Tecniche Narrative Innovative nel Romanzo Moderno e Contemporaneo

Classificato in Lingua e Filologia

Scritto il in italiano con una dimensione di 6,75 KB

Il Monologo Interiore (o Flusso di Coscienza)

Utilizzato nel romanzo a partire dalla pubblicazione dell'Ulisse di James Joyce (1922). Questa tecnica rappresenta il più alto grado di soggettività nel romanzo, poiché manca la mediazione della voce narrante: il lettore assiste direttamente all'emergere e alla formazione del pensiero del personaggio, seguendone il punto di vista.

Il precursore del monologo interiore è considerato Édouard Dujardin, scrittore francese del XIX secolo. Egli fornisce una definizione chiara di questa tecnica:

"Il monologo interiore, come ogni monologo, è un discorso del personaggio messo in scena e ha lo scopo di introdurci direttamente nella vita interiore di tale personaggio, senza che l'autore intervenga con spiegazioni o commenti, né attraverso dialoghi."

È la forma espressiva più prossima al subconscio, un discorso che precede qualsiasi organizzazione logica, riproducendo il pensiero nel suo stato nascente. Si articola attraverso frasi dirette, con una sintassi ridotta al minimo.

Esistono due tipologie principali di monologo interiore:

  • Monologo ordinato o logico: il flusso di coscienza del personaggio viene organizzato logicamente nella scrittura.
  • Monologo caotico (o soliloquio caotico): la scrittura riproduce fedelmente le associazioni mentali spontanee del personaggio.

Il Contrappunto Narrativo

Il termine, mutuato dal linguaggio musicale, è stato applicato alla letteratura a partire dal romanzo Contrappunto (Point Counter Point) di Aldous Huxley. È una tecnica che conferisce dinamismo al romanzo, introducendo la simultaneità di tempi, luoghi o personaggi senza preavviso. Questo può talvolta generare confusione nel lettore poco avvezzo a tale espediente narrativo.

La Tecnica Comportamentista (o dell'Oggettività)

Si basa sull'obiettività della storia. Il narratore scompare completamente; sono i personaggi, attraverso la loro condotta o le loro azioni, a trasmettere il messaggio al lettore. La narrazione si concentra su un tempo ristretto, senza minimi riferimenti al passato o al futuro. L'individualità del personaggio cede il passo al protagonista collettivo, come si osserva ad esempio in El Jarama di Rafael Sánchez Ferlosio.

La Prospettiva Multipla (o Tecnica Multivisionale)

Consiste nella narrazione del medesimo evento da prospettive differenti, attraverso diversi personaggi. Ciascuno di essi fornisce la propria interpretazione, basata sulla sua conoscenza parziale dei fatti. In questo modo, la somma delle interpretazioni parziali concorre a definire il significato complessivo della storia narrata, evitando l'unilateralità di un narratore unico. Un esempio emblematico è Mentre morivo (As I Lay Dying) di William Faulkner, in cui la storia è narrata attraverso la coscienza di sette figli, i cui monologhi interiori costituiscono la struttura del romanzo.

Il Flashback (o Analessi)

Nel cinema, il termine flashback (o analessi in narratologia) designa una o più sequenze retrospettive. Applicata al romanzo, questa tecnica consiste nell'interrompere l'ordine cronologico e lineare della narrazione per evocare eventi accaduti in un tempo precedente a quello della storia principale (fabula). È una tecnica talmente diffusa da essere presente anche nei romanzi contemporanei di impianto più tradizionale.

La Manipolazione Cronologica nel Romanzo Contemporaneo

Il disordine cronologico è diventato una delle caratteristiche principali del romanzo contemporaneo. Nel romanzo tradizionale, la struttura più comune era lineare e cronologica: esisteva una corrispondenza precisa tra la sequenza dei capitoli, gli eventi narrati, il messaggio e lo sviluppo temporale. Eventuali salti nel passato erano solitamente giustificati dall'autore attraverso specifiche precisazioni. Il romanzo contemporaneo, invece, si caratterizza per l'intreccio di piani temporali differenti, con il tempo che viene distorto o compresso a seconda delle esigenze della storia. Con la comparsa dell'Ulisse di Joyce, si è notato come l'azione del romanzo, pur estendendosi per un solo giorno, occupasse circa 900 pagine. Ciò comporta una notevole complessità (elevata condensazione del tempo = alta condensazione della storia). Già nel romanzo spagnolo del XIX secolo si riscontrano particolari modalità di trattamento del fattore tempo: ad esempio, ne La Regenta di Clarín, la prima metà del romanzo copre tre giorni, mentre la seconda parte si estende per tre anni. Anche romanzi con protagonista collettivo, come L'alveare (La colmena) di Camilo José Cela, comprimono il tempo: in un breve lasso temporale si può così presentare un campione rappresentativo dei personaggi tipici di queste opere.

Trasformazioni Spazio-Temporali e Concezione dello Spazio

La trasformazione spazio-temporale in questi anni ha portato a un cambiamento del concetto di spazio. Lo spazio narrativo tende a diventare molto più limitato: a volte si riduce a una casa, una stanza, o persino allo spazio interiore del protagonista, senza un interesse specifico per l'ambiente in cui agisce.

Il Nouveau Roman, ad esempio, può dedicare un'intera pagina alla descrizione minuziosa di una finestra.

Evoluzione della Struttura Esterna del Romanzo

La struttura esterna dei romanzi, come la divisione in capitoli, tende spesso a scomparire. Il romanzo si compone allora di una serie di sequenze (termine mutuato dal cinema: successione ininterrotta di inquadrature relative alla stessa parte o aspetto della trama). Queste sequenze possono essere separate da spazi bianchi e non numerate, come in Tempo di silenzio (Tiempo de silencio) di Luis Martín-Santos. In altri casi, la tradizionale divisione in capitoli può trasformarsi in un unico blocco testuale o in una singola frase che percorre l'intero libro, come in Una meditazione (Una meditación) di Juan Benet o La saga/fuga de J.B. di Gonzalo Torrente Ballester.

Fusione tra Prosa e Poesia

Si assiste a una progressiva cancellazione dei confini tra poesia e prosa. In alcuni casi, il romanzo assume caratteristiche proprie della poesia: la frase può essere spezzata su più righe, si utilizzano caratteri tipografici diversi, una punteggiatura non convenzionale, si inseriscono incisioni o articoli di giornale. In sostanza, il romanzo viene concepito anche come spazio di sperimentazione ludica.

Voci correlate: