Personajes y temas de La Mandrágora de Maquiavelo

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Personajes

CALLIMACO: “colui che combatte per la bellezza”. Ha 30 anni. Innamorato di Lucrezia. È ricco e fa una vita spensierata a Parigi: studia, lavora, si interessa di politica, si dedica ai divertimenti e pensa soprattutto alle donne. Siro al suo servizio, ma non è autonomo. Ha bisogno di un consigliere, Ligurio. Ed è pronto a fare una follia (spendere tempo e denaro), pur di andare a Firenze a vedere Lucrezia. Il denaro gli permette di vivere senza lavorare o fingendo di lavorare. A lui interessa di ottenere ciò che vuole.

SIRO: Siro è il servo di Callimaco. È fedelissimo, forse non particolarmente intelligente. Si preoccupa per il padrone, ha paura che si metta nei guai. È preciso, sempre pronto ad obbedire e ad eseguire la volontà di Callimaco.

NICIA: Messer Nicia è il marito di Lucrezia. È ricchissimo. È dottore in legge, ma è impossibile sapere come abbia potuto laurearsi. La sua caratteristica più grande è che è incredibilmente sciocco. Ligurio l’uccella, ed egli non se ne accorge. Si fa ingannare immediatamente dal latino maccheronico di Callimaco. A Parigi - lo convince Ligurio - tutti fanno così. Ha un difetto: è tirchio, costantemente tirchio dalla prima all’ultima scena. Il nome di battaglia, proposto da Ligurio, è san Cucù, cioè san Cornuto.

LUCREZIA: Lucrezia è la moglie di Nicia. È una donna capace, che tiene in ordine la casa e che incute timore ai servi. Non ha neanche amiche o rapporti con l’esterno. Come ogni donna, vuole un figlio. Subisce la trasformazione. Il giorno dopo la nottata non è più la stessa, evita la violenza dimostra la forza della sua mente e la rivincita che lei si prende sul marito sciocco ma anche sull’amante astuto.

LIGURIO: Ligurio è il consigliere di Callimaco. È scroccone di pranzi e di cene, vive di stratagemmi e uccellando lo sciocco di Nicia. Non si preoccupa se le azioni che intraprende sono buone o cattive, si preoccupa soltanto che sortiscono l’effetto voluto.


Altri personaggi

Sostrata è una vecchia conoscenza, una donna simpatica. Deve ideare il piano e, per ciò, raccoglie informazioni su Nicia e la moglie. Il primo piano - che la coppia vada in una località termale - è incerto, ne elabora uno più sicuro, quello che coinvolge un medico falso (lo stesso Callimaco), una medicina portentosa (la mandragola), la collaborazione dello stesso marito e poi la collaborazione di rinforzo della madre e dI Fra Timoteo. Capacità di concentrarsi sui fatti, per evitare che gli sfuggano di mano. Ligurio è la ragione efficiente che si mette al servizio di chi paga e che si preoccupa non degli aspetti morali delle azioni, ma che le azioni portino necessariamente al fine prefissato.

FRA TIMOTEO: Fra’ Timoteo è il confessore di Lucrezia. È zoppo e anche brutto. Per lui le donne sono fastidiose, ma chi le sa trattare ci guadagna ampiamente in termini di denaro. Vede subito che è ingannato, ma non fa niente per fare marcia indietro, anzi procede. Non si fa scrupoli a ingannare Lucrezia in cambio di denaro, che egli chiama educatamente elemosine. È anche curioso: non riesce a chiudere occhio per sapere com'è andata.

SOSTRATA: Sostrata è la madre di Lucrezia.Sostrata, come si è presa le sue soddisfazioni nella giovinezza, così poi riesce a sistemarsi, allo stesso modo infine sa essere una buona madre. Vuole un nipotino, e si dà da fare in questa direzione.

Temas

1) L’amore concepito esclusivamente come sensuale: è una visione laica, tipica della cultura rinascimentale

2) La beffa, che evidenzia l’influsso della novellistica toscana. A differenza del Decameron, però, la vicenda di uno sciocco beffato non presenta una visione della vita spensierata e gioiosa

3) Visione della società, perché l’autore sorride con ironia e amarezza del degrado morale della sua Firenze, dominata da egoismo, inganno e avidità


Altri temi

- umanisti= l’uomo è interamente capace di costruire il suo destino- testi di strategia militare. Nella prima parte del Principe si parla di eserciti antichi e moderni e delle caratteristiche che deve avere l’esercito ideale.

-I personaggi della Mandragola sono cinici e opportunisti e non fanno che architettare inganni. Corruzione e degrado colpiscono sia i carnefici sia le vittime: ognuno pensa soltanto al proprio profitto e il male che regna sul mondo non trova ostacoli.

-II personaggio che rappresenta il principe in modo più completo, è Ligurio. E dotato di logica, ed è proprio per questo, che l'inganno funziona come vuole lui. Il personaggio più virtuoso della commedia è Lucrezia. Ha la capacità di adattamento e di adeguarsi alla fortuna, prevedendo i cambiamenti futuri.

