Supremazia Costituzionale e Incorporazione dei Trattati Internazionali: Il Modello Cileno
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1.5. Tesi della Supremazia Costituzionale
Il principio di supremazia costituzionale è sancito nell'art. 6° CPR (Costituzione Politica della Repubblica), ponendosi tra le basi istituzionali che stabiliscono i valori e i principi fondamentali. Come sostenuto da questo ufficio, l'interprete deve dare priorità nel suo lavoro e preferire sempre l'interpretazione che meglio si concilia con tali principi rispetto a qualsiasi altra.
Il Ruolo della Corte Costituzionale e la Ratifica dei Trattati
In conformità con la giurisprudenza della Corte Costituzionale, l'esame preliminare alla ratifica di un trattato deve, da un lato, favorire la sostanza – ovvero le materie disciplinate dagli standard internazionali e interni – e, dall'altro, verificare se vi sia una potenziale contraddizione.
Risoluzione delle Contraddizioni: Se esiste tale contraddizione, essa deve essere risolta con l'approvazione dei rispettivi atti legislativi secondo il quorum (o numero legale) previsto dalla Costituzione per la materia, dando la preferenza nella sua interpretazione al regolamento stabilito nella CPR.
Ai sensi di ciò, in regola generale, [si respinge] la tesi della diretta applicazione del diritto internazionale, compresa la possibilità che attraverso l'approvazione di un trattato si possa modificare anche la Costituzione.
Coerenza del Sistema Giuridico e Controllo Preventivo
In conclusione, la tesi della supremazia della Costituzione per quanto riguarda l'incorporazione dei trattati deve necessariamente essere intesa in relazione ai poteri di controllo dell'effetto preventivo della Corte Costituzionale.
La dottrina è sviluppata sulla base della ricerca di coerenza del sistema giuridico, in modo che impedisca allo Stato di incorrere in responsabilità internazionale derivante dall'adozione di un trattato in conflitto con la legislazione nazionale. Inoltre, aggiungendo la distinzione tra norme self-executing e non self-executing applicabili in futuro, non dovrebbero generarsi collisioni.
Risoluzione dei Conflitti Materiali
I possibili conflitti materiali e sostanziali tra normativa internazionale e nazionale devono essere risolti dal Parlamento che approva il trattato con il quorum previsto, affinché il trattato prevalga sullo standard interno.
Questa tesi ha il vantaggio di evitare collisioni tra la normativa esistente e il trattato.
Rilevanza dei Diritti Umani (DD.HH.)
Si afferma ai sensi dell'art. 5, inc. 2° CPR. Questo deve dare risalto agli standard di Diritti Umani (DD.HH.) contenuti nei trattati internazionali ratificati dal Cile che sono in vigore.