Tempi Verbali e Preposizioni: Fondamenti di Grammatica Italiana
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Tempi Verbali Fondamentali
Presente Indicativo
Coniugazione dei verbi regolari:
- Parlare (-are): parlo, parli, parla, parliamo, parlate, parlano
- Credere (-ere): credo, credi, crede, crediamo, credete, credono
- Sentire (-ire): sento, senti, sente, sentiamo, sentite, sentono
- Capire (-ire - verbi in -isco): capisco, capisci, capisce, capiamo, capite, capiscono
Coniugazione dei verbi irregolari principali:
- Andare: vado, vai, va, andiamo, andate, vanno
- Avere: ho, hai, ha, abbiamo, avete, hanno
- Bere: bevo, bevi, beve, beviamo, bevete, bevono
- Cambiare: cambio, cambi, cambia, cambiamo, cambiate, cambiano
- Dare: do, dai, dà, diamo, date, danno
- Dire: dico, dici, dice, diciamo, dite, dicono
- Dovere: devo/debbo, devi, deve, dobbiamo, dovete, devono/debbono
- Fare: faccio, fai, fa, facciamo, fate, fanno
- Finire: finisco, finisci, finisce, finiamo, finite, finiscono
- Morire: muoio, muori, muore, moriamo, morite, muoiono
- Potere: posso, puoi, può, possiamo, potete, possono
- Rimanere: rimango, rimani, rimane, rimaniamo, rimanete, rimangono
- Salire: salgo, sali, sale, saliamo, salite, salgono
- Sapere: so, sai, sa, sappiamo, sapete, sanno
- Stare: sto, stai, sta, stiamo, state, stanno
- Tenere: tengo, tieni, tiene, teniamo, tenete, tengono
- Venire: vengo, vieni, viene, veniamo, venite, vengono
- Volere: voglio, vuoi, vuole, vogliamo, volete, vogliono
Futuro Semplice
Si usa per:
- Situazioni che si svolgeranno nel futuro.
- Esprimere un’incertezza presente (usato da solo).
- Azioni future non certe precedute da espressioni come “forse”, “penso che”.
- L’intenzione di fare qualcosa.
- Fare previsioni (come l’oroscopo).
Coniugazione degli ausiliari:
- Avere: avrò, avrai, avrà, avremo, avrete, avranno
- Essere: sarò, sarai, sarà, saremo, sarete, saranno
Coniugazione dei verbi regolari:
- 1ª Coniugazione (-are): comprerò, comprerai, comprerà, compreremo, comprerete, compreranno
- 2ª Coniugazione (-ere): leggerò, leggerai, leggerà, leggeremo, leggerete, leggeranno
- 3ª Coniugazione (-ire): finirò, finirai, finirà, finiremo, finirete, finiranno
Il futuro semplice in italiano si forma con la radice del verbo + vocale tematica + desinenze di futuro (-rò, -rai, -rà, -remo, -rete, -ranno). Alla 1ª coniugazione la vocale tematica “a” diventa “e”. Soltanto con i verbi “stare”, “fare”, “dare” si conserva la vocale tematica “a”:
- Stare: starò, starai, starà, staremo, starete, staranno
- Fare: farò, farai, farà, faremo, farete, faranno
- Dare: darò, darai, darà, daremo, darete, daranno
Verbi irregolari comuni al futuro semplice:
- Avere: avrò, avrai, avrà…
- Potere: potrò, potrai, potrà…
- Dovere: dovrò, dovrai, dovrà…
- Sapere: saprò, saprai, saprà...
- Vedere: vedrò, vedrai, vedrà…
- Volere: vorrò, vorrai, vorrà...
- Rimanere: rimarrò, rimarrai, rimarrà...
- Venire: verrò, verrai, verrà...
- Tenere: terrò, terrai, terrà...
- Bere: berrò, berrai, berrà...
- Tradurre: tradurrò, tradurrai, tradurrà...
- Ridurre: ridurrò, ridurrai, ridurrà...
