L'Unione Europea: Storia, Economia e Sfide Attuali
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Le Sfide Attuali dell'Unione Europea
I tassi di natalità nell'UE sono in calo, mentre l'aspettativa di vita è sempre più alta. Le persone che lavorano devono mantenere un numero crescente di pensionati. I paesi dell'UE stanno modificando i loro sistemi di protezione sociale. Gran parte della crescita demografica in Europa e le dinamiche della disoccupazione sono legate all'immigrazione.
L'emergere di economie di mercato globali in via di sviluppo con costi di produzione molto più bassi richiede misure per mantenere la competitività delle imprese e dell'occupazione. Gli sforzi si sono concentrati sul miglioramento delle competenze della forza lavoro e sull'adozione di nuove tecnologie.
Le misure di protezione ambientali sono molto maggiori rispetto a qualche decennio fa. A causa dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale, secondo il Protocollo di Kyoto, l'UE si è impegnata a ridurre le sue emissioni totali di gas serra dell'8% tra il 2008 e il 2012.
Il Potere Economico dell'Unione Europea
Dopo l'allargamento del 2004, l'Unione Europea ha rappresentato una potenza economica significativa. Almeno il 60% del PIL è generato dal settore dei servizi. Rimangono differenze tra le regioni ricche e quelle più povere.
L'UE scambia con il resto del mondo, rappresentando circa un quinto delle importazioni e delle esportazioni mondiali. Gli scambi commerciali tra i paesi membri rappresentano i due terzi del commercio totale dell'UE. L'UE è il primo esportatore mondiale e il secondo maggiore importatore mondiale.
Le Origini dell'Europeismo
L'europeismo ha avuto un boom notevole a partire dalla fine del XIX secolo. Vi contribuirono i Congressi universali e le Conferenze dell'Aia. Un passo avanti fu fatto con la Prima Guerra Mondiale, che ha evidenziato la necessità di procedere verso un'unione sovranazionale.
I governi europei erano consapevoli che il futuro dell'Europa richiedeva uno spostamento verso una qualche forma di collaborazione tra gli Stati. Così, molti imprenditori e finanziatori diedero sostegno alla creazione del movimento Pan-Europeo, fondato a Vienna all'inizio degli anni '20.
La Creazione della CECA
Il movimento europeista riprese con forza dopo la Seconda Guerra Mondiale. Il Congresso dell'Aia del 1948 riunì i sostenitori dell'unificazione del continente e portò alla creazione del Consiglio d'Europa. Uno dei primi risultati della nuova istituzione è stata la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) nel 1950.
La creazione, nel 1951, della Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio (CECA) fu un passo fondamentale. I paesi membri (Francia, Germania Ovest, Belgio, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi) accettarono la libera circolazione delle merci e delegarono la gestione ad un organismo comune.
Il Trattato di Roma e la CEE
Il 25 marzo 1957, i sei paesi membri della CECA firmarono il Trattato di Roma, che istituiva la Comunità Economica Europea (CEE) e la Comunità Europea dell'Energia Atomica (EURATOM). L'obiettivo era sviluppare una politica economica comune.
Furono stabilite competenze esclusive nei settori dei trasporti, dell'agricoltura e del commercio estero, la Politica Agricola Comune (PAC) e misure per il miglioramento delle reti di trasporto.
Come alternativa alla CECA, emerse l'EFTA (nel 1960), il cui obiettivo era limitato alla creazione di una zona di libero scambio.