Sintassi del Nome e Pronomi Relativi: Approfondimento Grammaticale Italiano
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I Complementi del Nome e i Pronomi Relativi nella Grammatica Italiana
I Complementi del Nome (CN) sono elementi sintattici che si caratterizzano per essere adiacenti al sostantivo nucleo, poiché possiedono pieno significato e funzione sintattica, quella di aggiungere informazioni al nome. Possono comparire prima o dopo il sostantivo nucleo (es. "La bella (CN) tua sorella (CN)").
In italiano, il sostantivo può avere diverse strutture aggiuntive. Qui ne elenchiamo quattro principali:
L'Aggettivo Qualificativo
L'aggettivo qualificativo si accorda in genere e numero con il sostantivo nucleo (es. "la bella casa", "una bella casa").
L'Apposizione (Sostantivo + Sostantivo)
Consiste nell'accostamento di due sostantivi, dove il secondo specifica o qualifica il primo (es. "Barcellona, città"). Non vi è accordo di genere o numero tra i due sostantivi. Gli elementi si susseguono senza alcun legame grammaticale diretto tra loro. L'elemento centrale è solitamente indicato per primo. Questo tipo di complementazione si chiama apposizione.
Il Complemento Preposizionale (Sostantivo + Sintagma Preposizionale)
A differenza dell'apposizione, che non prevede alcun elemento tra i nomi, qui compare una preposizione che collega i due sostantivi (es. "La maschera di cera"). L'elemento centrale è sempre quello che precede la preposizione, mentre il termine o l'elemento che segue la preposizione è il complemento.
La Proposizione Aggettiva
Le proposizioni aggettive possono essere di due tipi: implicite (con participio o infinito) ed esplicite (introdotte da un pronome relativo). In questo contesto, ci concentreremo sul secondo tipo, ovvero le proposizioni aggettive relative (es. "La persona che ho incontrato").
I Pronomi Relativi
I pronomi relativi sono caratterizzati dall'essere anaforici, riferendosi a una parola già apparsa nella frase (l'antecedente), e per avere una duplice funzione sintattica.
L'anafora si realizza con il suo antecedente, ovvero il sostantivo a cui si riferisce (es. "il bambino che mangia..."). In questo caso, "che" sostituisce "bambino". I pronomi relativi svolgono due funzioni sintattiche:
- Funzione R (Rifunzionalizzata): Permette che la proposizione relativa funzioni come Complemento del Nome (CN) aggettivale del suo antecedente. Così, nella frase "Il bambino che mangia...", la proposizione "che mangia" è Complemento del Nome (CN) di "bambino", il suo antecedente.
- Funzione N (Nucleo): È la funzione sintattica che il pronome relativo svolge all'interno della proposizione relativa stessa, in relazione al verbo. Quindi, nell'esempio precedente, "che" avrebbe la funzione di soggetto, perché sostituendo "bambino" si otterrebbe "il bambino mangia". Questa funzione varia di volta in volta. Ad esempio, nella frase "Il fiore che mi hai dato è bello", "che" sostituisce "fiore" e ha la funzione di Complemento Oggetto (CD) ("Mi hai dato il fiore").
Principali Pronomi Relativi
Che
Invariabile per genere e numero. Può fungere da soggetto o complemento oggetto. Si riferisce a persone, animali o cose (es. "Il libro che ho letto", "La ragazza che canta").
Chi
Invariabile per genere e numero. Si riferisce solo a persone e ha valore di "colui che", "colei che", "coloro che" (es. "Chi tace acconsente"). Non è preceduto da articolo.
Cui
Invariabile per genere e numero. È sempre preceduto da una preposizione (es. "La persona a cui ho parlato", "Il tavolo su cui è il libro"). Può riferirsi a persone, animali o cose.
Il/La/I/Le Quale/i
Variabile in genere e numero (il quale, la quale, i quali, le quali). Può essere preceduto da preposizione. Si usa per evitare ambiguità o per un registro più formale (es. "Il ragazzo, il quale studia molto", "Le case nelle quali viviamo").
Dove
Funziona come pronome relativo di luogo. Invariabile. Può essere sostituito da "in cui" (es. "La casa dove abito" = "La casa in cui abito").