Gli inizi della letteratura italiana
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Si indica l'inizio della letteratura italiana con i secoli duecento e trecento perché solo in quei secoli si produssero testi letterari.
La nascita della letteratura italiana fu posteriore a quella degli altri paesi di lingua romanza come Francia, Provenza e Spagna.
La letteratura italiana ha una solida base culturale latina e mediolatina.
La letteratura italiana nacque già adulta con regole e modelli fissi.
La letteratura popolare
È scritta da autori non privi di cultura ed è diretta al popolo.
La tradizione è orale, ed è facile da imparare a memoria.
Alcuni fra i giullari erano anche accolti nelle case signorili. Tra i componimenti dei giullari sono noti dei ritmi degli strambotti, delle pastorelle e dei contrasti. Queste forme metriche nacquero come proprie della letteratura popolare ma nel corso dei secoli furono impiegate anche nella poesía d'arte.
La letteratura religiosa
I nuovi ordini religiosi diedero una spinta maggiore alla diffusione delle tematiche religiose.
Si ha così una cultura laica nelle università e una cultura religiosa che si esprime in due settori: di trasmissione e di produzione letteraria.
L'influenza della letteratura francese
L'influenza francese per la letteratura italiana fu duplice: gli scrittori italiani ereditarono i modelli della letteratura scritta nella lingua d'oc, e poi quelli della lingua francese la lingua d'oil.
La lingua d'oc influenzò gli scrittori dell'Italia del nord e gli scrittori del regno di Sicilia. Questi compositori ereditarono i temi della poesía provenzale, ma scrissero nel loro volgare.
La letteratura della lingua d'oil portò la materia di Bretagna con le avventure di re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda e la tradizione delle chansons de geste, con le avventure di Carlo Magno e dei suoi paladini.
Scuola siciliana
Federico II Hohenstaufen fu re di Sicilia che nacque a Jesi, 26 dicembre 1194 e morì a Fiorentino di Puglia, 13 dicembre 1250.
I siciliani furono i primi a impiegare il volgare italiano nella poesia lirica d'amore. La poesia lirica nacque alla corte di Federico II, che aveva una concezione del potere accentrata e unitaria.
Da questo si capisce la sua mentalità ghibellina, laica, tanto che, oltre a combattere politicamente con la chiesa lo fa anche culturalmente, istituendo scuole e università laiche.
La nascita del sonetto.
La nascita del sonetto risale a Giacomo da Lentini.
Il sonetto è una forma metrica costituita nel suo schema di base da quattordici versi composti da undici sillabe.
È diviso in una prima parte di otto (fronte) e una seconda parte di sei (sirma).
Il nome deriva dal provenzale sonet, cioè suono, melodia.
Lo schema metrico di base è abababab per le due quartine e cdcdcd per le due terzine.
Il sonetto può derivare dalla stanza solitaria di canzone che serviva ai provenzali per la corrispondenza letteraria.