Società Gallica e la Morte di Pompeo: Approfondimenti dai Commentarii di Cesare
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La Società dei Galli: Struttura e Potere secondo Cesare (De Bello Gallico VI,13)
Il testo di Cesare, tratto dal De Bello Gallico VI,13, offre uno spaccato dettagliato della complessa struttura sociale della Gallia antica, evidenziando le due classi principali che detenevano potere e considerazione.
Le Classi Sociali in Gallia
- In tutta la Gallia ci sono due classi di persone tenute in un certo conto e riguardo. La gente del popolo, infatti, è considerata quasi alla stregua dei servi, non prende iniziative e non viene ammessa alle assemblee.
- I più, oberati dai debiti, dai tributi gravosi o dai soprusi dei potenti, si mettono al servizio dei nobili, che su di essi godono degli stessi diritti che hanno i padroni sugli schiavi. Ma
- Delle due classi, dunque, la prima comprende i druidi, l'altra i cavalieri.
Il Ruolo e l'Autorità dei Druidi
I druidi rappresentavano la classe più influente, con un'autorità che spaziava dalla religione alla giustizia.
- I druidi si occupano delle cerimonie religiose, provvedono ai sacrifici pubblici e privati, regolano le pratiche del culto. Moltissimi giovani accorrono a istruirsi dai druidi, che tra i Galli godono di grande onore.
- Infatti, risolvono quasi tutte le controversie pubbliche e private e, se è stato commesso un reato, se c'è stato un omicidio, oppure se sorgono problemi d'eredità o di confine, sono sempre loro a giudicare, fissando risarcimenti e pene.
- Se qualcuno – si tratti di un privato cittadino o di un popolo – non si attiene alle loro decisioni, gli interdicono i sacrifici. È la pena più grave tra i Galli.
- Chi ne è stato colpito, viene considerato un empio, un criminale: tutti si scostano alla sua vista, lo evitano e non gli rivolgono la parola, per non contrarre qualche sciagura dal suo contatto; non è ammesso a chiedere giustizia, né può essere partecipe di qualche carica.
Organizzazione e Origine della Dottrina Druidica
La gerarchia e la provenienza della loro dottrina sono aspetti fondamentali per comprendere il loro potere.
- Tutti i druidi hanno un unico capo, che gode della massima autorità.
- Alla sua morte, ne prende il posto chi preceda gli altri druidi in prestigio, oppure, se sono in parecchi ad avere uguali meriti, la scelta è lasciata ai voti dei druidi, ma talvolta si contendono la carica addirittura con le armi.
- In un determinato periodo dell'anno si radunano in un luogo consacrato, nella regione dei Carnuti, ritenuta al centro di tutta la Gallia. Chi ha delle controversie, da ogni regione qui si reca e si attiene alla decisione e al verdetto dei druidi.
- Si crede che la loro dottrina sia nata in Britannia e che, da lì, sia passata in Gallia:
- Ancor oggi, chi intende approfondirla, in genere si reca sull'isola per istruirsi.
La Tragica Fine di Pompeo: Il Racconto di Cesare (De Bello Civili III,104)
Questo estratto dal De Bello Civili III,104 narra gli eventi che portarono all'assassinio di Gneo Pompeo Magno, un momento cruciale nella storia romana.
L'Assassinio di Pompeo in Egitto
- Allora, venuti a conoscenza di queste cose, gli amici del re che per la giovane età del fanciullo avevano la reggenza del regno, sia perché spinti dal timore, come poi andavano dicendo, che Pompeo, sobillato l'esercito regio, occupasse Alessandria e l'Egitto, sia per disprezzo della sorte di Pompeo (infatti in genere nella disgrazia gli amici diventano nemici), risposero ai messi inviati da Pompeo con apparente cortesia, invitandolo a venire dal re.
- Ma, tenuto un consiglio segreto, inviarono Achilla, prefetto regio, uomo di singolare audacia, e L. Settimio, tribuno militare, a ucciderlo.
- Pompeo, avvicinato in modo cortese da costoro e incoraggiato da un certo rapporto di confidenza con Settimio, poiché durante la guerra piratica costui aveva guidato un reparto del suo esercito, salì con pochi dei suoi su una piccola nave; qui viene ucciso da Achilla e da Settimio. Parimenti L. Lentulo viene fatto catturare dal re e ucciso in carcere.
Note e Osservazioni sul Testo
Le seguenti osservazioni sembrano essere commenti o appunti relativi all'interpretazione del testo o alla grammatica latina:
- Il tono del racconto è freddo e privo di passione.
- Gli amicis regis sono gli amici di Tolomeo: Potino, Chio e Achilla.
- La costruzione ne...occuparet dipende dalla proposizione completiva timore adducti.
- Palam è un avverbio che si contrappone a clam.
- Timore adducti è un ablativo di causa efficiente.
- Il testo parla con distacco e di come l'atteggiamento di Pompeo lo abbia portato a quella fine.
- Cesare parla con rispetto anche se erano i suoi nemici, ma è solo un atteggiamento per far passare lui come pacifista e moderatore, quando invece è tutto il contrario.