I temi fondamentali nell'opera di Jorge Luis Borges: Infinito, Tempo e Labirinto
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Jorge Luis Borges
Opere Letterarie
- Finzioni, El Aleph e Storia universale dell'infamia.
- Il Libro di Sabbia.
Temi Centrali e Significato nell'Opera di Borges
Il Tema dell'Infinito
Tutta la realtà si dissolve di fronte all'infinito. Borges ricrea la moltiplicazione indefinita, la strada interminabile (lineare, ciclica o labirintica), e la fissazione di un gesto. La proiezione di orizzonti confusi e obiettivi irraggiungibili contribuisce a creare un'atmosfera onirica e di preoccupazione nelle sue storie.
Uno dei suoi argomenti preferiti è il significato segreto dell'universo, che si manifesta nel collegare eventi apparentemente non correlati, sovrapponendo immagini di cerchi concentrici in numero sempre crescente, uno dentro l'altro.
La rappresentazione più poetica ed efficace della fusione di spazio e tempo si trova ne Il giardino dei sentieri che si biforcano. "Ho pensato a un labirinto di labirinti, in un labirinto che si snoda in modo da coprire passato e futuro e che in qualche modo coinvolge le stelle".
Un'altra prospettiva della proprietà di moltiplicazione infinita è la struttura di un racconto in forma di inclusioni di un altro, la ripetizione ciclica di riflessioni.
Sogni e Realtà
I sogni aggiungono una nota spettrale, l'impressione di ciò che è già stato visto in un sogno, suggerendo la possibile natura illusoria di un fatto sorprendente. I sogni, con la loro struttura a scatole cinesi, sono essenziali per l'economia della scrittura, poiché cancellano i confini della realtà e creano un clima di ansia. Sono una ripetizione ciclica e labirintica, un riferimento all'infinito. Come suggerisce l'idealizzazione di Borges, "Le rovine circolari" mostra che la realtà potrebbe essere solo un sogno.
Tempo e Eternità
Il tempo (passato, presente e futuro) è spesso intrecciato in queste storie. Il tempo è un'illusione? La vecchia idea di un tempo circolare è materia essenziale dei racconti di Borges.
L'Eternità (o abolizione del tempo) è un salvagente o una condanna? L'idea di infinito è un conforto o un incubo?
Per Borges, c'è una preoccupazione ossessiva per il flusso delle ore verso la morte. Nulla rimane di ciò che è stato visto, goduto o di esseri provenienti da un'altra epoca. La garanzia quotidiana e ribadita è l'eternità, perché se un momento è uguale a un altro nel passato, il flusso delle ore è nullo.
Il Mondo come Labirinto
Il mondo è fondamentalmente caos ("Il mondo, purtroppo, è reale") e l'uomo si perde al suo interno come in un labirinto. Ciò non impedisce all'uomo di creare i propri labirinti mentali nel tentativo di spiegare il sistema labirintico principale.
È un labirinto in cui non si sa cosa sia reale e cosa sia illusorio, in cui non si sa come scegliere tra quei "sentieri che si biforcano".
Identità Umana
Si esplora la personalità dell'uomo, la sua consistenza o inconsistenza, il suo strano svolgimento e la possibile identità di tutti gli uomini. Siamo uno o più? Tutti gli uomini sono lo stesso uomo?
L'annullamento della personalità è presentato da Borges riferendosi a un uomo come simbolo di tutti gli uomini. Borges insiste sull'idea che l'uomo è ignaro del suo vero sé e ama presentarlo nel momento della vita di fronte alla rivelazione. "Qualsiasi destino, per quanto lungo e complesso, in realtà consiste di un solo momento: il momento in cui l'uomo sa chi è per sempre".
La personalità appare anche legata alla casualità della nostra esistenza. Un fatto, un evento banale, può improvvisamente metterci di fronte al vero volto della nostra vita.
Il Destino dell'Uomo
Siamo liberi? Stiamo svolgendo un ruolo scritto in anticipo?
