Sicurezza Cantieri: Impianti Elettrici, Idrici e Protezione Fulmini
Classificato in Tecnologia
Scritto il in italiano con una dimensione di 10,3 KB
Impianto di Illuminazione
Per lavorazioni in inverno o in cantieri in locali bui o in galleria, sono indispensabili l’impianto di illuminazione artificiale e l’impianto di illuminazione di sicurezza per ottenere un illuminamento non inferiore a 30 lux.
Tipologie di Illuminazione
Illuminazione Fissa
- Grado di protezione: IP44 (solidi e liquidi).
- Protezione da urti accidentali.
Illuminazione Trasportabile
- Utilizzo di treppiedi o cavalletti.
- Luce alogena.
- Proiettori con vetri e protezione IP55 (spruzzi).
Lampade Portatili (in fase di finitura)
- Gabbia di protezione.
- Involucro di vetro/materiale traslucido a protezione della lampada.
- Impugnatura in materiale isolante.
- Protezione delle parti in tensione.
- Grado di protezione minimo consigliato: IP44.
Illuminazione di Sicurezza
Quando nel cantiere viene a mancare l’illuminazione ordinaria, occorre predisporre un impianto di illuminazione di sicurezza, che deve anche assicurare il funzionamento di mezzi antincendio e apparecchiature di sicurezza e garantire la sicurezza del personale coinvolto.
Il valore medio dell’illuminamento va da 100 lux per le zone di passaggio, a 500 lux per le zone con lavorazioni medie e 700 lux per le zone con lavorazioni fini.
È opportuno installare degli apparecchi di illuminazione di emergenza per illuminare:
- Le vie di esodo.
- Le zone a rischio di caduta dall’alto.
- I punti o locali di pronto soccorso.
- Le aree in cui sono presenti dispositivi antincendio.
- Il locale in cui è installato il quadro elettrico di distribuzione generale.
Nei cantieri l’illuminazione di sicurezza è in genere assicurata da apparecchi di illuminazione autonomi; l’autonomia minima deve essere di un’ora, salvo durate maggiori previste da specifiche norme di settore. La luce proveniente dagli apparecchi deve illuminare ogni ostacolo fino a 2 m di altezza al di sopra del suolo.
Lavori in Prossimità di Linee Elettriche
Nei lavori in prossimità di linee elettriche aeree, si individuano le linee elettriche e, prima dell’inizio dei lavori, è necessario chiedere all’ente esercente il valore della tensione della linea (in kV), per stabilire le distanze di sicurezza necessarie a evitare rischi di elettrocuzione.
Nei lavori in prossimità di linee elettriche interrate (con macchine per lo scavo), si individuano tali linee, che si devono segnalare sul terreno con una riga bianca o con “paline”, indicando anche la loro profondità, per evitare l’esecuzione di scavi o l’infissione di elementi nel terreno in prossimità dei cavi.
Impianto di Messa a Terra
L’impianto di messa a terra collega tutte le parti metalliche degli impianti e degli apparecchi utilizzatori. Ha lo scopo di eliminare le tensioni pericolose per le persone che potrebbero entrare accidentalmente in contatto con esse (per guasti, fulmini, correnti di dispersione). La mancanza di tale impianto può provocare un grave rischio di folgorazione.
Le verifiche di legge dell’impianto di messa a terra devono essere svolte dall’ASL, dall’ARPA o da altro organismo abilitato, con cadenza biennale.
L’impianto di messa a terra è costituito da vari elementi:
- Dispersori: elementi metallici infissi nel terreno; possono essere intenzionali (tubi, profilati, corde metalliche ecc.) o di fatto (armature di fondazione, tubazioni metalliche dell’acqua ecc.).
- Conduttore di terra: collega il dispersore al collettore principale di terra ed eventualmente i vari dispersori tra loro; deve resistere alla corrosione e sopportare sforzi meccanici.
- Collettore (o nodo) principale di terra: realizza il collegamento fra conduttori di terra, di protezione ed equipotenziali principali; deve essere facilmente ispezionabile, perché un’interruzione dei collegamenti può rendere inefficace tutto il sistema di protezione.
- Conduttori di protezione: convogliano la corrente di guasto dalle masse al collettore principale di terra e quindi al dispersore; un’interruzione del conduttore di protezione fa permanere in tensione la massa del componente elettrico guasto.
- Conduttori equipotenziali principali: collegano il collettore principale di terra alle masse estranee, affinché non si creino pericolose differenze di potenziale.
Impianto di Protezione dai Fulmini
I fulmini sono fenomeni di origine naturale che si manifestano nell’atmosfera sotto forma di scariche elettriche, quando si crea una forte differenza di potenziale tra le nubi e il suolo. Un fulmine segue il percorso più breve e a minore resistenza elettrica tra cielo e terra: più un elemento metallico è alto e grande, più aumentano le probabilità che sia colpito da un fulmine.
