Principi Fondamentali del Servizio Sociale secondo Biestek: La Relazione con l'Utente
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Principi Fondamentali del Servizio Sociale (Biestek)
Secondo Felix Biestek, i bisogni fondamentali delle persone nella relazione di aiuto sono:
- Essere trattato come individuo (Individualizzazione)
- Espressione dei sentimenti
- Accettazione
- Autodeterminazione (Rispetto per le scelte e decisioni)
- Atteggiamento non giudicante
- Riservatezza
INDIVIDUALIZZAZIONE
Implica il riconoscimento del valore unico della persona. Si riferisce all'identità della persona, alle sue idiosincrasie, alla sua unicità e differenziazione. Diverse storie, competenze, attitudini, esperienze, genetica, ecc., segnano lo sviluppo e l'evoluzione di ogni individuo. Ogni contesto storico e sociale segna caratterizzazioni differenti dei bisogni individuali e sociali, che sono cambiati e si adattano alla realtà sociale. L'individualizzazione è un diritto e un bisogno.
Requisiti professionali:
- Precisione
- Oggettività
- Comprensione e flessibilità
- Ascolto e osservazione
ACCETTAZIONE
L'accettazione è legata all'individualizzazione. Implica l'accettazione dell'utente (o cliente). L'assistente sociale deve trattare l'utente così com'è, con pregi e difetti, qualità, sentimenti positivi e negativi, atteggiamenti costruttivi o distruttivi. L'obiettivo dell'operatore è l'accettazione della realtà del cliente, non giudicarla come buona o cattiva. Lo scopo dell'accettazione è terapeutico. L'accettazione non significa approvare atteggiamenti e comportamenti patologici. L'assistente sociale deve far sentire all'utente che si interessa ai suoi problemi, mostrando interesse per lui.
Requisiti professionali:
- Essere ricettivi alle informazioni trasmesse dall'utente
- Distinguere tra i bisogni dell'utente e quelli professionali
- Migliorare la capacità dell'utente di aiutarsi
- Analisi del comportamento dell'utente
- Accettazione delle idiosincrasie dell'utente
AUTODETERMINAZIONE
Consiste nella conoscenza pratica del diritto e della necessità per l'utente di scegliere per sé e prendere le proprie decisioni nel processo di casework. Il diritto all'autodeterminazione del cliente è limitato dalla sua capacità di prendere decisioni in modo positivo e costruttivo, dal quadro delle leggi morali e civili e dal sistema dell'organizzazione. L'autodeterminazione è un diritto fondamentale e necessario, basato sull'etica morale.
Requisiti professionali:
- Aiutare gli utenti a chiarire i propri bisogni, al fine di effettuare una diagnosi che permetta di essere precisi nell'intervento.
- Fornire informazioni sulle risorse personali e istituzionali.
- Stabilire un rapporto di fiducia cordiale, piacevole, accogliente e professionale per realizzare l'intervento, facilitando il diritto alla libertà dell'utente.
NON GIUDICARE (ATTEGGIAMENTO NON GIUDICANTE)
L'assistente sociale deve essere libero da pregiudizi, essere obiettivo e metodico nel valutare un caso specifico, affinché l'azione non comprometta le prestazioni istituzionali.
Requisiti professionali:
L'assistente sociale deve escludere condizionamenti a priori.
- Evitare la condanna, il senso di colpa e la punizione nei confronti dell'utente.
- Escludere il dogmatismo
- Escludere il paternalismo
- Escludere il giudizio
L'assistente sociale deve dimostrare particolare sensibilità nella sua attenzione, permettendo all'utente di esternare con sincerità e libertà gli aspetti positivi o negativi della sua situazione. Sia la lode eccessiva che il biasimo possono generare sfiducia nell'utente riguardo alla nostra dichiarazione, interferendo con l'espressione dei sentimenti e facendolo sentire a disagio. Evitare confronti. Evitare comunicazioni verbali e non verbali che facciano sentire l'utente qualificato, etichettato o costretto.
ESPRESSIONE DEI SENTIMENTI
L'assistente sociale deve tener conto dell'importanza del principio di omeostasi (o principio di equilibrio) che deve prevalere nell'individuo e nella relazione professionale. Uno degli obiettivi sarà promuovere l'equilibrio emotivo, componente fondamentale associato a qualsiasi problema nel rapporto assistenziale. Ogni problema ha una componente emotiva. Si stabilisce un legame inseparabile tra il problema e l'espressione emotiva stessa. Entrambi sono associati e costituiscono elementi strutturali importanti nella relazione professionale. L'assistente sociale deve integrare in tutti gli scambi comunicativi la propria capacità di reagire, comprendere e capire i sentimenti che l'utente sta trasmettendo. Il processo emotivo bidirezionale tra l'operatore e l'utente è caratterizzato dalle seguenti premesse:
- Sensibilità: Percepire i sentimenti e tutti gli elementi espliciti ed impliciti della comunicazione.
- Comprensione: Inserire i sentimenti compresi all'interno del progetto di intervento.
RISERVATEZZA
Si tratta di un dovere dell'assistente sociale e di un diritto dell'utente, garantito dalla privacy e dalla riservatezza di tutte le informazioni registrate durante l'intervento. L'accesso, l'utilizzo e la divulgazione di queste informazioni saranno limitati all'uso professionale.