Sistemi democratici

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Esame 1 ANTROPOLOGIA CULTURALE  risposte

  • L'antropologia è una scienza: comparativa
  • La Cultura si differenzia dalle culture perché: è innata e non appresa
  • la definizione di cultura come "insieme di idee e comportamenti l'insieme di idee e comportamenti comuni ad una società che gli esseri umani imparano in quanto membri di questa" si riferisce a:
  • le culture
  • L'esperienza trobriandese di Malinowski rappresenta un caso di etnografia o di etnologia? Etnografia
  • l'immagine del polilito illustra la cultura come: un insieme di moduli aggiuntisi al cervello di Homo sp. Nel corso della sua evoluzione
  • la "moda antropologica" è: come gli antropologi indicano la selezione culturale ed i suoi meccanismi nella nostra specie
  • i modemi (o UVC) sono: UIC che vengono imitate con cambiamenti ben percepiti dagli agenti
  • gli agenti possono essere analizzati secondo i seguenti fattori: controllo, influenza, valutazione
  • i memi (o UEC) sono : UIC che vengono imitate di generazione in generazione senza cambiamenti percepiti dagli agenti
  • Le UIC sono: i segni le scimmie umane si imitano le une le altre in quanto agenti
  • L'imitazione tipica della scimmia umana si chiama: imitazione culturale
  • Darwin ha elaborato la teoria della selezione naturale per spiegare: le differenze tra gli organismi viventi
  • L'antropologo sul campo deve rimuovere per quanto possibile: i propri pregiudizi etnocentrici
  • Per "bio-etnocentrismo" s'intende: una forma di riduzionismo in cui la specie umana si sente biologicamente superiore alle altre
  • Il significato di un dato culturale è: qualcosa che deve essere scoperto attraverso un'attenta osservazione partecipante
  • Dire che una cultura è più "primitiva" di un'altra è: inaccettabile antropologicamente ed eticamente
  • Con quale concetto Boas riesce a dimostrare l'infondatezza delle teorie unilineari? Prestito
  • Un taxon è: un gruppo più o meno vasto di organismi aventi tratti simili perché discendenti da un antenato comune, individuato a scopi tassonomici
  • - Le scimmie antropomorfe sono comprese nella superfamiglia: Hominoidea
  • - Le differenze tra quella umana e le altre scimmie antropomorfe sono: di tipo quantitativo più che qualitativo
  • Il genere Pan e il genere Homo condividevano un antenato: 6 milioni di anni fa
  • La lingua a differenza del linguaggio, è: particolare e appresa
  • Il determinismo linguistico è l'approccio secondo cui: cultura e lingua si influenzano reciprocamente
  • Secondo l'approccio generativo-cognitivo il linguaggio è: un organo del cervello
  • Chi ha definito il concetto di eteroglossia? Mikhail Bachtin
  • etic ed emic sono: due modi di guardare un dato antropologico
  • Secondo Vigotsky, i processi cognitivi elementari sono organizzati in: sistemi cognitivi funzionali
  • Nei suoi studi sulla lingua, William Labov ha scoperto che, quando i bambini afro-americani venivano intervistati in classe da adulti euro-americani: dicevano molto poco e le loro risposte erano mezzi di difesa per impedire a degli intervistatori minacciosi di sapere qualsiasi cosa da loro
  • Bateson studia il gioco come: modo di relativizzare la realtà, modo di comunicare su come comunicare e strumento di riflessività
  • il mito può essere definito un racconto: autorevole
  • L'idea che il mito è uno strumento concettuale è associata al lavoro di: Claude Lévi-Strauss
  • Come la religione, la magia e la stregoneria offrono: sia una cornice interpretativa onnicomprensiva che una visione del mondo
  • Le religioni possono essere viste dagli antropologi come: delle metafore sociali
  • Le spiegazioni del determinismo ambientale si possono facilmente ribattere: perché culture diverse che vivono nello stesso ambiente hanno bisogni diversi
  • Quale delle seguenti concezioni del potere è tipica delle società extra-occidentali? il potere come entità indipendente
  • La celebre frase di Gramsci sul pessimismo della ragione e l'ottimismo della volonta è un altro modo di vedere: il potere dell'immaginazione
  • Il fenomeno della biopirateria può esemplificare il fatto che: ciascuna delle altre risposte fornite per questa domanda va bene
  • Chi ha sostenuto che le teorie economiche elaborate per rendere conto del mercato capitalistico NON erano adatte alle società non capitaliste? i sostantivisti
  • La scuola economica marxista enfatizza, tra le fasi dell'attività economica, quella: della produzione
  • L'approccio funzionalista enfatizza, tra le fasi dell'attività economica, quella: del consumo
  • Le foglie di banano scambiate dai Trobriandesi danno ragione ai: sostantivisti
  • Il genere è definito dagli antropologi come: il sesso biologico culturalmente costruito e attribuito/acquisito nel gruppo
  • Il totemismo è connesso a livello di strutture della parentela: con il clan
  • Secondo l'ISTAT (2017) i più numerosi scolari stranieri in Italia sono (in ordine decrescente): africani, asiatici, sudamericani
  • La scuola è una esperienza che in termini di cultura antropologica: influenza i processi di socializzazione e apprendimento
  • Il sistema educativo cinese è caratterizzato da: collettivismo e competizione
  • I sistemi educativi africani in generale enfatizzano: collettivismo e sapere pratico
  • il modello educativo americano è per eccellenza: tutte le risposte presentate sono corrette
  • Secondo l'ISTAT (2017) il rapporto tra scolari italiani e stranieri è: 6 milioni italiani e 650 mila stranieri
  • Tra gli stili motivazionali quello detto "apprendere a richiesta" è tipico: del Giappone
  • La strategia di insegnamento più valida in una classe multiculturale è: differenziare l'insegnamento all'interno del gruppo-classe
  • Il maggior tasso di abbandoni nella scuola italiana riguarda studenti: l grafico non riporta il dato
  • Gli stili in base a "percezione/giudizio" si basano sui lavori di: Jung
  • Lo stile di apprendimento tipico dei paesi latini è: cooperativo
  • Gli studenti "campo-sensibili" tendenzialmente: lavorano in gruppo
  • Il cosidetto matrimonio preferenziale si trova solo nei sistemi: unilineari
  • Quante sono le forme di matrimonio poligamico attestate interculturalmente? Tre
  • Una prova schiacciante che anche la sessualità viene costruita culturalmente è: l'infibulazione
  • In una società segreta il segreto riguarda: il sapere condiviso dai membri
  • Quale delle seguenti NON è una "realtà immaginata" in una cultura "face-to-face": tutte le tre categorie presentate nelle altre risposte lo è
  • Il razzismo del XIX secolo fu un portato: dei concetti di razza biologica e di scala naturae
  • L'ideologia della classe dominante che tenta di costruire l'identità di quella dominata viene chiamata da Gramsci: egemonia trasformista


Esame 3 PEDAGOGIA GENERALE SOCIALE risposte

  1. Cosa si intende con il termine pedagogia? la scienza che studia l’educazione umana
  2. Qual è l’opera del Vescovo Comenio richiamata a fondamento della pedagogia? Didattica Magna
  3. A cosa si riferisce Comenio con il termine "lumicino"? al nostro potenziale educativo
  4. A chi appartiene l'opera "Didattica Magna"? Comenio
  5. A cosa si riferisce Alberoni quando definisce "un movimento colletivo a due"? alla famiglia
  6. Quale scienza è possibile definirla come lo studio dell'educazione umana?  la pedagogia
  7. Qual è il primo significato che ha assunto il termine pedagogia? l’educazione dei rampolli delle case nobiliari
  8. Tra le principali aspirazioni e connotazioni dell’epistemologia che si ricordano, il convenzionalismo è aderente al pensiero di: E. Mach e P. Duhem
  9. A chi appartiene il metodo della falsificazione? Popper
  10. Il termine epistemologia deriva dal greco: epistème e cioè scienza
  11. Quali caratteristiche deve possedere una scienza per definirsi autonoma? campo di applicazione, oggetto di studio, statuto epistemologico
  12. A cosa ci riferiamo sé affermiamo: "la scienza che ha per oggetto l’esame critico della ricerca scientifica e della stessa nozione di scienza"? all'epistemologia
  13. Quale triade rappresenta le correnti di pensiero attraverso cui è possibile tassonomizzare i grandi Maestri? mistica, scientifica, filosofica
  14. Cosa sono il campo di applicazione, l'oggetto di studio e lo statuto epistemologico? gli elementi di una scienza autonoma
  15. Cosa può essere mistica, scientifica, filosofica? le correnti di pensiero attraverso cui è possibile tassonomizzare i grandi Maestri
  16. Qual è il principio universale del Maestro Rousseau? l’educazione secondo natura
  17. Quale grande maestro appartiene alla corrente filosofica? Dewey
  18. Quale esigenza educativa incarna la Maria Boschetti Alberti? la personalità dell’educatrice
  19. Quale argomento è posto al centro della teorizzazione del Circolo di Vienna? di verificabilità
  20. Quale principio universale è portato come fonte di legittimazione del positivismo da Kelly? tutto ciò che è conoscibile è anche misurabile
  21. Secondo Morselli cosa rivaluta il positivismo come fondamento della conoscenza? l’esperienza
  22. Quale etimologia richiama il positivismo? ciò che è posto
  23. Quale grande trasformazione determinò l’attivismo? il passaggio da una visione magistrocentrica ad una puerocentrica
  24. Cosa ebbe inizio sul finire del XIX secolo di così importante per la pedagogia? l'attivismo
  25. In quale periodo ebbe inizio l’attivismo? sul finire del XIX secolo
  26. Come era definite la colonia di Gorkij di makarenko? la comune
  27. Quale scuola diresse Maria Boschetti Alberti? la scuola serena
  28. Come veniva comunemente chiamata la Maria Boschetti Alberti? la maestra dalla penna rossa
  29. Chi utilizza le cianfrusaglie per far giocare i bambini all’asilo di Mompiano? Sorelle Agazzi
  30. Quale era il fine dell’educazione secondo il Makarenko? l’uomo collettivo
  31. Quale principio è alla base del credo educativo del Toltoj? la libertà
  32. Come definisce i sensi Maria Montessori? la porta dell’anima
  33. Quale caratteristica possiede il bambino per la Montessori? avere una mente assorbente
  34. Qual è il metodo che contraddistingue il pensiero di Decroly? metodo globale
  35. Quali principi universali dell’educazione si estrapolano dal pensiero del Decroly? centri d’interesse/globalismo conoscitivo
  36. A quale criterio associamo il lavoro del Claparede? Funzionalismo
  37. Dove si colloca il maggiore contributo del Freinet alle scienze dell’educazione? tecniche e strumenti
  38. Quale autore indaga il metodo di lavoro libero per gruppi? Cousinet
  39. Piaget ha il grande pregio di aver elaborato: un modello integrale dello sviluppo del bambino
  40. Come può essere riassunto il credo educativo del Dewey? imparare facendo
  41. Quali leggi regolano l’evoluzione e l’apprendimento per Piaget? assimilazione/accomodamento
  42. A chi dobbiamo l'aver ideato un modello integrale dello sviluppo del bambino? Pieget
  43. Come deve essere organizzato l’apprendimento per Bruner? secondo una progressione ottimale
  44. Per quale autore l'apprendimento deve avvenire secondo una progressione ottimale? Bruner
  45. Quale metafora utilizza per spiegare il valore del cuore e dei sentimenti nell’educazione il Bruner? la metafora della mano sinistra
  46. Quale posto occupa la pedagogia all’interno della metafora piagettiana del “cerchio delle scienze”? è un punto della circonferenza
  47. Quale metafora adotta il Piaget per descrivere le scienze dell’educazione? il cerchio delle scienze
  48. Cosa si intende con il termine “vigilanza epistemologica”? la costante tensione a codificare le informazioni che ci provengono dall’ambiente
  49. A chi appartiene la metafora del cerchio delle scienze? Piget
  50. Secondo il Mialaret, cosa è l’educazione? una scienza e un’arte
  51. Secondo Comte e Durkheim come possiamo definire la pedagogia? la teoria pratica dell’educazione
  52. Come è possibile definire la ricerca? studio sistematico con il quale ci si propone di aumentare il sapere
  53. Cosa si intende per metodo sistematico? le norme con le quali il sapere viene ordinato
  54. Cosa determina il metodo inventivo? i procedimenti
  55. Cosa si definisce sé affermiamo: la via da percorrere per giungere ad un determinato obiettivo? il metodo
  56. A chi risale il lavoro dal titolo “Discorso sul metodo”? Cartesio
  57. Cosa si intende per metodo? le fasi, gli strumenti, etc, che si attivano per giungere a nuova conoscenza
  58. Cosa indica da un punto di vista epistemologico il termine metodo? la via da percorrere per giungere ad un determinato obiettivo
  59. Qual è la quarta fase della ricerca secondo il Mialaret? dall’analisi alla valutazione
  60. Secondo il Mialaret, qual è prima fase della ricerca? identificazione del problema
  61. Quali sono le fasi della ricerca? Identificazione del problema, analisi della situazione, costruzione di un piano sperimentale, applicazione, interpretazione-valutazione
  62. Qual è la sesta fase della ricerca secondo il Mialaret? l’applicazione del piano sperimentale
  63. In quale rapporto devono stare la ricerca teorica e quella applicata? in costante relazione
  64. Qual è l’ottava fase della ricerca per il Mialaret? la pubblicazione
  65. Tra quelli elencati qual è un fattore influenzante la situazione educativa? Programmi generali e particolari
  66. Su quale assunto si fonda il metodo discorsivo? sul far confluire più prospettive su un determinato argomento
  67. Tra quelli elencati qual è un fattore influenzante la situazione educativa? il sistema educativo
  68. Quali sono i due principali metodi della ricerca pedagogica? discorsivo/sperimentale
  69. Cosa può essere discorsivo/sperimentale? il metodo
  70. Tra quelli elencati qual è un fattore influenzate la situazione educativa? il tipo di società
  71. Quale slogan dell’UNESCO definisce il processo di maturazione permanente ed espressione umana in ogni contesto/ambiente educativo? imparare ad imparare
  72. Quale, tra le competenze evidenziate, è riferibile all’educatore? cogliere i cambiamenti sociali
  73. Secondo Freud l’educatore è: un mestiere impossibile
  74. Il memorandum redatto nel 2000 dalla Commissione europea definisce: l'apprendimento formale
  75. Quale caratteristica possiede secondo Milito l’apprendimento informale? non è organizzato o strutturato in termini di obiettivi
  76. Nella Raccomandazione del Consiglio europeo del 2012 si evince che l’apprendimento non formale è: è erogato mediante attività pianificate
  77. Quale, tra quelli indicati, non è una tipologia di gioco espressa dal Piaget: quello antagonista della terza età
  78. Come è possibile distinguere le categorie ove la persona può apprendere per tutto il corso della propria esistenza? formale-informale-non formale
  79. Qual è il fine della pedagogia interculturale? garantire la singolarità dell’individuo mediate percorsi educativi che privilegino la prospettiva multi- e pluri-.
  80. Come può essere sintetizzato da un punto di vista pedagogico il concetto di miracolo formativo? un traguardo in direzione del quale si cresce
  81. Quale tassonomia della pedagogia presenta il King? pura, applicata, sociale
  82. Su quale principio didattico si fonda il modello della comunicazione? insegnare è comunicare
  83. Su quali campi di indagine si fonda il modello didattico delle tre I? informatica, inglese, impresa
  84. Qual è il limite del modello didattico dell’apprendimento? la didattica non è solo apprendimento, ma anche insegnamento
  85. Secondo quale tassonomia è giusto definire gli obiettivi dell’apprendimento? conoscenza, comprensione, applicazione, analisi, sintesi, valutazione
  86. Qual è l’ultimo stadio dell’apprendimento per il Bloom? la valutazione
  87. Quali sono gli storici saperi basilari dell’istruzione? leggere, scrivere e far di conto
  88. Qual è il primo livello di apprendimento per il Bloom? Conoscenza
  89. Di quale ambito del sapere si occupa la pedagogia speciale? dei soggetti diversamente abili
  90. Quale pedagogia deve essere fondata sull'osservazione e l’esperienza? pedagogia sperimentale
  91. In quali sensi è possibile distinguere la cultura? in senso classico e antropologico
  92. Quale duplice valore assume ciascuna connotazione culturale? espressione/significato
  93. Qual è lo slogan coniato da Peters nel 1977? viviamo per imparare e impariamo per vivere
  94. Come deve essere sostituita la pedagogia dell’avere? con la pedagogia dell’essere
  95. Il successo della scuola, nel raggiungimento della propria missione, è intrinsecamente legato al rapporto di collaborazione con: la famiglia
  96. Quale cambiamento nell'ambito scolastico italiano segna il passaggio da una concezione quantitativa dell’insegnamento ad una concezione qualitativa? Didattico
  97. L’obbligatorietà e la messa a regime dell’alternanza scuola-lavoro ha determinato tre sensibili cambiamenti nell'ambito scolastico italiano. Quali? culturale, organizzativo, didattico
  98. Il metodo del cooperative learning si pone l’obiettivo di: incentivare gli alunni a divenire protagonisti attivi del loro percorso di apprendimento.
  99. La famiglia è espressione della vicenda esistenziale dell’uomo e riconosciuta come prima agenzia di formazione e socializzazione: istituzione specializzata in affetto
  100. Secondo Agnese Rosati, cosa è obbligatorio incentivare per offrire una corretta prospettiva "eco" dell'educazione? una banca di valori
  101. Cosa sono le neuroscienze? le scienze che studiano il cervello
  102. I nostri comportamenti sono originati dall'attività del cervello, quello che a buona ragione può essere definito: pilota automatico
  103. Quali tra le seguenti affermazioni riferita alle caratteristiche che possiede l’atteggiamento metacognitivo ritieni vera? è un’azione che spinge a riflettere sulla propria azione cognitiva
  104. Qual è il primo stadio della scala di socializzazione? dell'IO
  105. In quale rapporto stanno il leader e la leadership? soggetto/funzione
  106. Quale orientamento concepisce la leadership come un fenomeno legato al raggiungimento di un determinato obiettivo? Funzionalista
  107. Come è possibile distinguere la leadership? formale/informale
  108. Quale definizione è riferita al leader sé lo si descrive come un “individuo che possiede i tratti caratteriali necessari per la leadership”? personologica
  109. Quale definizione è riferita al leader sé lo si descrive come “la figura di riferimento che riceve il maggior numero di scelte sociometriche”? statico-strutturale
  110. Come può essere definita la leadership? funzione osmotica
  111. Quale, tra quelli indicati, non è uno stile di leadership? Soggettiva
  112. Qual è la seconda fase di un corretto lavoro di gruppo? definizione degli obiettivi
  113. Qual è la terza fase di un lavoro di gruppo? realizzazione del programma
  114. Dove e a quando risale il cooperative learning? XVIII/Gran Bretagna
  115. Come definisce il Frenet la relazione educativa? movimento di cooperazione educativa
  116. Cosa è il cooperative learning? una metodologia di insegnamento collaborativo
  117. Quale ruolo svolge il tutor nel modello educativo on-line wrap around? di supporto
  118. Cosa significa il termine e-learning? insegnamento elettronico
  119. Cosa significa l’acronimo FAD? formazione a distanza
  120. Per Crispiani e Giaconi, su quale tecnologia punta le terza generazione delle FAD? tecnologie telematiche
  121. Tra le triadi elencate, quale rappresenta i modelli educativi on-line? single, dual, mixed
  122. Cosa si intende con l’acronimo TIC? tecnologie dell’informazione e della comunicazione
  123. Quale valore assume il termine sfida all’interno di un percorso educativo? crescita continua
  124. Cosa è la famiglia? sistema emozionale plurigenerazionale
  125. A chi appartiene l’idea di valori basati essenzialmente su due principi: la responsabilizzazione di ciascun individuo sulle proprie azioni (sistema valoriale) e le pari opportunità realizzative delle potenzialità umane individuali (diritti e valori)? Truslov
  126. A quali funzioni è deputato l’emisfero sinistro? Logica
  127. Quale, tra le seguenti affermazioni, definisce il cervello? pilota automatico
  128. Cosa si intende sottolineare con la semantica “plasticità neuronale”? l’efficienza ed elasticità dei neuroni
  129. Qual è la prima fase della creatività? Preparazione
  130. Qual è il maggiore contributo alla creatività offerto da Serge Moscovicì? la psicologia delle minoranze attive
  131. Cosa cerca di definire il Cei quando afferma: non è una cosa astratta né un tratto del carattere o un’abilità tecnica o una capacità che coinvolga una sola dimensione dell’essere umano (cognitiva, affettiva o organica)? la creatività
  132. Come definisce la creatività Mario Mencarelli? uno stato di interfuzionalità
  133. Qual è il quarto stadio della creatività? Fantasticare
  134. Come è chiamato lo studio che precede la programmazione? analisi dei bisogni formativi
  135. A quale domanda risponde la fase della realizzazione?  : come voglio fare?
  136. Quando nasce la programmazione? seconda metà degli anni Settanta
  137. Cosa significa secondo don Milani bocciare un discente? bocciare sé stessi
  138. Come definisce il Bruner la valutazione? forma di intelligenza pedagogica
  139. A cosa ci riferiamo sé affermiamo: attribuire un valore a fatti, eventi, oggetti e simili, in relazione agli scopi che colui intende perseguire: valutare
  140. A cosa ci riferiamo sé affermiamo: un’educazione totale (in quanto educazione democratica rivolta a tutti); integrale (in quanto mirante alla realizzazione della capacità di composizione delle antinomie insite nella vita personale); educazione alla critica (in quanto capacità di esercizio della responsabilità morale insita nella chiara coscienza della centralità dell’uomo); alla sintesi operativa personale di valori guida per la propria vita; al dialogo ed alla tolleranza? all'educazione permanente
  141. Qual è l’obiettivo dell’educazione permanente? elevare la qualità della vita
  142. Come può essere sintetizzata l’opera dell’educazione permanente? imparare ad imparare
  143. Costruire una società plurale, aperta e globale significa principalmente instaurare un rapporto simbiotico con la costruzione di un uomo totale, che risulti capace di superare l’unilateralità delle monodimensioni fruttando la logica : dell’inclusione pluralista
  144. Tra i programmi settoriali proposti a livello europeo, quella che a noi può interessare maggiormente è senza dubbio il programma: Grundtvig


Esame 4 METODOLOGIE E TECNOLOGIE DIDATTICHE risposte

  1. I mass-media possono essere definiti strumenti di apprendimento informale? Si
  2. Quale tra le seguenti può essere definita una caratteristica dell'apprendimento in età adulta? L'apprendimento è il modo in cui l'adulto acquisisce, interpreta, organizza, modifica o assimila e costruisce significati.
  3. Quale è stato il contributo della teoria psicoanalitica all'apprendimento esperienziale? attenzione al rivelare i desideri inconsci e le paure
  4. Quale è stato il contributo della teoria culturale all'apprendimento esperienziale? attenzione alla comprensione delle norme sociali dominanti e strutturanti l'esperienza
  5. Quele tra le seguenti è una caratteristica del modello di Jarvis? un processo di trasformazione
  6. Quale è stato il contributo della teoria costruttivista all'apprendimento esperienziale? attenzione alla riflessione sull'esperienza concreta
  7. Qule è il tratto saliente del modello di Usher, Bryant e Johnston? gli studiosi considerano l'esperienza come un testo che, nonostante il grande sforzo che richiede per essere letto e interpretato, non possa avere significati che siano da assumersi come definitivi o durevoli.
  8. Quale è stato il contributo della teoria situazionale all'apprendimento esperienziale? attenzione alla partecipazione a comunità di pratica
  9. Che cosa sono le critical practices nel modello di Usher, Bryant e Johnston? nascono dal riconoscimento che l'esperienza non può essere assunta come un dato ineluttabile. L'attenzione è rivolta al cambiamento dei contesti sociali e di appartenenza in cui la persona si muove, piuttosto che al tentativo di adattarvisi.
  10. Come possiamo definire la riflessione sull'azione? è il processo che permette di tornare consapevolmente sull'esperienza vissuta.
  11. Quali tra le seguenti sono dimensioni peculiari della pratica riflessiva? le credenze e le pratiche.
  12. Quale tra le seguenti definizioni è applicabile alla pratica riflessiva? richiede un'interruzione intenzionale dell'azione che permetta al soggetto di prendere in considerazione la molteplicità delle prospettive che possono concorrere a definire una situazione o un problema.
  13. Che cosa contraddistingue la riflessione nel corso dell'azione da altri tipi di riflessione? il suo immediato significato per l'azione.
  14. Che cosa è quella che Schön chiama "la consapevolezza dei dilemmi"? "quando una comunità di professionisti incorpora idee molteplici e contrastanti sulle strutture adatte alla costruzione di problemi e di ruoli"
  15. Quale tra le seguenti è una tipologia di ricerca rilessiva? la ricerca per la costruzione del repertorio.
  16. Che cosa può fare la ricerca educativa? costruire repertori di pratiche.
  17. Che cosa è la partecipazione periferica legittima? Indica la particolare modalità di partecipazione della persona-che-apprende coinvolta nella pratica reale di un esperto.
  18. Su quale aspetto si soffermano Lave e Wenger nella definizione di apprendimento situato? sulle forme di partecipazione sociale che forniscono il contesto
  19. Per avere una comunità di pratica è sufficiente associare il concetto di pratica e quello di comunità? No
  20. Una pratica è il frutto di una negoziazione tra: aspetti materiali e immateriali
  21. E' possibile progettare una comunità di pratica sé non esiste un network preesistente? No
  22. La comunità di pratica nasce: spontaneamente
  23. Che cosa si intende con partecipazione all'intrno della comunità di pratica? essere partecipanti attivi nelle pratiche di comunità sociali e nella costruzione di identità
  24. Quale definizione di Comunità di pratica è corretta? gruppi di persone che condividono un interesse, un insieme di problemi, una passione rispetto a una tematica e che approfondiscono la loro conoscenza ed esperienza in quest'area mediante interazioni continue
  25. Che cosa è l'impegno reciproco? Una CdP necessita di mantenere nel tempo intense relazioni di impegno reciproco, organizzato intorno ai compiti da svolgere
  26. Come può essere definita l'impresa comune in una comunità di pratica? il risultato di un processo collettivo di negoziazione che riflette tutta la complessità dell'impegno reciproco
  27. Coltivare la Comunità di pratica significa: stimolare la riflessione
  28. Che cosa significa aprire un dialogo tra prospettive interne ed esterne alla comunità di pratica? Il confronto con l'esterno può favorire una migliore comprensione del potenziale della comunità
  29. Che cosa significa sviluppare spazi di comunità sia pubblici che privati? La dimensione pubblica e quella privata sono strettamente correlate, la loro efficace gestione è la chiave per il successo della comunità.
  30. Che cosa significa progettare l'evoluzione di una comunità di pratica? Gli elementi di progettazione dovrebbero porsi come dei catalizzatori per un'evoluzione naturale della comunità
  31. Che cosa significa favorire differenti livelli di partecipazione in una comunità di pratica? Fare in modo che i membri della comunità, siano centrali (core), attivi (active) o periferici (peripheral) e ricoprano ruoli specifici.
  32. Che cosa significa concentrarsi sul valore in una comunità di pratica? Creare occasioni per incoraggiare i membri a esplicitare il valore attribuito alla comunità nel corso del suo sviluppo.
  33. Cosa può innescare un dilemma disorientate? un processo di trasformazione.
  34. Nella teoria trasformativa l'apprendimento rappresenta la capacità di: Ricordare, validare e agire.
  35. Come possiamo schematizzare l'apprendimento nella teoria trasformativa? Capacità di esplicitare, schematizzare, interiorizzare.
  36. In che cosa consiste il principio di continuità dell'esperienza secondo Dewey? implica che ogni esperienza assorbe qualcosa da quelle che l'hanno preceduta e, allo stesso tempo, modifica in qualche modo la qualità di quelle che verranno in seguito
  37. Come ha inizio il processo di apprendimento secondo Jervis? Quando si è alle prese con un'esperienza la cui elaborazione non possa essere automaticamente accomodata o assimilata
  38. Che cosa è uno schema di significato nella teoria trasformativa? E' costituito da aspettative abituali e da regole implicite che supportano il processo d'interpretazione.
  39. Quale tra i seguenti è un termine chiave della pratica trasformativa? "prospettiva di significato"
  40. La trasformazione delle prospettive comporta? un senso rafforzato del Sé.
  41. Quali sono le tipologie di prospettive di significato individuate da Mezirow? epistemologiche, sociolinguistiche e psicologiche
  42. Quale è Il contributo di Wildemeersch e Leirman alla prospettiva trasfrormativa? il mondo della vita auto-dimostrato, minacciato, trasformato.
  43. Quali tra le seguenti sono fasi del processo di trasformazione delle prospettive di significato? la pianificazione di un corso d'azione.
  44. Che cosa è una distorsione socioculturale? coinvolgono i sistemi di credenze che gli adulti assumono come scontati e si riferiscono alle relazioni sociali e di potere
  45. Che cosa è una distorsione epistemologica? una visione distorta dell'approccio alla conoscenza.
  46. Che cosa è una distorsione psicologica? producono modi di sentire e agire che causano dolore, perché risultano incoerenti con il concetto di Sé e il profilo che l'adulto vuole darsi
  47. Quale è il rapporto tra riflessione e trasformazione secondo Mezirow? è proprio il processo di riflessione retroattiva sugli apprendimenti che l'adulto ha maturato a permettere di giustificarne la validità in circostanze inedite.
  48. Come può essere definita in sintesi la teoria trasformativa? considera la riflessione critica come l'esperienza di apprendimento più significativa dell'adultità.
  49. Come viene definita la riflessione da Mezirow? è definita come una valutazione del come e del perché si pensa, si senta e si agisca.
  50. Che cosa sono gli schemi di significato nella teoria trasformativa? strutture generali di aspettativa, regole implicite per interpretare le situazioni.
  51. Che cosa sono gli: "Habits of mind"?modi di vedere il mondo basati sul nostro background, esperienza, cultura e personalità.
  52. In che cosa consiste il principio di interazione dell'esperienza? significa che l'esperienza è tale a causa di una transazione che avviene tra l'individuo e ciò che, in un dato momento, costituisce l'ambiente in cui si muove.
  53. Che cosa è un dilemma disorientante? si tratta di una sfida ad una prospettiva consolidata che comporta dolore perché spesso si mettono in discussione valori profondamente radicati e il nostro stesso senso del Sé.
  54. Che cosa può fare l'educatore in ottica trasformativa? riorientare continuamente i propri riferimenti concettuali e i quadri di sapere acquisiti, i modelli di pensiero e gli approcci conoscitivi sedimentati, per meglio "adattarsi" ecomprendere i contesti che incontra .
  55. Che cosa significa fare ricerca educativa in un contesto di azione? orientare le pratiche educative in senso riflessivo e con una sensibilità narrativa
  56. Che cosa è la memoria autobiografica in ottica educativa? consolida e strutttura l'esperienza.
  57. Come possiamo definire il "Sé oggetto di ricordo" ? è un fenomeno socialmente costruito grazie al saper attribuire un ordine sequenziale alle proprie esperienze di vita.
  58. Quale è il primo passo per definire un progetto di ricerca empirica? identificare il problema di ricerca.
  59. Come possiamo definire la ricerca empirica in ambito educativo? è una successione di operazioni per produrre risposte a domande sulla realtà.
  60. Quale tra i seguenti è un esempio di ricerca qualitativa? ricerca etnografica.
  61. Chi può determinare il problema di ricerca? il ricercatore o un committente.
  62. Quale delle seguenti affermazioni è congruente con il concetto di apprendimento situato? si tratta di una pratica sociale
  63. Quali tra i seguenti aspetti afferiscono alla tattica del progetto di ricerca? il campione di riferimento.
  64. Quale sono le fasi di lavoro sui dati di una ricerca empirica? raccolta, elaborazione e analisi.
  65. Su quali piani si sviluppa il percorso di formulazione degli obiettivi di ricerca? rispetto agli scopi e rispetto alla teoria.
  66. Come si configura la ricerca nell'ambito dei sistemi educativi? come pratica euristica e come dispositivo di formazione.
  67. La cultura organizzativa risulta importante per comprendere: i significati condivisi.
  68. A cosa attiene il paradigma costruzionista? la ricerca de-costruisce e ri-costruisce la realtà.
  69. A cosa attiene il paradigma formalista? Esistenza di una teroria di riferimento.
  70. Quale è il terzo assunto della ricerca qualitativa? Processo di ricerca: elementi, metodo, teoria della tecnica.
  71. A cosa attiene il paradigma ermeneutico? la realtà è frutto di interpretazione.
  72. Quale è il secondo assunto della ricerca qualitativa? ricerca per paradigmi, ricerca per problemi.
  73. Quale è il primo assunto della ricerca qualitativa? Paradigmi, teorie, metodi, tecniche e strumenti della ricerca qualitativa
  74. Che cosa è uno strumento nell'ambito della ricerca didattica? Dispositivo operativo + tecniche atti a generare le conoscenze identificate negli obiettivi.
  75. Che cosa è uno strumento situato nell'ambito della ricerca didattica? Strumento + condizioni di attuazione.
  76. Che cosa è il campo relazionale nell'ambito della ricerca didattica? la relazione tra ricercatore, soggetto e oggetto della ricerca.
  77. Come può essere definita la progettazione educativa? un insieme concatenato di attività orientate al conseguimento di un risultato che in genere coincide con un obiettivo definito in anticipo.