Morte
È il coronamento dei destini. È condanna o sollievo.
Il Gioco tra Autore e Lettore
Sono noti i suoi giochi tra scrittore e lettore. Alcuni dei personaggi delle sue storie sono spesso lettori per i quali questa attività è correlata alla scrittura o alla corretta interpretazione di un testo per salvargli la vita.
Simboli Ricorrenti nelle Storie di Borges
- La Rosa: Simbolo di bellezza e della creazione poetica.
- Il Mare: Sinonimo di infinito, eternità e momento della morte. La vita e il tempo sono spesso connessi con la metafora del grande fiume.
- La Notte: Simbolo del caos. Associata alla creazione poetica attraverso la sua connessione con il sonno.
- Il Labirinto: Giardini, corridoi ripetuti o cortili stabiliscono, in Borges, il senso inquieto del labirinto.
- Gli Scacchi: Rappresentano la lotta, la guerra.
- Biblioteche e Enciclopedie: La biblioteca e la sua versione microcosmica, l'enciclopedia, simboleggiano il mondo ordinato, incarnando perfettamente la cultura e la civiltà contro la barbarie e la violenza. Famoso il racconto "La Biblioteca di Babele".
- Lo Specchio: Simbolo dell'inconsistenza del mondo.
- La Tigre: Simbolo di violenza e bellezza.
- Il Doppio: Chiamato anche "l'altro".
- La Cecità: Spesso interpretata come punizione divina.
- La Notte e il Sonno: Il territorio privilegiato della creazione.
Racconti Famosi
"Funes il memorialista" (Memoria Infinita)
Il narratore scopre Funes, una divinità mostruosa, simile al Minotauro, e un prigioniero. Prigioniero perché l'incidente che ha risvegliato la sua memoria prodigiosa (una caduta da cavallo) lo ha lasciato paralizzato e immobile su un lettino dietro le sbarre di una finestra, in modo significativo.
Il personaggio mostruoso è dato dalla sua memoria sbalorditiva, una memoria infinita che, sebbene possa sembrare un dono o un tesoro, finisce per essere una maledizione, allontanandolo dall'ambito umano.
Borges dedica lunghi paragrafi a descrivere il funzionamento della memoria e delle capacità percettive di Ireneo, ovvero, a descrivere il suo incontro con l'infinito. Questo strumento non ha lingua, che è un sistema finito, e ogni tentativo di riproduzione fedele è destinato al fallimento.
La memoria stipata di Funes è molto simile alla biblioteca totale o al libro dalle pagine infinite: tutto è registrato, ma non è in grado di produrre informazioni utili.
Funes, incapace di "processare" le informazioni che accumula, non può dare o avere un senso della realtà che lo circonda. Il peso della memoria infinita schiaccia Funes, che muore in gioventù.
"L'Immortale"
Questa storia applica il concetto di tempo infinito (l'immortalità) all'uomo e alle terribili conseguenze che ne derivano. Il tema è l'effetto che l'immortalità avrebbe sugli uomini.
Il protagonista, disincantato, preferisce ritornare alla realtà deperibile e recuperare l'illusione del "me nel tempo e nello spazio".
"La Biblioteca di Babele"
Questo racconto rappresenta la biblioteca infinita, l'esaurimento della letteratura. Tutti i libri sono lì, quelli che sono stati scritti e quelli che devono essere scritti. Come per l'immortalità, che a prima vista sembra il dono più prezioso a cui un uomo possa aspirare, il narratore afferma:
E allo stesso modo, anche qui l'esperienza dell'infinito finisce per causare nell'uomo che la affronta la più profonda noia metafisica: "La speranza era scandalosa, naturalmente, una depressione eccessiva." Come gli immortali, il narratore de "La Biblioteca..." scopre l'inutilità di ogni azione umana dal momento che tutto è scritto.
La biblioteca è una metafora del cosmo e della letteratura.