 e si iscrive alla facoltà di medicina, per poi dedicarsi alla matematica. Amplia i suoi interessi per la letteratura e la tecnica, realizzando un telescopio. Pubblica il "Sidereus Nuncius" dove condivide le dimostrazioni sulle macchie solari (a favore della teoria eliocentrica di Copernico). Inizia ad essere accusato dal Sant'Uffizio, nonostante le sue difese attraverso "Le lettere copernicane". La sua opera di maggior importanza è intitolata "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo". L'opera, che diffonde le teorie copernicane, suscita nuovamente l'ira della Chiesa. Venne sottoposto a un processo e, con l'abiura, viene arrestato presso la villa di Arcetri, dove morì nel 1642.
Il Sidereus Nuncius è un resoconto in latino rivolto alla comunità degli studiosi, dove troviamo i risultati delle osservazioni astronomiche: la composizione della Via Lattea e le macchie lunari.
Le Lettere Copernicane sono un gruppo di lettere indirizzate a diversi lettori. La più importante è quella rivolta a Benedetto Castelli, dove illustra i rapporti tra scienza e autorità religiosa.
Il Dialogo è suddiviso in quattro giornate. I protagonisti sono Salviati, Sagredo e Simplicio. Nella prima giornata si parla delle leggi che regolano il movimento dei corpi celesti e terrestri. Nella seconda giornata, Salviati dimostra che il moto diurno del cielo è un moto della Terra. Nella terza giornata si parla di specifiche questioni astronomiche. Infine, nell'ultima, viene bocciata la teoria che riconduce le maree ai moti lunari, per collegarli a quelli terrestri.