Storia dell'Impero Bizantino: Cronologia, Cultura e Riforme

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Definizione e Cronologia della Storia Bizantina

La storia bizantina rappresenta l'evoluzione dell'Impero Romano d'Oriente in un arco cronologico che si estende convenzionalmente tra il 324/330 e il 1453, anno della caduta di Costantinopoli per mano dei Turchi Ottomani. La denominazione "bizantina" è impropria e si deve alla storiografia moderna, utilizzata per distinguere questa fase da quella dell'Impero Romano d'Occidente. Gli stessi "bizantini" si consideravano Romani. Il termine "Bisanzio" potrebbe al massimo riferirsi agli abitanti di Costantinopoli, la capitale fondata dai Greci nel VII secolo a.C. con il nome di Byzantion.

Costantino scelse questa città sul Bosforo per inaugurare una nuova capitale, la "città di Costantino". Il nome moderno, Istanbul, deriva dal greco "eis ten polin", che significa "verso la città".

La Periodizzazione: Inizio e Fine

Se la fine della storia bizantina è chiaramente fissata al 29 maggio 1453, con la caduta di Costantinopoli e la morte in combattimento dell'ultimo sovrano, Costantino XI Paleologo, il suo inizio è oggetto di dibattito storiografico, poiché nei primi secoli la sua storia si confonde con quella romana. Alcune date chiave sono:

  • 324: Inizio del governo di Costantino I come unico sovrano, dopo aver assassinato il suo rivale Licinio.
  • 330: Inaugurazione ufficiale della nuova capitale, Costantinopoli. Costantino, imperatore cristiano e artefice della nuova capitale, può essere considerato il primo sovrano di Bisanzio. Tuttavia, la fondazione non fu concepita come una rottura con il passato, né significò la nascita di un nuovo stato.
  • 395: Alla morte di Teodosio I il Grande, l'impero viene diviso tra i suoi due figli: Onorio in Occidente e Arcadio in Oriente. Da questa data, le due parti non furono più riunificate.
  • 476: Caduta dell'Impero d'Occidente con la deposizione di Romolo Augustolo. L'Impero d'Oriente rimane l'unico erede della tradizione romana, e i regni barbarici ne riconoscono, almeno formalmente, la supremazia.
  • 565: Morte di Giustiniano I. Con lui si esaurisce la fase romana del diritto, rappresentata dal Corpus Iuris Civilis, punto d'arrivo della produzione legislativa classica.
  • 610-641: Regno di Eraclio. Durante il suo regno e dopo la sua morte, la struttura dello stato romano si modifica profondamente a livello amministrativo e culturale, assumendo i tratti tipici dell'epoca medievale, con una crescente importanza della Chiesa e l'adozione del greco come lingua ufficiale.

L'Impero Bizantino comprendeva i Balcani, l'Asia Minore, la Mesopotamia, la Siria, la Palestina, il Sinai, l'Egitto, la Cirenaica e le isole del Mediterraneo. La sua cultura sopravvisse dopo la caduta principalmente in due forme: attraverso la Chiesa Ortodossa e tramite il trasferimento della cultura greca in Occidente, che contribuì al Rinascimento.

Le Tre Caratteristiche Fondamentali di Bisanzio

Fin dalle sue origini, l'Impero Bizantino si fonda su tre pilastri:

  1. La struttura statale romana: L'impero eredita la sua struttura da Roma, anche se in seguito la modifica. Rimangono costanti il potere assoluto del sovrano e una complessa burocratizzazione dell'apparato statale.
  2. La cultura greca: La lingua greca, derivata dal greco ellenistico, era la lingua della cultura. Inizialmente, il latino rimase la lingua ufficiale dell'amministrazione, creando un bilinguismo che si perse nel VII secolo, durante il regno di Eraclio, quando il greco divenne l'unica lingua ufficiale.
  3. La religione cristiana: Costantino dà libertà di culto al Cristianesimo, ma l'impero non si cristianizza immediatamente. Nei secoli IV-V vengono emanate leggi per proibire il culto pagano. Con l'eccezione di Giuliano, gli imperatori proteggono il Cristianesimo. Nel 529, Giustiniano chiude la scuola filosofica pagana di Atene, centro intellettuale pagano, completando la cristianizzazione dell'impero. Dal VII secolo, il peso della Chiesa nella vita pubblica divenne sempre più invasivo.