-La Mandragola non è il regno della forza e dell’astuzia, è il regno soltanto dell’astuzia. Il principe può usare la forza, il cittadino privato non può farlo. Può ricorrere soltanto all’astuzia.

-principio di imitazione= umanesimo, studia i classici e li imita dicendo che anche loro erano divertenti come la mandragola

-non viene colta l’occasione perché viene pianificato un piano per Callimaco

-alle donne piacciono i cattivi e gli uomini giovani = Lucrezia con Callimaco

-non è l’impeto irrazionale e passionale né l’audacia giovanile (capace di imporsi sulla fortuna) a vincere; è invece la ragione fraudolenta ad avere la meglio sui valori e sulle resistenze della donna.

-la fortuna è arbitra solo della metà delle azioni dell'uomo, e l'altra metà è nelle mani di quest'ultimo= piano per Callimaco

-Fortuna positiva= occasione


Canzoni

1) Poiché la vita è breve e piena di affanni, noi passiamo il tempo dietro ai nostri desideri. Siamo stati condotti qui dal dio Amore, che vi governa tutti.Grazie a lui e a Dio voi potete essere lieti, godere la commedia e ringraziare chi l’ha scritta.

DOPO IL PRIMO ATTO - Tutto il caos è provocato dal dio Amore. La passione politica è sostituita dalla passione amorosa.

DOPO IL SECONDO ATTO- Nicia è sciocco. E, comunque, quel poco di cervello che ha è abbagliato dal suo desiderio di avere figli a qualsiasi condizione. L’autore però vede anche gli aspetti positivi di avere poco cervello: lo sciocco non è divorato dall’ambizione né prova il timore, due sentimenti che sono sempre causa di affanni e di dolore.

DOPO IL TERZO ATTO- il coro fa l’elogio dell’inganno e della ragione fraudolenta. Molto probabilmente l’ingannato non è altrettanto ottimista e disposto alla lode. È questione di punti di vista. Machiavelli fa vincere la ragione fraudolenta.

DOPO IL QUARTO ATTO- Machiavelli ha dimenticato interamente i suoi interessi politici e si abbandona affascinato ai languidi pensieri d’amore a cui le ore della notte inclinano i mortali.

PRINCIPE CAP I

ragionamento deduttivo- premessa maggiore indiscutibile

Buon Principe= nella politica, valido

Principe buono= animo

Non vuole l’immagine del vero principe ma la sua verità effettuale(l’evidenza o i classici)

Metodo deduttivo: parte da tesi astratte e per dimostrarle usa esempi storici concreti

Metodo induttivo: parte da analisi di un’esperienza precisa per ricavare norme generali


Struttura gerarchica dei tipi di governo e dei principati- ragionamento dilemmatico ad esclusione

Si oppone al modello medievale degli specula principis (“specchi del principe”) che indicavano virtù di

un principe ideale e quindi astratto.

Vuole fornire al principe consigli per affrontare situazioni concrete

CAP VI

premessa: non si può parlare di un tema come i principati, senza far riferimento ad esempi del passato- principio di imitazione= è lecito imitarli

Cita: Ciro Mosè Teseo e Romolo

Chiave del successo: VIRTÙ, saper riconoscere l'occasione della fortuna e agire con tempestività

OCCASIONE: greco- bambino con ali ai piedi che cammina sul filo del rasoio; latino= vox media (più significati) buona,cattiva, neutra sorte

FORTUNA: positiva- occasione, negativa- fiume, neutrale; bendata, alata, su due palle (non è stabile)

È difficile attivare la virtù e per questo bisogna usare la forza ed essere crudeli

CAP XV

il principe che si vuole mantenere deve imparare ad usare le possibilità morali, dalla cattiveria alla bontà

non bisogna essere sempre generosi sennò lo Stato aumenta le tasse- realismo politico

utilizzare virtù utili o dannose, scopo: bene dello stato


CAP XVIII

Come dimostra l’esperienza(verità effettuale), non è necessario che il principe mantenga la parola data, anzi chi usa l’astuzia (prego o difetto) ha maggior successo.

Il principe deve essere capace di usare tanto la legge quanto la forza, la prima propria dell'uomo, la seconda della bestia.

Poiché gli uomini hanno bisogno di credere alla bontà di chi li governa, è più importante per il principe mostrare di essere buono che esserlo veramente, perché essere buono può nuocere all'interesse dello Stato.

Il principe deve sapere dissimulare il tradimento della parola data, necessario per agire politicamente tra uomini dominati dalla slealtà e dall'egoismo

Poiché l'obiettivo finale corrisponde a un miglioramento sia della condizione del principe sia di quella della popolazione occorre agire efficacemente per raggiungerlo, utilizzando certi “mezzi”.

PRUDENZA: serpente (inganno) e specchio (guardarsi intorno)

GIOVANE- CANE- FEDELE

MATURITà- LEONE- FORTE

ANZIANITà- LUPO- INGANNEVOLE

Devo agire sapendo il passato e prevedendo il futuro

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