Successione Ereditaria: Funzionamento, Quote e Ripartizione del Patrimonio
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Successione Ereditaria: Concetti Fondamentali
Per successione ereditaria si intende quella sequenza di operazioni che porta al trasferimento della proprietà dei beni per causa di morte (mortis causa). In materia di successioni, il concetto fondamentale, espresso all'Articolo 457 del Codice Civile, è il seguente: l'eredità si devolve per legge o per testamento, ma le disposizioni testamentarie non possono ledere i diritti dei legittimari.
La data di apertura della successione, corrispondente alla data della morte del de cuius, è fondamentale per definire due aspetti:
- Aspetto giuridico: vengono individuati i successori del de cuius.
- Aspetto estimativo: vengono valutati i beni caduti in successione.
In ordine di priorità, i successori sono:
- I discendenti
- Il coniuge
- Gli ascendenti
- I fratelli e le sorelle
- Gli altri parenti fino al 6° grado
- Lo Stato
Coniuge e figli concorrono insieme alla divisione dei beni e, con la loro presenza, escludono tutte le altre categorie di successori. I successori si chiamano legatari quando una disposizione testamentaria li lega a un bene specifico.
Successione Legittima
In assenza di testamento si dà luogo a una successione legittima, nella quale il patrimonio del de cuius viene suddiviso tra gli eredi secondo le disposizioni del Codice Civile. Il patrimonio del de cuius si intende quello costituito dai beni o dalla frazione di beni di sua esclusiva proprietà, in base alle disposizioni del Diritto di famiglia e al regime di proprietà dei beni scelto dai coniugi nell'atto del matrimonio.
I collaterali sono i fratelli, le sorelle, gli zii, ecc., con i loro discendenti. Con quota di diritto si intende la frazione del patrimonio del de cuius che spetta a ciascun erede.
In una successione legittima, la presenza di figli e coniuge esclude tutti gli altri parenti. Fratelli, sorelle e ascendenti (i genitori) ereditano solo a condizione che non siano presenti figli del de cuius. I figli legittimi, naturali o adottati, hanno gli stessi diritti sulla quota di eredità: questo significa che devono avere un'uguale quota di patrimonio. I figli non riconoscibili non possono ereditare beni materiali, ma solo una somma in denaro che si trasformerà in una rendita vitalizia.
Qualora manchino nella successione coniuge, figli e altri discendenti o ascendenti, il patrimonio del de cuius viene suddiviso tra gli altri parenti collaterali fino al 6° grado di parentela in quote uguali, senza distinzione di linea collaterale o grado di parentela.
Successione Testamentaria
In presenza di testamento si dà luogo a una successione testamentaria. In base all'Articolo 587 del Codice Civile, il testamento è un atto unilaterale, non è un contratto, è personale ed è sempre e in qualsiasi momento revocabile. In quanto atto personale, è nullo ogni testamento che contenga disposizioni testamentarie di più persone.
Non è quindi possibile stendere un testamento congiunto, così come non è possibile redigere un testamento reciproco, in cui i due coniugi si nominano a vicenda eredi universali.
Tipologie di Testamento
Il testamento può essere di tre tipi differenti:
- Olografo: scritto interamente a mano, datato e firmato dal de cuius.
- Pubblico: redatto da un notaio alla presenza di due testimoni, datato, firmato dal de cuius e dai testimoni, e custodito dal notaio stesso.
- Segreto: consegnato alla presenza di due testimoni, in una busta chiusa, a un notaio che lo custodisce (può essere olografo o scritto da terzi).
La data e la firma sono elementi essenziali del testamento: la loro assenza è causa di nullità dell'atto. Nel caso di un'eventuale presenza di due o più testamenti, l'atto valido è quello più recente. Non può fare testamento chiunque non abbia la capacità di agire: i minori, gli interdetti e gli incapaci.
La Quota di Riserva e i Legittimari
Nella successione testamentaria, la volontà del testatore è limitata da disposizioni di legge che riservano una quota del patrimonio, chiamata quota di riserva (o legittima), per coniuge, figli e ascendenti (eredi legittimari). Lo scopo della quota di riserva è quello di garantire agli eredi legittimari l'accesso a una parte del patrimonio del de cuius. La quota di riserva non può essere lesa o ridotta dal testatore in nessun modo.
In una successione testamentaria, la presenza dei figli esclude dalla quota di riserva gli ascendenti del de cuius e riduce sensibilmente la quota disponibile, cioè quella quota che il testatore può destinare a chiunque.
Il testamento può contenere la destinazione di erede e di legato, e può prevedere degli oneri per queste figure. Un legato o legatario è chi nel testamento è espressamente "legato" a un bene preciso e non a una quota del patrimonio.
Modalità di Accettazione
In funzione delle modalità di accettazione e delle figure coinvolte, le successioni possono essere:
- A titolo universale: gli eredi subentrano nella totalità dei beni attivi e passivi (rispondono dei debiti anche con il patrimonio personale).
- A titolo particolare: gli eredi o i legatari rispondono dei debiti solo fino al valore dei beni ereditati.
Successione Necessaria
Se il testatore ha leso (ridotto) la quota di riserva, si dà luogo a una successione necessaria: una tipologia successoria nella quale occorre porre in essere atti volti a tutelare economicamente le figure dei legittimari. Nelle disposizioni testamentarie, quasi mai il de cuius può disporre liberamente della totalità del suo patrimonio.
Lo stesso avviene quando la persona è ancora in vita: egli non può donare liberamente a chiunque tutto il suo patrimonio, né tantomeno la quota di spettanza degli eredi legittimari. Il de cuius può aver leso la quota di riserva attraverso:
- Donazioni fatte in vita.
- Disposizioni testamentarie.
La Collazione
Un passaggio importante è costituito dalla collazione dei beni, che riguarda i beni donati dal de cuius ai legittimari (figli, ascendenti, coniuge). Consiste in una procedura volta a evitare che il de cuius possa garantire a un erede un trattamento diverso da quello stabilito dal Codice Civile. La collazione obbliga i legittimari a rimettere nel patrimonio caduto in successione le donazioni ricevute.
La collazione può avvenire:
- Per imputazione: il bene viene stimato e inserito nell'inventario, ma rimane in possesso del donatario.
- In natura: il bene viene materialmente consegnato dal donatario per essere diviso.
REGOLA: Tutti i beni devono essere valutati alla data di apertura della successione, in base alle loro condizioni in quel momento.
Beni Immobili, Terreni e Fabbricati
La collazione dei beni immobili può avvenire per imputazione o in natura. È necessario stimare il valore attuale di mercato dei beni. Se il bene è stato alienato (venduto), si deve imputare il prezzo di vendita; se il bene è stato distrutto (es. terremoto), il valore da imputare è uguale a zero.
Beni Mobili e Denaro
La collazione dei beni mobili avviene esclusivamente per imputazione. Si utilizza il prezzo di mercato rilevato al momento dell'apertura della successione. I redditi prodotti dai beni donati non sono coinvolti nella loro valutazione.
La Riunione Fittizia
La riunione fittizia consiste nell'inserire nel calcolo del patrimonio anche il valore delle donazioni fatte dal de cuius a chiunque (non solo ai legittimari). Si compie su richiesta degli eredi e solo per imputazione del valore dei beni.
La riunione fittizia consente di:
- Individuare esattamente la quota di riserva.
- Rendere inefficaci disposizioni testamentarie o donazioni contrarie alla legge.
- Capire se occorre procedere alla riduzione delle donazioni.
La Divisione dei Beni
Il geometra incaricato di elaborare il progetto di divisione dei beni deve attenersi a tre criteri estimativi:
- Eterogeneità della composizione: non è corretto comporre quote che contengano solo una tipologia di bene (es. solo immobili o solo contanti), poiché nel tempo avrebbero evoluzioni di valore troppo diverse.
- Evitare la cointestazione: la comproprietà di un immobile è spesso causa di contrasti. Se un erede volesse monetizzare, si potrebbe finire in tribunale per una vendita forzata.
- Non frazionare beni indivisibili: evitare di dividere beni la cui frammentazione comporta una perdita complessiva di valore.
Per evitare la cointestazione si può:
- Vendere il bene e dividere il ricavato.
- Sfruttare l'usufrutto (nuda proprietà a un erede, usufrutto a un altro).
- Assegnare il bene all'erede con la quota maggiore, accollatogli i debiti della successione.
Priorità nella Formazione delle Quote
- Attribuire i beni donati a ciascun legittimario (collazione).
- Attribuire i beni donati ad altri soggetti alla quota disponibile (riunione fittizia).
- Ripartire le azioni in proporzione alla quota di diritto.
- Assegnare, se possibile, almeno un immobile a ciascun erede.
- Evitare cointestazioni immobiliari.
- Accollare i debiti del de cuius per contenere i conguagli in denaro.
Diritti e Doveri dell'Usufruttuario
Diritti dell'Usufruttuario
- Diritto di godere dei frutti: redditi prodotti dal bene (materiali per i terreni, canoni per i fabbricati).
- Diritto di vendere il proprio diritto: il nuovo usufruttuario restituirà il bene alla morte del primo o alla scadenza del contratto.
- Diritto di locare il bene: alla morte dell'usufruttuario, il contratto può proseguire fino alla scadenza, ma non oltre 5 anni.
- Diritto a un'indennità per migliorie: il nudo proprietario deve riconoscere un indennizzo per i miglioramenti apportati.
Doveri dell'Usufruttuario
- Dovere di restituire il bene alla scadenza.
- Dovere di non cambiare la destinazione economica del bene.
- Dovere di conservare il bene con buona diligenza.
- Dovere di pagare le imposte annuali e i carichi fiscali ordinari.