La Bizantinistica: Lo Studio di Bisanzio

La bizantinistica è la scienza che si occupa dello studio della civiltà bizantina, sorta come disciplina autonoma dopo la Seconda Guerra Mondiale attraverso la pubblicazione di riviste specifiche e grandi opere filologiche. Tra le pubblicazioni fondamentali si ricordano:

  • Il Corpus Scriptorum Historiae Byzantinae, pubblicato dai grandi filologi germanici.
  • Il Corpus Fontium Historiae Byzantinae, promosso dal Congresso Internazionale di Bizantinistica a partire dal 1960, filologicamente più corretto.
  • La rivista scientifica Byzantinische Zeitschrift.

Un manuale di riferimento è quello di Georg Ostrogorsky, considerato il migliore nonostante alcuni difetti strutturali nella periodizzazione. In Italia, centri importanti per lo studio di Bisanzio sono a Venezia, con la biblioteca dell'Istituto di Oriente e l'Istituto Ellenico.

Periodizzazione secondo Ostrogorsky

Georg Ostrogorsky suddivide la storia bizantina in otto periodi principali.

Primo Periodo (324-610): Lo Stato Tardo-Romano

Questo periodo è caratterizzato da una forte impronta romana. Si conclude nel 610, quando l'usurpatore Foca viene deposto e sale al trono Eraclio, che inaugura una dinastia destinata a durare fino al 711. Le principali dinastie di questa fase sono la dinastia Tracia (457-518) e la dinastia Giustiniana. Eraclio apporta cambiamenti cruciali nell'amministrazione, rafforza e riorganizza la difesa dell'impero, e si fa chiamare Basileus, adottando il greco come lingua ufficiale.

Secondo Periodo (610-711): Lotta per l'Esistenza e Rinnovamento

Corrisponde alla dinastia Eracliana. L'impero è oggetto di attacchi concentrici da parte di Persiani, Germani e, soprattutto, Arabi, riunificati da Maometto (morto nel 632). L'espansione islamica avviene principalmente nei territori bizantini d'Oriente (Siria, Palestina, Egitto, parte dell'Asia Minore), causando un forte arretramento territoriale. Costantinopoli subisce due grandi assedi arabi (674-678 e 717-718), respinti grazie alle potenti fortificazioni e all'uso del Fuoco Greco, un'arma segreta la cui formula era tramandata da un imperatore all'altro. A nord, l'impero affronta la minaccia dei Bulgari, una popolazione turco-mongola che sarà sottomessa solo all'inizio dell'XI secolo da Basilio II.

Il Rinnovamento Amministrativo: Il Regime dei Temi

L'assetto amministrativo cambia con l'introduzione del regime dei temi. I temi erano governi provinciali a carattere militare, governati da uno strategòs che deteneva sia l'autorità civile che quella militare. Nasce una nuova figura di soldato, lo stratiota (soldato-colono), a cui veniva concesso un terreno in cambio di un servizio militare ereditario. Questo sistema, meno costoso e più motivante di quello mercenario, divenne la base della potenza bizantina fino alla sua crisi nell'XI secolo.

Terzo Periodo (711-843): L'Età della Crisi Iconoclasta

Un periodo oscuro, di regresso e crisi artistica, dominato dalla controversia religiosa sull'iconoclastia (distruzione delle immagini sacre), imposta dall'imperatore Leone III Isaurico nel 730. Il conflitto religioso si radicalizza con Costantino V. Dopo una prima remissione nel 787 con l'imperatrice Irene, la restaurazione definitiva del culto delle immagini avviene solo nell'843, dopo la morte di Teofilo, l'ultimo imperatore iconoclasta.

Quarto Periodo (843-1025): L'Età d'Oro di Bisanzio

Dopo la crisi iconoclasta, l'impero vive un'epoca di relativa pace sociale e grande splendore. È il periodo della dinastia Macedone (867-1056), il cui massimo esponente è Basilio II. L'impero conduce una controffensiva vittoriosa contro gli Arabi e sottomette l'Impero Bulgaro. Si assiste a una fioritura culturale e a una vasta produzione letteraria di carattere enciclopedico.

Quinto Periodo (1025-1081): Il Dominio dell'Aristocrazia Burocratica

Secondo Ostrogorsky, questo è un punto debole, caratterizzato da una forte decadenza. Il governo centrale non riesce a impedire lo sviluppo dell'aristocrazia terriera, che sottrae terre e tasse allo stato, indebolendo la forza militare. Si torna al sistema mercenario. Il potere passa agli esponenti delle grandi classi sociali. L'impero perde il dominio sull'Italia meridionale e, dopo la disastrosa Battaglia di Manzikert (1071) contro i Turchi Selgiuchidi, perde il controllo dell'Asia Minore.

