Stoicismo: Filosofia, Etica e Libertà nel Pensiero Stoico

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Stoicismo: Un Percorso Filosofico

Lo stoicismo è una scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio nel IV secolo a.C. La filosofia stoica si divide in tre parti: fisica, logica (che comprende la teoria della conoscenza) ed etica. L'etica è la parte più interessante e originale, ma non può essere compresa senza la fisica.

La Fisica Stoica

La fisica stoica si basa sul pensiero di Eraclito e offre una visione del mondo come un'unità armonica, governata dalla necessità inflessibile della legge universale (determinismo). Gli stoici sono i creatori del concetto di "legge naturale" e di "Provvidenza". Credevano che la natura fosse governata da un processo di ripetizione ciclica degli stessi eventi, una successione necessaria degli individui e della catena di eventi unici. Essi negavano ogni realtà degli universali. Questa sequenza è regolata dal Logos, o Dio, inteso come una sorta di "coscienza cosmica". La natura è quindi la controparte della società, un rifugio caotico e irrazionale dalle angosce umane. Lo stoicismo è anche materialista: esiste solo la materia, che può essere passiva o attiva. La materia attiva è anch'essa materiale e viene chiamata "Dio". L'intero universo è vivo e divino: panteismo. Nulla sfugge alla legge immanente che regola gli eventi, i quali sono strettamente determinati da una catena causale inesorabile. Questa necessità che disciplina il cosmo si chiama "Destino" o "Provvidenza".

La Logica e la Conoscenza

La conoscenza della natura e del suo ordine avviene attraverso i sensi. La ragione è il risultato della concorrenza tra percezione e memoria. La conoscenza, quindi, è la descrizione di relazioni causali tra i fenomeni.

L'Etica Stoica: Libertà e Virtù

La parte principale della scuola stoica è la dottrina etica, che cerca di combinare la libertà umana con la necessità e l'ineluttabilità del destino. Per gli stoici, la libertà umana consiste nella possibilità di scegliere l'atteggiamento con cui si assume l'inevitabile. La libertà è interiore, nell'elaborazione piuttosto che nell'azione. Il comportamento virtuoso consiste nel desiderare ciò che necessariamente accadrà e nel vivere secondo natura. O, che è lo stesso, vivere secondo la ragione che rivela l'ordine universale che governa la natura. Oppure, fare il proprio dovere, che non è altro che ciò che la ragione detta di fare. Le implicazioni etiche saranno il rilascio dalle passioni, che sono irrazionali, e la promozione delle virtù (prudenza, fortezza, giustizia e temperanza), che sono collegate e non possono essere separate. Le virtù ci difendono dalle passioni e tutelano l'indipendenza del saggio. L'ideale stoico è l'autosufficienza o l'indipendenza per poter raggiungere la disinvoltura o atarassia, che è principalmente serenità intellettuale. Data la passione (pathos), il dovere richiede autocontrollo (apatheia, impassibilità).

Le Fasi dello Stoicismo

Lo stoicismo è stato diviso in tre fasi:

  • Stoicismo antico (IV-III secolo a.C.) con filosofi come Zenone, Cleante e Crisippo.
  • Stoicismo medio (II-I secolo a.C.) con Panezio e Posidonio.
  • Stoicismo tardo (I-III secolo d.C.) con Seneca, Epitteto e Marco Aurelio.

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