- Cercare: cercherò, cercherai, cercherà…
- Dimenticare: dimenticherò, dimenticherai, dimenticherà…
- Pagare: pagherò, pagherai, pagherà…
- Spiegare: spiegherò, spiegherai, spiegherà…
- Cominciare: comincerò, comincerai, comincerà...
- Mangiare: mangerò, mangerai, mangerà…
Futuro Anteriore (Composto)
Si forma con il futuro semplice dell’ausiliare (avere o essere) e il participio passato del verbo. Indica un’azione futura che si svolge prima di un’altra azione futura.
Si usa quasi sempre in una proposizione temporale introdotta da: “quando”, “appena”, “dopo che”.
- Esempio: Potrai giocare solo quando avrai finito i compiti.
Può anche esprimere un’incertezza relativa a una situazione passata:
- Esempio: Perché Luca è andato via? Avrà finito il lavoro…
Passato Prossimo
Si forma con il presente indicativo dell’ausiliare (“avere” o “essere”) e il participio passato del verbo.
Si usa per esprimere:
- Un passato vicino, recente o al quale ci sentiamo ancora legati.
- Un passato che ha ancora un rapporto con il presente.
Verbi ausiliari al presente indicativo:
- Avere: ho, hai, ha, abbiamo, avete, hanno
- Essere: sono, sei, è, siamo, siete, sono
Uso degli ausiliari:
- Si usa AVERE con:
- Verbi transitivi.
- Alcuni verbi intransitivi (bussare, cenare, dormire, litigare, piangere, pranzare, reagire, resistere, ridere, russare, scioperare, sorridere...).
- Verbi come camminare, passeggiare e viaggiare.
- Con i verbi servili potere, dovere, volere usati da soli: Ieri non sono venuto con voi perché non ho potuto.
- Quando questi verbi servili sono usati insieme ad altri verbi, prendono l’ausiliare del verbo che segue.
- Si usa ESSERE con:
- Verbi intransitivi (la maggior parte).
- Verbi riflessivi.
- Verbi passivi.
- Verbi impersonali.
Principali participi passati irregolari (con ausiliare “avere”):
- Accendere: acceso
- Aprire: aperto
- Assistere: assistito
- Assumere: assunto
- Bere: bevuto
- Chiedere: chiesto
- Chiudere: chiuso
- Cogliere: colto
- Concludere: concluso
- Conoscere: conosciuto
- Correggere: corretto
- Correre: corso
- Cuocere: cotto
- Decidere: deciso
- Deludere: deluso
- Difendere: difeso
- Dipingere: dipinto
- Dire: detto
- Discutere: discusso
- Distruggere: distrutto
- Dividere: diviso
- Fare: fatto
- Illudere: illuso
- Introdurre: introdotto
- Leggere: letto
- Mettere: messo
- Muovere: mosso
- Nascondere: nascosto
- Offendere: offeso
- Offrire: offerto
- Perdere: perso
- Piangere: pianto
- Prendere: preso
- Produrre: prodotto
- Proteggere: protetto
- Ridere: riso
- Ridurre: ridotto
- Risolvere: risolto
- Rispondere: risposto
- Rompere: rotto
- Scegliere: scelto
- Sciogliere: sciolto
- Scrivere: scritto
- Soffrire: sofferto
- Spegnere: spento
- Spendere: speso
- Spingere: spinto
- Tradurre: tradotto
- Uccidere: ucciso
- Vedere: visto
- Vincere: vinto
- Vivere: vissuto
Principali participi passati irregolari (con ausiliare “essere”). Con l’ausiliare “essere” il participio passato si accorda con il soggetto.
- Accorrere: accorso
- Apparire: apparso
- Avvenire: avvenuto
- Comparire: comparso
- Crescere: cresciuto
- Dipendere: dipeso
- Esistere: esistito
- Nascere: nato
- Piacere: piaciuto
- Rimanere: rimasto
- Scendere: sceso
- Scomparire: scomparso
- Sopravvivere: sopravvissuto
- Sorgere: sorto
- Essere: stato
- Giungere: giunto
- Intervenire: intervenuto
- Morire: morto
- Succedere: successo
- Svenire: svenuto
- Valere: valso
- Venire: venuto
Trapassato Prossimo (Piuccheperfetto)
Indica la compiutezza o l'anteriorità temporale di un evento rispetto a un momento passato.
- Esempio: Ieri ho ricevuto quello che avevo chiesto il giorno prima.
Il momento passato a partire dal quale l'avvenimento viene osservato può essere anche indicato da altre forme verbali del periodo, come il passato prossimo o l’imperfetto:
- Esempio: Non volevamo leggere il libro che la nonna ci aveva regalato a Natale.
Si usa principalmente nelle proposizioni dipendenti, cioè in quelle frasi che da sole non hanno un senso compiuto, ma si può usare anche da solo, quando il passato è sottinteso:
- Esempio: Non avevo visto mai prima d’ora un panorama così bello.
Si forma con l’imperfetto dell’ausiliare (avere o essere) e il participio passato del verbo.
Imperfetto
Questo tempo indica quindi un’azione che non si è ancora compiuta perfettamente, o descrive un’azione/stato abituale nel passato.
Si usa per:
- Descrivere persone, situazioni oppure oggetti al passato.
- Raccontare un’azione o uno stato abituali al passato.
Quando nella stessa frase ci sono due azioni passate che sono avvenute contemporaneamente, possiamo avere tre casi:
- Due azioni ugualmente lunghe (durative): imperfetto + imperfetto.
- Due azioni ugualmente puntuali o momentanee: passato prossimo + passato prossimo.
- Un’azione durativa durante la quale avviene un’azione momentanea: imperfetto + passato prossimo.
Verbi ausiliari all'imperfetto:
- Avere: avevo, avevi, aveva, avevamo, avevate, avevano
- Essere: ero, eri, era, eravamo, eravate, erano
Coniugazione dei verbi regolari all'imperfetto:
- Parlare: parlavo, parlavi, parlava, parlavamo, parlavate, parlavano
- Leggere: leggevo, leggevi, leggeva, leggevamo, leggevate, leggevano
- Sentire: sentivo, sentivi, sentiva, sentivamo, sentivate, sentivano
Principali verbi irregolari all'imperfetto:
- Bere: bevevo, bevevi, beveva, bevevamo, bevevate, bevevano
- Dire: dicevo, dicevi, diceva, dicevamo, dicevate, dicevano
- Fare: facevo, facevi, faceva, facevamo, facevate, facevano
- Compiere: compivo, compivi, compiva, compivamo, compivate, compivano
- Produrre: producevo, producevi, produceva, producevamo, producevate, producevano
- Tradurre: traducevo, traducevi, traduceva, traducevamo, traducevate, traducevano
Preposizioni Semplici
Le preposizioni semplici sono: DI, A, DA, PER, CON, IN, SU, TRA – FRA.
Uso con i verbi di moto a luogo e stato in luogo (“andare”, “stare”, “restare”, “rimanere”, “essere”, “abitare”, “vivere”...):
- Si usa la “a” per le città.
- Si usa “in” per Paesi, le regioni, i continenti e le grandi isole.
- Si usa “da” per le persone: Sarò da Luca.
Altri usi specifici:
- Con il verbo “venire” si usa sempre la preposizione “da”.
- Con i verbi che indicano un moto per luogo (“passare”, “transitare”, “attraversare”) si usa sempre la preposizione “per”.
- Con il verbo “partire” si usa sempre la preposizione “per”.
Alcune espressioni comuni con il verbo “andare”:
- Andare a: teatro, casa, scuola, letto, caccia, pesca, passeggio, fondo, spasso, destra, sinistra, piedi, vuoto, monte, rotoli, buon fine, ruba, testa alta, rete, canestro, al concerto, al bar, al cinema, all’opera, all’estero, all’inferno, al diavolo, all’altro mondo.
- Andare in: biblioteca, chiesa, prigione, vacanza, esilio, collera, scena, onda, paradiso, fuga.
Preposizioni Articolate
Le preposizioni semplici si uniscono agli articoli determinativi per formare le preposizioni articolate:
- DI + il/lo/l'/i/gli/la/le = del, dello, dell', dei, degli, della, delle
- A + il/lo/l'/i/gli/la/le = al, allo, all', ai, agli, alla, alle
- DA + il/lo/l'/i/gli/la/le = dal, dallo, dall', dai, dagli, dalla, dalle
- IN + il/lo/l'/i/gli/la/le = nel, nello, nell', nei, negli, nella, nelle
- SU + il/lo/l'/i/gli/la/le = sul, sullo, sull', sui, sugli, sulla, sulle
- CON + il/lo/l'/i/gli/la/le = con il/col, con lo/collo, con l'/coll', con i/coi, con gli/cogli, con la/colla, con le/colle (le forme contratte sono meno comuni)
- PER + il/lo/l'/i/gli/la/le = per il, per lo, per l', per i, per gli, per la, per le (non si contraggono)
- TRA/FRA + il/lo/l'/i/gli/la/le = tra il, tra lo, tra l', tra i, tra gli, tra la, tra le (non si contraggono)
Verbi "Volerci" e "Metterci"
Volerci
Si usa per indicare il tempo necessario per fare qualcosa, il tempo necessario a compiere un’azione. Di conseguenza, sarà proprio questo tempo ad essere il soggetto della frase.
Per questo di solito il verbo è coniugato alla terza persona singolare o plurale, a seconda del soggetto (il tempo):
- Ci vuole un’ora. (Soggetto: un’ora - singolare)
- Ci vogliono cinque ore. (Soggetto: cinque ore - plurale)
“Volerci” può essere coniugato soltanto in due persone:
- Terza persona singolare, se ci stiamo riferendo a un tempo che è effettivamente singolare (un minuto, un’ora, una settimana).
- Terza persona plurale, se ci stiamo riferendo a un tempo plurale (tre ore, cinque minuti, due settimane e così via).
Metterci
Indica una durata di tempo, ma questo verbo indica il tempo che una persona o una cosa impiegano per fare qualcosa, per compiere una determinata azione.
La differenza esiste in quanto il soggetto della frase con “metterci” sarà proprio la persona o la cosa che impiega il tempo e non il tempo stesso:
- Io ci metto cinque ore per arrivare a casa tua. (Soggetto: Io)
- Tu ci metti due giorni per fare questo lavoro. (Soggetto: Tu)
- E voi quanto tempo ci mettete per cucinare la pasta? (Soggetto: Voi)
- Alessandro, quanto (tempo) ci metti a finire i compiti? Ci metto poco (tempo). (Soggetto: Alessandro/Io)
- Il treno ci mette due ore ad arrivare a Roma. (Soggetto: Il treno)
È dunque evidente che il verbo “metterci”, a differenza del verbo “volerci”, può essere coniugato in tutte le persone, in base chiaramente a chi compie l’azione.
I Possessivi
Forme dei possessivi:
- Una cosa posseduta (Singolare):
- 1ª persona singolare: M il mio, F la mia
- 2ª persona singolare: M il tuo, F la tua
- 3ª persona singolare: M il suo, F la sua
- 1ª persona plurale: M il nostro, F la nostra
- 2ª persona plurale: M il vostro, F la vostra
- 3ª persona plurale: M il loro, F la loro
- Varie cose possedute (Plurale):
- 1ª persona singolare: M i miei, F le mie
- 2ª persona singolare: M i tuoi, F le tue
- 3ª persona singolare: M i suoi, F le sue
- 1ª persona plurale: M i nostri, F le nostre
- 2ª persona plurale: M i vostri, F le vostre
- 3ª persona plurale: M i loro, F le loro
I possessivi non portano l’articolo con i nomi di parentela, cioè con i nomi che indicano i membri di una famiglia, ma SOLO al singolare. Questi nomi sono:
- padre, madre, figlio, figlia, fratello, sorella, zio, zia, nonno, nonna, nipote, cugino, cugina, suocero, suocera, cognato, cognata, genero, nuora.
L'articolo è però necessario:
- Al plurale, con il possessivo “loro”: Il loro padre (ma i loro padri).
- Con le forme alterate, ad esempio la mia sorellina.
- Con le forme patrigno, matrigna, figliastro, figliastra.
- Con i termini che indicano rapporti sentimentali ma non ancora di parentela vera e propria, come ad esempio il mio fidanzato, la mia ragazza.
Vocabolario Essenziale
- Fare sport: hacer deporte
- Riordinare la casa: ordenar la casa
- Prendere un caffè
- Fare una gita: hacer un viaje
- Abbastanza: bastante/sufficiente
- Purtroppo: desafortunadamente
- Telefonare: telefonear
- Andare al bar: ir al bar
- Chiacchiere: charlar
- Cioè: es decir
- È nato
- Ha cominciato a studiare l’italiano
- Sempre
- Già: ya
- Appena
- Mai: nunca
- Ancora: todavía
- Più: más
- Listino/Menù: carta
- Tramezzino: emparedado
- Fetta di torta al cioccolato
- Prendere: tomar
- Per me un caffè
- Voi bere qualcosa?: ¿queréis beber algo?
- Fame: hambre
- Sete: sed
- Fare shopping: hacer la compra
- In coppia: en pareja
- Passeggiare nella natura: pasear por la naturaleza
Stagioni e Festività
- Autunno, inverno, primavera, estate
- Capodanno: Año nuevo
- Epifania
- Natale: navidad
- Pasqua: Pascua
- Carnevale: carnaval
- Ferragosto: mediados de agosto
- Palio di Siena
- Festeggiare
- Vincere: vencer
Viaggi e Trasporti
- Da dove?: desde donde
- Arrivare
- Biglietteria: taquilla
- Controllore: guarda
- Viaggiatori
- Binario: vías del tren
- Posti: paradas
- Carrozza: carro
- Parte tra 20 minuti: sale en 20 minutos
- Orari: horario
Meteo
- Tira vento: hace viento
- Stanco: cansado
- Freddo: frío
- Piovere: llover
- Cielo nuvoloso: cielo nublado
- Bel tempo
- La settimana prima: la semana anterior
- Caldo: calor
- Cielo sereno, variabile
- Pioggia
- Temporale
- Neve
- Nebbia: niebla
- Mare calmo, mosso
- Vento debole, moderato, forte
- Temperature in diminuzione, stabili, in aumento
Famiglia e Relazioni
- Nonno/a
- Zio/a
- Cugini/cugine
- Una festa in famiglia: una fiesta en familia
- Una cena romantica
Cibo e Ristorazione
- La pausa pranzo
- Un pranzo di lavoro
- Antipasti: prosciutto di Parma, antipasto misto, insalata di pesce, bruschette della nonna.
- Primi: linguine al pesto, spaghetti alla carbonara, penne all’arrabbiata, lasagna alla bolognese, risotto alla milanese.
- Secondi: pollo all’aglio, bistecca ai ferri, cotoletta alla milanese, vitello alle verdure, involtini alla romana.
- Dolci: torta di mele, frutta fresca di stagione, panna cotta.
- Contorni: insalata verde, verdure grigliate, patate al forno.
- Pizze: margherita, funghi, marinara, napoletana, 4 stagioni.
- Tè
- Cornetto: croissant
- Burro: mantequilla
- Biscotti: galletas
- Fette biscottate: bizcocho
- Caffè
- Miele
- Spremuta d’arancia: zumo de naranja
- Cereali
- Pane
Utensili da Cucina
- La pentola: la olla
- La grattugia: el rallador
- Il tagliere: tabla de cortar
- La padella: sartén
- Il mestolo: cazo
- Il colapasta: colador
Generi Cinematografici
- Film
- Drammatico
- Commedia
- D’azione
- D'avventura
- Giallo/poliziesco: policíaco
- Thriller
- Dell’orrore
Avverbi e Connettivi
- Per cominciare
- Inoltre: además
- Tuttavia: sin embargo
- Per concludere