Sesto Periodo (1081-1204): Il Dominio dell'Aristocrazia Militare (i Comneni)

Nel 1081, il generale Alessio I Comneno prende il potere con un colpo di stato, instaurando la dinastia dei Comneni (1081-1185). Grazie all'aiuto di Venezia, contiene l'espansionismo dei Normanni. È l'epoca della Prima Crociata (1096-1099). Sotto Manuele Comneno, l'impero vive una nuova ripresa, ma alla dinastia dei Comneni segue quella fragile degli Angeli. Nel 1204, la Quarta Crociata, deviata dai Veneziani, porta alla conquista e al saccheggio di Costantinopoli.

Settimo Periodo (1204-1282): L'Impero Latino e la Restaurazione Bizantina

Dopo la conquista del 1204, nasce l'Impero Latino di Costantinopoli. I conquistatori, tuttavia, non riescono a controllare tutto il territorio imperiale, dove sorgono stati bizantini successori (come l'Impero di Nicea, il Despotato d'Epiro e l'Impero di Trebisonda). Nel 1261, Michele Paleologo, imperatore di Nicea, riconquista Costantinopoli, ponendo fine all'Impero Latino e instaurando la dinastia dei Paleologi. Questo periodo si conclude con la sua morte nel 1282.

Ottavo Periodo (1282-1453): Decadenza e Caduta

L'impero restaurato è solo un'ombra di quello che era. Diventa un "ectoplasma" politico, schiacciato dall'aggressività di Venezia e dalla continua espansione dei Turchi Ottomani, che culmina con l'assedio e la caduta di Costantinopoli nel 1453 sotto l'ultimo imperatore, Costantino XI. Gli ultimi frammenti dell'impero, il Despotato di Morea e l'Impero di Trebisonda, caddero rispettivamente nel 1460 e 1461.

Le Riforme di Diocleziano: Le Basi dello Stato Tardo-Romano

L'assetto politico-amministrativo del primo periodo bizantino ebbe origine dalle profonde riforme di Diocleziano (284-305). I cinque punti chiave furono:

  1. Il potere assoluto del sovrano: L'imperatore divenne un dominus et deus (signore e dio), diverso dal precedente primus inter pares. Si fece chiamare Iovius (figlio di Giove) e impose un rigido cerimoniale di corte, che includeva la prosternazione. Con il Cristianesimo, l'imperatore divenne "eletto da Dio".
  2. Centralizzazione e burocratizzazione: L'amministrazione fu centralizzata per rafforzare l'autorità imperiale. La burocrazia fu ampliata, e le province passarono da 50 a circa 100. Venne creata una struttura piramidale:
    • Prefetture: Le due grandi circoscrizioni d'Oriente erano la Prefettura d'Oriente e la Prefettura dell'Illirico.
    • Diocesi: Ogni prefettura comprendeva più diocesi, rette da vicari.
    • Province: Ogni diocesi raggruppava più province.
    Questo sistema fu abolito tra il VI e il VII secolo.
  3. Riforma fiscale: A causa della svalutazione monetaria del III secolo, Diocleziano introdusse una nuova tassa, l'annona, pagata in natura. Nel V secolo si tornò ai pagamenti in moneta con il solido aureo (numisma), introdotto da Costantino, che rimase la moneta più importante del Mediterraneo fino all'XI secolo.
  4. Riforma militare: Per contrastare le invasioni, Diocleziano divise l'esercito in due specialità: i limitanei (soldati di confine) e i comitatenses (truppe di manovra mobili). Questo sistema, sebbene non perfetto, si rivelò efficace e fu integrato da fortificazioni lungo le frontiere.
  5. Riforma della successione: la Tetrarchia: Per risolvere il problema della successione, elemento di grande debolezza, Diocleziano introdusse la Tetrarchia: due imperatori anziani (Augusti) e due imperatori giovani (Caesares) designati a succedergli. Il sistema fallì a causa delle ambizioni personali, portando a una serie di guerre civili da cui emerse vincitore Costantino nel 324. Egli abbandonò la tetrarchia e tornò alla successione dinastica. Del sistema tetrarchico, nel mondo bizantino rimasero i titoli di "Augusto" (poi Basileus) e "Cesare", quest'ultimo usato per indicare il presunto successore o un dignitario di altissimo grado.

Voci correlate: