Ciclo amore morte l'amore ai tempi del colera

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1 Canto le armi pie e il condottiero che liagì con il senno e il braccio, molto soffrì berò il gran sepolcro di Cristo.  Molto egli fantastici (fregi), sé in parte abbellisco le nella gloriosa conguista (acquisto);  e inva.  no l'Inferno vi si oppone, e invano si armò il popolo alleato di Asia e dell'Africa (Libio) l Cielo gli concesse il favore, e sotto i vessilli santi riportò i suoi compagni erranti.  2 o  Musa, tu che non circondi la fronte nel monte Elicona con allori destinati a perire (caduchi), ma su nel cielo tra i cori beati hai una corona d'oro di stelle immortali, tu ispira nel mio cuore ardori celesti  , tu illumina il mio canto, e tu perdona sé lo intreccio al vero degli abbellimenti carte di altre cose dilettevoli, oltre le tue.3 Sai che il mondo corre là dove il lusi- ghevole Parnaso più versa le sue dolcezze, e che il vero, abbellito in molli versi, ha persuaso, dilettando, i più ritrosi.  Cosi al fanciullo malato (egro) porgiamo co- sparsi di dolci liquidi gli orli del vaso: ingannato egli beve succhi amari, e dal suo inganno riceve la vita.4 Tu, magnanimo Alfonso, che me, peregrino errante, sottrai all'imperversare della fortuna e guidi in un porto, e fra le onde sballottato (absorto)e quasi sommerso, accogli con benevolenza (lieta fronte) questo  mio poema, che io porto quasi a te consacrato (sacrate).  Forse un giorno avverrà (fia) che la mia penna profetica (presaga) osi scrivere di te quel che adesso accenna.  Emulo-oChi upia accogli, 5 E ben a ragione, sé mai (unqua) avverrà che in pace si veda il buon popolo di Cristo, e con navi e cavalli cerchi di togliere di nuovo (ritòr) al feroce turco (Trace)  la grande preda ingiustamente tenuta, che concededa a te lo scettro in terra o, sé ti piace, l'alto comando dei mari.  Emulo di Goffredo, ascolta intanto i nostri carmi, e preparati alle armi.


 (clorinda tema) 19 e dietro le sue orme dappertutto trascinando (traendo) la sua vecchiaia (l'antico fian- co), ora la seguiva.  Costui vede le armi mutate (cangiate), ed anche si accorge del grande rischio verso cui (ove) ella procedeva (gìa), e sé ne affligge, e per il capello che è diventato bianco servendo lei e per la pietosa memoria dei  i suoi servizi (uffici) insistentemente (in- stando) prega che rinunci (cessi) dall'impresa;  ed ella dice no.18 Clorinda depone la sua armatura lavora- ta (spoglie inteste) d'argento e l'elmo adorato e le armi superbe (altere), e ne indossa altre, senza piume o fregi (infausto annuncio!) rosse e nere  , poiché ritiene di andare con queste vesti celata (allo sguardo) fra le schiere nemiche.  Qui vi è l'eunuco Arsete, il quale la nutrì quando era fanciulla, in fasce e nella culla.20 Per cui egli alfine le disse: "Poiché così ritrosa la tua mente si ostina (s'indura) nel suo male, dato che la (mia) età avanzata (stanca), né del desiderio (voglia) pietoso  , né delle mie preghiere, né del pianto (ti) curi, ti spiegherò dell'altro, e saprai una cosa della tua condizione che ti era ignota (oscura); poi ti guidi il tuo desiderio o il mio consiglio."  Egli prosegue, e d ella solleva gli occhi (ciglio).21 "Resse a suo tempo l'Etiopia, e forse ancora (la) regge Senapo con comando favorito dalla sorte (fortunato), il quale osserva la legge del figlio di Maria, e pure l'osserva il popolo nero.  Qui io fui servo pagano e vissi cir- condato una schiera (gregge) di ancelle, oc- cupato (avolto) in attività (mestiero) femminili, fatto servitore (ministro) della regina (regia moglie) che è tanto scura di pelle  , ma il colore bruno non elimina la bellezza. ( salto nel passato si riferisce ai genitori di clorinda ( ancelle = fanciulle attorno alla regina) (eunuco= chi svolge lavori femminili)


22 Il marito l'ama ardentemente, e al fuoco dell'amore la gelosia ben si eguaglia al gelo.  A sta di ogni uomo, e vorrebbe (vorria) celarla poco a poco procede (si va) come (in guisa) dell'amore la gelosia ben si eguaglia al gelo a avanzando nel cuore (petto) tormentato i folle furore (zelo) per  cui la nasconde allavi cielo).  Ella, saggia e umile, di ciò che piace al suo signore fa sua (fonte) di diletto e pace.23 la sua stanza era dipinta Di una storia pia e figure divote vergine con il volto bianco e le gote rosse qui è raffigurata ha vinto da un drago un cavaliere colpisce con un'asta in mostro la fiera giace morta nel suo sangue qui spesso ella si inginocchi  (santa caterina )e confessa le sue silenziose colpe e piange e prega.24 Frattanto resta gravida, e partorisce (espone fuori) una figlia bianca (candida), e fosti tu.  Si turba;  e prova meraviglia per l'insolito colore (della pelle), quasi fosse un prodigio (mostro) sconosciuto (novo).  Ma poiché conosce il re ei suoi furori, alla fine decide (si riconsiglia) di celargli il parto, dato che egli egli dedotto (avria.. Argomentato), dal candore che si vede in te, una lealtà (fede)nu ziale immacolata (  bianca) in lei.25 E al tuo posto pensa di mostrargli una fanciulla nera, nata poco prima.  E poiché la torre in cui era a dormire chiusa era abitata solo da me dalle donne, che le fui servo e l'ami con mente sincera, ti affidò (diede) non ancora battezzata , ne poteva gia darti allora il battesimo dato che non si  USA da quelle parti.64 Ma ecco ormai è giunta l'ora fatale in cui la vita di Clorinda deve giungere alla sua fine.  Egli (Tancredi) spinge nel bel seno la punta dell'arma (ferro), che vi si immerge e avida nel beve il sangue;  e la veste, che tra puntata di oro grazioso (vago) stringeva tenera e leggera le mammelle, riempie di un caldo fiotto (di sangue).  Ella già si sente morire, e le viene meno il piede vacillante (egro) e indebolito (languente).


65 Egli insegue la vittoria, e minacciando la vergine trafitta la incalza ed opprime (preme).  Ella, mentre cadeva, con la voce afflitta, pronunciò le ultime (estreme) parole;  parole che a lei ispira (ditta) un nuovo sentimento (spirto), sentimento di fede, di carità, di speranza: virtù che ora le infonde Dio, e sé in vita fu ribelle, la vuole serva (ancella) nella morte.68 Non mori subito, poiché radunò tutte le sue forze (virtuti) a quel punto e le colloco, a guardia del cuore, e soffocando (premendo)il Suo affanno si volse a dare la vita con l'acqua) chi aveva ucciso con la spada. Mentre egli pronunciò (sciolse) la formula (suon de' sacridett) del battesimo, lei si tramutò per la gioia e sorrise e nell'atto sereno e vivace di morire sembrava dire “si apre il cielo, vado in pace “ 69 Ha il bianco volto soffuso (asperso) di un bel pallore, come ai gigli sarebbero misti le viole, e tiene fissi (affisa) gli occhi al cielo, e in lei sembra riflesso (converso) per la pietà il cielo e il sole; e alzando la mano nuda e fredda  verso il cavaliere al posto di parole gli diede in pegno la pace. In questo modo trapassa. La bella donna, e sembra che. Dorma.70 Appena egli vede l'anima gentile uscita (dal corpo), viene meno (rallenta) qual vigore che aveva raccolto; 70e cede libero il dominio (l'imperio) di sé al dolore (duol), già diventato impetuoso e incontrollabile (stolto), che si stringe al cuore e, chiusa la vita in una sede ristretta (breve), riempie i sentimenti sensi)  e il volto con le sembianze della morte.  Già simile al morto il vivo langue nel colore del volto, nel silenzio, negli atti, nel sangue. 


71 E la vita sdegnosa e schiva spezzando con forza il suo fragile (frale) legame (ritegno) col alla fine avrebbe seguito (seguiva) la bella anima (di Clorinda) sciolta (dal corpo), che prima dinanzi a lei apriva le ali;  ma a questo punto (quivi) arriva per caso la schiera dei Franchi, da cui ottiene (trae) acqua o altro di cui ha biso- corpo, poco gno, e con la donna porta il cavaliere, in sé moribondo (  mal vivo), ma morto (nell'anima) per lei che è morta.

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