L’impianto di protezione dai fulmini ha il compito di proteggere dalle scariche atmosferiche le strutture metalliche del cantiere (silos, ponteggi ecc.). Un fulmine che colpisce una struttura può infatti causare danni non solo alla struttura stessa, ma anche ai suoi occupanti, ai beni che contiene, agli impianti elettrici e di segnalazione, e alle apparecchiature.
Valutazione del Rischio di Fulminazione
Il datore di lavoro deve effettuare una valutazione dei rischi derivanti dalla fulminazione e deve mettere in atto tutte le misure necessarie affinché i lavoratori ne siano salvaguardati.
La modalità per effettuare la stima del rischio di fulminazione è descritta nella norma CEI EN 62305-2 e prevede una procedura specifica, complessa e articolata. Per i cantieri è consigliato l’utilizzo di software dedicati o di un metodo semplificato.
Se un cantiere è interessato dal rischio di fulmini, è necessario attivare le procedure di emergenza che prevedono l’evacuazione dei lavoratori nelle postazioni sopraelevate o a contatto con componenti metalliche o infiammabili, e la disattivazione delle reti di alimentazione di elettricità, gas e di materiali a rischio esplosione o incendio.
Caratteristiche dell'Impianto di Protezione dai Fulmini
L’impianto va realizzato collegando i dispersori (costituiti da picchetti, corda di rame e tondino di acciaio zincato) all’impianto di messa a terra con conduttori di sezione non inferiore a 35 mm². È necessario tenere conto delle seguenti indicazioni:
- I ponteggi metallici e le strutture metalliche di armatura devono essere collegate a terra almeno ogni 25 m di sviluppo lineare, con un minimo di 2 punti dispersori.
- Le gru devono essere collegate a terra con almeno 4 punti dispersori.
- Gli impianti di betonaggio devono essere collegati a terra su almeno 2 punti dispersori.
- Le baracche metalliche devono essere collegate a terra su almeno 2 punti dispersori.
- I depositi di materiale facilmente infiammabile o esplosivo devono essere collegati a terra con almeno 4 punti dispersori.
Come quello di messa a terra, l’impianto deve essere denunciato agli enti competenti; una copia della denuncia deve essere conservata in cantiere. Anche tale impianto deve essere opportunamente mantenuto.
Impianto Idrico-Sanitario
I cantieri devono essere dotati di un impianto idrico-sanitario che è formato da:
- Impianto di approvvigionamento di acqua, potabile e non.
- Impianto di smaltimento delle acque.
Impianto di Approvvigionamento Idrico
L’impianto di approvvigionamento è costituito dall’allacciamento all’acquedotto e dalla rete di distribuzione o, quando ciò non è possibile, a un pozzo di captazione e a un serbatoio di accumulo. Il punto di consegna è stabilito dall’appaltatore e sulla base della disponibilità dell’ente erogante.
L’allaccio all’acquedotto deve essere richiesto all’ente erogatore, che inserisce in linea un misuratore sigillato per il calcolo dei consumi. Se ciò non fosse possibile, specie per i grandi cantieri di costruzioni civili, si ricorre a un pozzo, per mezzo di pompe sommerse che portano a un serbatoio di accumulo (calcestruzzo armato oppure in vetroresina del tipo “alimentare”, se l’acqua è destinata a usi potabili o civili). In questo caso, si dovrà prevedere un sistema di potabilizzazione che richiede una periodica manutenzione.
La distribuzione dell’acqua si effettua con tubazioni flessibili in polietilene o in acciaio zincato. I circuiti per le utilizzazioni includono:
- Centrali di betonaggio e frantumazione.
- Bagnatura dei getti a quote elevate.
Il fabbisogno di acqua non potabile viene calcolato in relazione alle necessità dei lavori e della pulizia del personale e dei servizi igienici; quello dell’acqua potabile va calcolato tenendo conto di numero di persone, temperatura, tipo di lavoro, presenza di locali a uso cucina e mensa, medicazione, dormitorio e soggiorno.
Smaltimento delle Acque
Impianto Fognario
Per lo smaltimento delle acque meteoriche devono essere previste opere di presidio per possibili esondazioni dei corsi d’acqua. Le acque nere possono essere immesse, direttamente o previo trattamento, nella rete fognaria pubblica o stoccate in vasche ed eliminate con autobotti, per evitare inquinamenti.
- Tubazioni in calcestruzzo o PVC.
Sistema di Riutilizzo
- Sistema di riutilizzo delle acque di cantiere.