Sieyès: Architetto del Pensiero Rivoluzionario Francese e Concetti Costituzionali
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Emmanuel Joseph Sieyès (1748-1836)
Emmanuel Joseph Sieyès fu una figura centrale che visse e plasmò la Rivoluzione francese. Membro influente dell'Assemblea Costituente, il suo pensiero influenzò profondamente gli eventi rivoluzionari.
Le sue opere sono principalmente opuscoli politici, tra cui spiccano:
- Saggio sui privilegi (1788): in cui si opponeva fermamente ai privilegi della nobiltà e del clero.
 - Che cos'è il Terzo Stato? (1789): pubblicato due mesi prima della Rivoluzione francese, un testo fondamentale che definiva il ruolo e le aspirazioni del Terzo Stato.
 
Sieyès sosteneva che la Rivoluzione fosse necessaria per superare il sistema di voto per ceto (o patrimonio), che privilegiava la nobiltà e il clero a discapito del Terzo Stato, il quale doveva invece avere un ruolo centrale nella vita politica della nazione.
Sovranità Nazionale
Per Sieyès, la sovranità nazionale rappresenta un potere che si pone al di sopra di ogni altro.
- La Nazione è un corpo di associati che vivono sotto una legge comune e sono rappresentati da un'unica assemblea (non un semplice parlamento). Per Sieyès, la nazione è la classe produttiva, quella utile, identificata con il Terzo Stato. Egli propugnava una rappresentanza a livello statale.
 - La Sovranità Nazionale risiede esclusivamente nella nazione (a livello statale). È un concetto astratto, che non si identifica direttamente con il popolo, ma piuttosto con coloro che detengono il potere economico all'interno dello Stato. Questa concezione limitava il diritto di voto, distinguendo tra nazione e popolo.
 
La Democrazia Rappresentativa
Sieyès riteneva che la democrazia diretta fosse impraticabile per due motivi principali:
- L'estensione del vasto territorio e la numerosa popolazione dello stato moderno.
 - L'ignoranza della maggior parte della popolazione in materia di affari pubblici (prevalentemente analfabeti).
 
Solo la democrazia rappresentativa era considerata possibile, in cui i cittadini eleggono dei rappresentanti che decidono per loro. Sieyès distingueva due tipi di assemblea rappresentativa:
- Assemblea Straordinaria: incaricata di redigere e approvare la Costituzione (che include i diritti naturali e l'organizzazione degli organi statali). Una volta approvata, l'assemblea si scioglie.
 - Assemblea Ordinaria: istituita in virtù della Costituzione, la cui funzione è legislativa. È un'assemblea più stabile.
 
In relazione al mandato dei rappresentanti, Sieyès operava una distinzione fondamentale:
- Mandato Imperativo: Nel Medioevo, i rappresentanti eletti ricevevano istruzioni specifiche dai loro elettori. Erano obbligati a seguire tali istruzioni e, in caso di inadempienza, potevano essere revocati o sanzionati.
 - Mandato Rappresentativo: Sieyès riteneva che i rappresentanti non dovessero rappresentare solo gli interessi specifici di coloro che li avevano eletti, ma l'interesse generale della nazione. Non erano soggetti alle istruzioni dei loro elettori e, pertanto, non potevano essere puniti da essi.
 
Potere Costituente e Poteri Costituiti
- Il Potere Costituente: è quello che predispone e approva la Costituzione. Esso risiede nella nazione. Questo potere è illimitato e non è subordinato ad alcun altro.
 - I Poteri Costituiti: sono quelli stabiliti dalla Costituzione (ad esempio, esecutivo, legislativo, giudiziario). Tali poteri sono subordinati al Potere Costituente.