  78. Quale è lo scopo della valutazione? è uno strumento di apprendimento e di cambiamento.
  79. Quale tra i seguenti è un approccio attraverso cui analizzare e organizzare le esperienze di apprendimento: approccio centrato sulla condivisione di conoscenze.
  80. Quale è la prima fase del processo educativo? esplorazione del problema.
  81. Che cosa si intende per programmazione? La progettazione educativo-didattica elaborata per uno specifico gruppo di alunni in una situazione determinata.
  82. Che cosa è il curricolo come documento? un documento programmatico con programmi di insegnamento, libri di testo dettagliati, fino a direttive globali o raccolte in temi
  83. Quali obiettivi ha l'apprendimento cooperativo? costruire relazioni positive tra gli studenti.
  84. Quali obiettivi ha l'apprendimento cooperativo? migliorare il rendimento di tutti gli studenti, anche quelli più in difficoltà.
  85. Come possiamo classificare gli obiettivi della didattica cooperativa? obiettivi didattici e riguardanti le abilità sociali.
  86. Per programmare gli obiettivi in termini di abilità interpersonale l'insegnante può: stilare una lista delle abilità sociali.
  87. Quale tra i seguenti strumenti può essere usato per spiegare i ruoli in una lezione cooperativa? un diagramma di flusso.
  88. A cosa servono i ruoli nella didattica collaborativa? I ruoli definiscono ciò che gli altri membri del gruppo si aspettano da uno studente.
  89. Quale è il primo passo nell'assegnazione dei ruoli nella didattica cooperativa? non assegnare da subito ruoli definiti.
  90. Che cosa sono i compiti in una lezione cooperativa? Servono a spiegare agli studenti che cosa devono sapere cosa ci si aspetta da loro
  91. Quale sono tra le seguenti le ragioni per organizzare l'aula nella didattica cooperativa? La disposizione dello spazio e degli arredi dell'aula mostra simbolicamente quali sono i comportamenti che vengono considerati appropriati.
  92. Quanto influisce la distribuzione dei materiali nella didattica coopertiva? Molto
  93. Che ruolo hanno le abilità sociali nella didattica cooperativa? la capacità di interagire produttivamente con gli altri.
  94. Che cosa è l'interdipendenza positiva in una lezione cooperativa? consiste nello stabilire tra gli studenti dei rapporti tali per cui nessuno possa riuscire individualmente sé non con il successo dell'intero gruppo
  95. Come possiamo chiudere una lezione cooperativa? attraverso un processo attivo da parte degli studenti.
  96. Quale è l'essenza della lezione cooperativa? Gli studenti lavorano insieme durante la lezione per svolgere il compito assegnato.
  97. In quale occasione si può usare metodo cooperativo a coppie? scrivere un testo.
  98. Quale strumento consente di monitorare la lezione cooperativa? una scheda di osservazione formale.
  99. Come si effettua la sintesi per coppie nella lezione cooperativa? entrambi i membri della coppia devono essere d'accordo su ciò che è stato scritto e tutti e due devono essere in grado di spiegarlo
  100. Che cosa è la valutazione nella lezione cooperativa? è un giudizio di valore formulato sulla base dei dati disponibili.
  101. Che cosa è la verifica nella lezione cooperativa? è la raccolta dei dati necessari a formulare un giudizio.
  102. Come si può monitorare la lezione cooperativa? scegliere alcuni osservatori.
  103. quale tra i seguenti è un requisito della sommisistarzione di test in ambito cooperativo? raggiungere un consenso su quali siano le risposte corrette e perché.
  104. Quale tra i seguenti è un metodo di valutazione cooperativo? correzione in gruppo dei compiti a casa.
  105. Chi ha la responsabilità della verifica nella lezione cooperativa? l'insegnante.
  106. Che cosa significa attribuire giudizi nel lavoro in gruppo in una lezione cooperativa? dare una valutazione personale sulle prestazioni dello studente.
  107. Come si può fornire un eedback individuale nella lezione cooperativa? focalizzare il feedback sul comportamento e non sulle caratteristiche personali dello studente.
  108. Che cosa devono fare gli stuenti dono la lezione cooperativa? riflettere sul lavoro svolto nel gruppo e analizzarne i vari aspetti.
  109. Che cosa dovrebbe fare il gruppo dopo la riflessione sulla lezione cooperativa? porsi obiettivi di miglioramento.
  110. Come può il gruppo riflettere sulla lezione cooperativa? Rappresentare con un diagramma tutti i dati raccolti sull'interazione tra i membri del gruppo.
  111. Cosa è possibile fare in una lezione cooperativa sé la discussione degli studenti rimane sul vago? porre domande specifiche che richiedano risposte dettagliate e concrete.
  112. Che cosa è importante fare per gratificare gli studenti nella lezione cooperativa? gli sforzi individuali che contribuiscono al successo del gruppo devono essere riconosciuti, apprezzati e incoraggiati.

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