Stato Sociale, Servizi e Diritti: Competenze Professionali e Partecipazione del Minore

Classificato in Matematica

Scritto il in italiano con una dimensione di 6,44 KB

La partecipazione reciproca da parte del mercato basato sullo scambio e dello Stato della redistribuzione. La famiglia è l'unità fondamentale della vita, responsabile della formazione delle nuove generazioni. Da parte sua, i prodotti del mercato, dove avviene lo scambio di beni e servizi, e lo Stato dovrebbero avere la responsabilità di proteggere, gestire e decidere le politiche della società, adottando le misure necessarie a garantire uno sviluppo armonico e logico.

Il Settore Professionale dei Servizi Sociali

Il settore professionale dell'intervento sociale e dei servizi sociali, come parte della realtà sociale, sta cambiando. È stato sottoposto a un continuo aggiornamento delle discipline professionali e delle funzioni, in accordo con nuove politiche sociali, nuovi programmi, nuovi bisogni, nuovi servizi, ecc. A sua volta, le esigenze di formazione di diverse discipline di "aiuto" portano ad aggiornamenti periodici dei programmi di formazione di vario tipo che cercano di coniugare gli interessi, a volte contrastanti, della realtà del proprio lavoro scolastico o sociale.

La recente convergenza europea dei curricula universitari, portata dal Processo di Bologna, sta assumendo una trasformazione dei diplomi universitari, cercando, tra l'altro, di agevolare la mobilità del lavoro all'interno dello spazio europeo. A sua volta, la crescente professionalizzazione del settore porta a ritenere che un gran numero di attività precedentemente svolte da volontari si stia costantemente professionalizzando. Pertanto, la formazione di questi tecnici, che stavano compiendo il loro lavoro con risorse, si è anche spostata dal campo di applicazione non formale all'ambito accademico formale.

Pertanto, il professionista deve possedere una serie di competenze tecnico-conoscitive (vale a dire), metodologico-operative (know-how), qualità relazionali e partecipative (equilibrio) e personali e gli atteggiamenti (saper essere) che permettono al professionista di accedere a una determinata organizzazione sociale (dove) in cui si sviluppa una delle funzioni proprie (che cosa) da una prospettiva professionale particolare (come).

L'Importanza della Partecipazione dei Minori

In tutte le attività didattiche svolte con i bambini, la loro partecipazione è essenziale. I bambini possono e devono partecipare. Si tratta di un diritto riconosciuto e ratificato da quasi tutti i paesi del mondo (con due eccezioni).

La Convenzione sui Diritti del Fanciullo, all'articolo 12, afferma: "Gli Stati parti garantiscono al fanciullo capace di discernimento il proprio diritto di esprimere liberamente la propria opinione su ogni questione che lo interessa, tenendo debitamente conto delle opinioni del bambino secondo l'età e la maturità." Anche negli articoli 13, 14, 15 e 17, e in tutto lo spirito della Convenzione, la partecipazione del minore è presente.

Studi di psicologia evolutiva evidenziano lo sviluppo della partecipazione dei bambini. Dal primo anno di vita, il bambino nasce con le risorse per partecipare al proprio ambiente e gli adulti sono pronti a rispondere alle loro richieste di interazione. "I bambini hanno bisogni di autonomia" (da Verso una teoria dei bisogni dei bambini di Ochaita e Espinosa).

Il Quadro Normativo: Le Leggi

Le prescrizioni di politica sono create da un mandato vincolante al fine di disciplinare il comportamento degli esseri umani. Le norme giuridiche sono un insieme di regole di condotta create da organi legislativi, attraverso procedure e che prevedono una sanzione in caso di inadempienza. Tutte sono obbligatorie, anche quando i soggetti le ignorano, al di là del controllo di coloro ai quali si rivolgono e che si suppone le abbiano conosciute tramite la pubblicazione nel bollettino, sia dello Stato che delle Comunità autonome o dell'Unione Europea, nel caso dei precetti comunitari.

Le disposizioni scritte della legge statale possono essere classificate come segue, secondo l'ordine gerarchico della piramide di Kelsen:

  • La Costituzione: è lo standard di gestione giuridico più elevato.
  • Le Leggi: sono gli standard più elevati dopo la Costituzione spagnola. Esistono molti generi: le leggi statali o regionali.
  • Il Decreto-Legge: sono quelle disposizioni legislative transitorie che il governo può dettare per disciplinare determinate materie, in caso di necessità urgenti e straordinarie, ma hanno un limite.
  • Gli Ordini Delegati: sono quelli che vengono preparati sulla base di una delega legislativa precedente.
  • I Regolamenti: sono disposizioni di rango inferiore alla legge e non possono violare la Costituzione o le Leggi.

I Principi Generali sono un mezzo di gestione primario, che forniscono sia forza che dinamismo, e permettono al sistema di evolversi e adattarsi a situazioni nuove.

Il Sistema dei Servizi Sociali e lo Stato Sociale

La storia dello Stato sociale è legata alla storia dello sviluppo delle società del lavoro. Nelle relazioni di mercato capitalista, la povertà e l'istruzione inadeguata tendono a ridurre i diritti a una mera abilità formale, una contraddizione che crea il bisogno di politica sociale (Montagut, 2003).

Lo Stato Sociale è un progetto e un modello di programma sociale. È il fulcro di molte ideologie correnti e partiti politici, sul presupposto che il governo dello Stato debba attuare alcune politiche sociali per assicurare e garantire il benessere dei cittadini in determinati ambiti come la sanità, l'istruzione e, in generale, l'intero spettro della sicurezza sociale. È possibile, quindi, generare un processo di redistribuzione della ricchezza, cosicché, in linea di principio, le classi inferiori della società beneficiano sempre più di una copertura di sicurezza sociale che non potrebbe essere raggiunta con il proprio reddito (si pensi al socialismo scientifico di Marx ed Engels).

Spesso si parla di "politiche sociali", "Stato sociale" e "regime di welfare" come se avessero lo stesso significato, ma è un errore, poiché ognuno dei concetti precedentemente espressi rappresenta una definizione diversa. Si può dire che è possibile avere politiche sociali senza uno Stato sociale, ma non viceversa. Lo Stato sociale opera attraverso tre istituzioni principali: il mercato, la famiglia e lo Stato.

Voci correlate: